Fontaneto d'Agogna - Martedì 29 ottobre, nuovo appuntamento per la prima stagione teatrale del Phenomenon: in scena “Divertimento Cecoviano” di Guido Tonetti a cura della compagnia “Teatro dei Passi”. Inizio: ore 21; ingresso: 19 €; abbonamento per gli 11 spettacoli della stagione teatrale: 170 €. Gli abbonamenti non sono nominali quindi ogni singolo ingresso può essere ceduto a chiunque. Infoline: 0322 862870 info@phenomenon.it
“L’altro Cechov, non quello de “Il gabbiano”, “Zio Vania” o “Il giardino dei ciliegi”, bensì l’inimitabile ritrattista della gentucola insignificante, il cronista delle loro microscopiche passioncelle, della meschinità e della grettezza quotidiane. Questo Cechov è un nostro robusto alleato nella lotta contro i residui di un mondo piccolo-borghese in tutte le sue molteplici manifestazioni”. Così scriveva Mejerchol’d nel 1933 durante la messinscena di uno spettacolo intitolato “33 svenimenti” e formato dai tre “scherzi” in un atto, “L’anniversario”, “La domanda di matrimonio” e “L’orso”, che la sera di martedì 29 Ottobre saranno presentati al Phenomenon dalla compagnia “Teatro dei Passi” per la regia di Guido Tonetti. “L’umanità” che si agita sulla scena in questi tre atti unici, è immune da ogni inquietudine interiore e persegue fini limitati ma precisi con implacabile volontà. E la rapida caratterizzazione dei personaggi, lo stile incalzante e conciso, rendono comunque gli “scherzi” molto divertenti e assolutamente brillanti di una luce ancora oggi incapace di estinguersi. Alla fine si corre il rischio, dʼaltronde piacevolissimo, di ridere di gusto.
Oltre a Guido Tonetti, in scena anche Sara Comeri, Eleonora Pizzoccheri e Renato Lucchini.
Guido Tonetti ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano dove, fra gli altri, ha avuto come insegnanti Giorgio Streheler, Paolo Grassi, Tino Carraro, Marise Flash, Giancarlo Cobelli e Ferruccio Soleri. Grazie a questa esperienza, ha fondato e diretto per otto anni ad Arona una Scuola d’Arte Drammatica e corsi di drammatizzazione per bambini e ragazzi, con la collaborazione e l’appoggio di alcuni docenti dell’Accademia del Piccolo Teatro. Ha lavorato con Franco Passatore in diverse scuole materne, elementari e medie inferiori della Lombardia e del Piemonte nel campo dell’animazione teatrale e della drammatizzazione e, per restare nello stesso ambito, da tre anni collabora con la Fondazione Marazza di Borgomanero portando suoi spettacoli in quasi tutte le scuole della provincia di Novara nonché all’interno del progetto “Nati per leggere”. Ha fatto parte per due anni della Commissione Culturale della ConfColtivatori Regionale del Piemonte insieme a personaggi della cultura come gli scrittori Nuto Revelli, Davide Lajolo, l’editore Einaudi e l’on. Oddino Bo. E’ di quel periodo la messinscena di “Storia di Ivan lo Sciocco e del suo popolo contadino”, adattamento di un lavoro di Antonio Porta, scrittore e giornalista del Corriere della Sera. Il lusinghiero successo di critica e le numerose repliche che si sono succedute, lo hanno indotto ad occuparsi con passione del “teatro contadino”, così come delle tradizioni orali e musicali legate al mondo e alle problematiche delle campagne (documento importante in tal senso, è la registrazione dal vivo del concerto con la compagnia di Canto Popolare “La Lingera”, da lui stesso fondata, in occasione del 1° Congresso Nazionale della ConfColtivatori). Successivamente, nell’estate del 1981, è stato invitato a partecipare con la compagnia stabile da lui fondata, alla rassegna internazionale “Asti-Teatro Estate” con una nuova edizione del “Macbeth” di W. Shakespeare, della quale ha curato traduzione e regia. Ha avuto la possibilità di frequentare seminari teatrali sulle tecniche di utilizzo della voce e del corpo con Jerzy Grotowski, e successivamente con Julian Beck ed Eugenio Barba. Ha partecipato come “voce recitante” al Festival Organistico Internazionale “Città di Arona” dove, con uno fra i massimi interpreti europei di musica organistica, il Maestro Paolo Crivellaro, ha interpretato i “Frammenti della Divina Commedia di Dante” di R. Gravina. Sempre con Paolo Crivellaro ha inciso nel 1997 il suo primo CD, “Le Chemin de la Croix” di P. Claudel. E’ stato direttore artistico del Teatro Rosmini di Borgomanero per dodici anni, dove ha potuto maturare una significativa esperienza sia nel settore gestionale - amministrativo che in quello più specificatamente tecnico e organizzativo. Ha curato la messinscena di numerosi spettacoli di teatro classico e contemporaneo nonché il musical su Freddie Mercury da lui scritto e diretto; proprio quest’ultimo spettacolo è stato rappresentato presso numerosi e importanti teatri nazionali, come il Teatro Romano di Verona, Teatro delle Celebrazioni di Bologna, Palazzetto di Locarno, Teatro Greco di Taormina nel settembre del 2008, e ancora presso altri teatri nelle Marche, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Svizzera. Ha partecipato come attore protagonista al film-documentario “Il fine della vita”, del regista televisivo Paolo Darrà. Ha collaborato per tre anni con il Teatro Coccia di Novara. Attualmente, dirige due scuole comunali d’Arte Drammatica nella provincia di Novara patrocinate dai rispettivi comuni. E’ ideatore e organizzatore delle rassegne teatrali estive “Noi… speriamo che non piova”, in collaborazione con Regione e Provincia, che vedono la partecipazione di numerosi allievi attori delle scuole da lui dirette e che toccano, ogni estate, numerose città e paesi delle provincie di Novara, Verbania, Vercelli e Biella, con il patrocinio delle rispettive province.
Al via la prima stagione teatrale del Phenomenon, una struttura che ha ospitato sul suo palco, negli ultimi anni, grandi nomi del panorama musicale e teatrale italiano (Francesco De Gregori, Cochi e Renato, Premiata Forneria Marconi, Teo Teocoli solo per citarne alcuni). Viviamo in un tempo in cui il teatro è forse uno degli ultimi luoghi dove è possibile prendersi del tempo, indispensabile per pensare, per non soccombere al vuoto dilagante del qualunquismo. Pensiamo che la cultura non può esser qualcosa di superfluo, con questa convinzione vogliamo presentare la prima stagione teatrale del Phenomenon. Tutti gli artisti presenti in cartellone, che ci facciano ridere oppure piangere, ci apriranno comunque nuove finestre sul mondo.