Borgomanero - Prende il via la seconda edizione del Festival della Dignità Umana, promosso e realizzato dall’Associazione “Dignità e Lavoro – Cecco Fornara - Onlus” con il patrocinio di Regione Piemonte, Comuni di Borgomanero, Cureggio, Romagnano Sesia, Fontaneto d’Agogna, Briga Novarese, Soriso, Orta San Giulio e Ameno, Pro Loco Borgomanero, Fondazione Marazza e Fondazione della Comunità del Novarese Onlus. La manifestazione nasce con l’obiettivo di porsi come momento di riflessione, da un lato sui notevoli cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro con gravi conseguenze sull’occupazione e, dall’altro, sulle nuove prospettive di lavoro che possono essere colte, soprattutto dai giovani, in questo momento di crisi e trasformazione.
Dal 19 settembre al 9 ottobre 2015, quattro Comuni della provincia di Novara (Borgomanero, Cureggio, Fontaneto d’Agogna e Romagnano Sesia) ospiteranno gli oltre 15 appuntamenti previsti nel programma. Incontri, tavole rotonde, confronti e dibattiti con esperti, ma anche spettacoli teatrali e musicali, un concerto, una mostra fotografica con immagini d’epoca e un importante progetto con le scuole, sono gli elementi che caratterizzeranno il Festival.
L’inaugurazione della rassegna è fissata per Sabato 19 settembre alle 17.30, nella splendida cornice del Chiostro della Casa Madre delle Suore Rosminiane a Borgomanero con l’incontro intitolato “Il lavoro e l’uomo” in cui interverranno il Prof. Stefano Zamagni, docente di Economia Politica presso l’Università di Bologna e il Prof. Davide Maggi, docente di Economia Aziendale presso l’Università del Piemonte Orientale.
Sempre Sabato 19 settembre, ma alle 21, al Teatro Rosmini, andrà in scena “Caffè col morto” (nella foto la locandina), spettacolo della Compagnia Teatrale Musicalbox di Borgomanero e Servi di Scena. La commedia, in due atti, è un piccolo spaccato della società odierna, raccontato ai tavoli di un bar. Ideato e scritto da Matteo Riva, Egidio La Gioia, Antonio Santomauro e Andrea Pastore, lo spettacolo è un “personale racconto del lavoratore di oggi, in precario equilibrio tra le conquiste o le sconfitte di ieri e le sfide di domani”.
Domenica 20 settembre alle 17 alla Fondazione Achille Marazza in viale Marazza 5 si inaugurerà la mostra fotografica che rimarrà allestita nei locali di Villa Marazza a Borgomanero per tutta la durata del Festival: “Il ‘900 borgomanerese raccontato dal lavoro – Uno sguardo al passato per accendere il futuro”,con immagini storiche, a cura di Giuseppina Cerutti. Circa 110 immagini, messe a disposizione dalle famiglie borgomaneresi, che raccontano di un mondo lontano e, soprattutto, di mestieri che non esistono più. Uno “sguardo al passato”, per stimolare, in chi ha vissuto quel tempo, ricordi ed emozioni e insegnare ai giovani la tradizione e il folklore del territorio. La vigna, la vendemmia, i colletti bianchi e gli artigiani e poi ancora l’asilo, la scuola, il mercato: scorci di una storia che racconta di radici, ma fa guardare al futuro con speranza.
«Sono davvero senza parole – commenta Giuseppina Cerutti – per il coinvolgimento che le persone hanno dimostrato in questa iniziativa. In molti, non solo hanno condiviso le loro fotografie senza problemi, ma mi hanno anche raccontato storie familiari importanti, emozionanti e che hanno arricchito non solo il mio lavoro, ma, sicuramente, anche il risultato finale dell’esposizione che vivrà di un’atmosfera speciale». La mostra si compone di 14 sezioni: legno, fuoco, acqua, terra, aria, trasporti, colletti bianchi, carta, pane, mercato, ristorazione, fabbriche, lavori femminili, artigiani e prevede un catalogo (presentato durante l’inaugurazione) che contiene, oltre agli scatti della mostra, altre foto e scritti con dati storici, racconti e poesie.