Borgomanero - Successo per l'Anteprima del festival della Dignità Umana. Don Luigi Ciotti, il presidente nazionale di Amnesty International, Antonio Marchesi, il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, lo spettacolo su Peter Benenson della Veja Masca e poi nel week end successivo, l'economista Stefano Zamagni, il ginnasta olimpico Igor Cassina, gli scrittori Loriano e Sabina Macchiavelli, il teologo Pier Davide Guenzi: questi i protagonisti del ricco cartellone dell’anteprima di Dum che si è svolto tra Pettenasco, Borgomanero, Ghemme e Omegna. La dichiarazione del direttore scientifico del Festival Giannino Piana: “La prima tappa del Festival della Dignità umana ha costituito un importante momento di riflessione su un tema che si è rivelato – lo testimonia anche il folto pubblico che ha presenziato alle manifestazioni – di grande attualità. L’intrecciarsi di analisi culturali e di testimonianze e soprattutto il mix di proposte diverse, non ultime quelle degli spettacoli di alto livello, hanno favorito la creazione di un clima di autentico coinvolgimento partecipativo. Alle puntuali denunce dei numerosi attentati alla dignità umana presenti nel mondo, alcuni dei quali tuttora persistenti anche nel nostro paese, si è accompagnata l’indicazione di numerose e significative iniziative, che si muovono in controtendenza: da Amnesty International – alla memoria del cui fondatore Peter Benenson il Festival è stato dedicato – a Libera, fino ai tentativi di umanizzare l’economia e lo sport, favorendo la nascita di processi alternativi a quelli purtroppo ancora largamente dominanti. La candela accesa della speranza, che è il simbolo di Amnesty, è divenuta così il leit-motiv di una manifestazione che intende soprattutto annunciare il positivo già esistente e favorire un’opera di sensibilizzazione che faccia maturare le coscienze e stimoli l’impegno di tutti alla costruzione di un mondo più a misura di uomo. Ora che l’anteprima si è chiusa, ci rimane il compito di preparare la tappa più importante, quella di maggio del prossimo anno. Il tema scelto per allora, l’alterità declinata nelle sue numerose sfaccettature – dalle diversità sessuali e di genere a quelle socioeconomiche, da quelle etnicoculturali a quelle religiose – presenta aspetti di grande interesse ma anche di forte problematicità. Il paradosso della situazione attuale è infatti rappresentato dal fatto che, mentre cresce, da un lato, la possibilità di comunicazione e di interscambio tra i popoli – è questo l’effetto più positivo della globalizzazione – sembrano acuirsi, dall’altro, le differenze negative e accentuarsi i conflitti, che hanno origine dal mancato riconoscimento della comune dignità e del rispetto dei diritti di tutti. La sfida è allora quella di ricercare strade nuove, già percorse da minoranze particolarmente sensibili, che creino condizioni, anche strutturali, di accoglienza delle varie forme di diversità personali e culturali, facendole diventare sorgente di reciproco arricchimento, e di abbattere le differenze negative – si pensi soltanto a quelle economico-sociali – che sono la causa profonda del disagio di civiltà che caratterizza il nostro mondo attuale. Solo dall’accettazione di questa sfida è possibile ravvivare la candela della speranza”.
Info: www.dignitaumana.it.