Romagnano Sesia - Nel pomeriggio di domenica 12 febbraio, presso lo spazio meeting della Regione Piemonte della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, si è tenuta la presentazione del Venerdì Santo di Romagnano Sesia, a cura dell’ATL Terre dell’Alto Piemonte. Il grande evento, che si celebra negli anni dispari, giunge nel 2023 alla sua 261° edizione (dal 6 al 9 aprile); si tratta di una rievocazione storica della Passione di Gesù: una forma di teatro popolare itinerante che vede il borgo di Romagnano trasformarsi in palcoscenico, dove vie e piazze accolgono i numerosi spettatori che seguono gli episodi della Passione, interpretati dagli stessi abitanti di Romagnano. L’Associazione Comitato Pro Venerdì Santo APS ETS organizza la manifestazione, raccogliendo l’eredità della Congregazione del Santo Enterro, che dal 1729 ne programmava le celebrazioni: nel corso di tre secoli gli elementi plurisecolari delle iniziali processioni solenni convivono con l’attuale modernità dell’evento. Accanto alla presentazione dell’evento, non è mancata una piccola degustazione dei prodotti tipici di Romagnano Sesia: la büsarola, un biscotto a base di frutta secca e i vini delle Colline Novaresi.
L’Assessore al Turismo della Regione Piemonte Vittoria Poggio: “Eventi come quello del Venerdì Santo sono molto importanti per il rilancio del turismo in Piemonte. È un lavoro che premia gi organizzatori, gli operatori culturali e anche il tessuto imprenditoriale del territorio, perché è un lavoro di squadra che permette di finalizzare i contributi che arrivano dalla filiera del turismo. Un evento che dà lustro a tutto il territorio e che deve trasmettere il suo valore e la sua autenticità alle nuove generazioni. Un lavoro gratificante che permette di vivere all’interno di un progetto che reca in sé tante qualità. L’obiettivo della candidatura Unesco delle Sacre Rappresentazioni vedrà sicuramente la partecipazione attiva della Regione.”
La Presidente Raffaella Afferni e la Consigliera Maria Rosa Fagnoni dell’ATL Terre dell’Alto Piemonte: “Il Venerdì Santo di Romagnano Sesia è un evento dal forte richiamo, non solo spirituale ma anche turistico e culturale, considerando che nei giorni della manifestazione arrivano migliaia di visitatori, interessati ad assistere a questa rievocazione storica proprio nei giorni della Pasqua e ce ne aspettiamo tanti, dopo questi due anni di stop forzato a causa della pandemia. Occorre approfittare positivamente di questi eventi per far conoscere non solo il patrimonio immateriale della Sacra Rappresentazione, ma anche quello storico-artistico, naturalistico ed enogastronomico. Ricordiamo infatti che sulle colline Romagnano e della vicina Ghemme, si coltivano i nebbioli che da disciplinare daranno il Ghemme Docg. Questi sono anche i luoghi di Alessandro Antonelli, che progettò la splendida Villa Caccia, oggi sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, che custodisce anche una sezione dedicata proprio al Venerdì Santo. Il Sindaco di Romagnano Sesia Alessandro Carini: “L’opportunità che ci è stata data di essere qui oggi per promuovere la nostra più grande manifestazione, una eccellenza del territorio non solo Novarese ma anche Piemontese, è davvero preziosa, anche per avanzare la proposta di candidatura ATL Terre dell’Alto Piemonte s.c.a r.l. Biella Novara Varallo Vercelli all’UNESCO delle Sacre Rappresentazioni, per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale denominato “La Rete delle Passioni di Cristo”. Ringraziamo gli enti territoriali che partecipano alla valorizzazione della nostra Passione, perché tutti assieme si lavora per promuovere tutto il territorio, la natura, la cultura, le tradizioni e l’enogastronomia. E invitiamo tutti a venire a Romagnano a Pasqua per vivere questa manifestazione, che non è una semplice Via Crucis, ma è un vero e proprio teatro all’aperto, per le vie e le piazze del nostro borgo.”
Il Presidente del Comitato Pro Venerdì Santo, Paolo Arienta: “L’imponente macchina organizzativa del Venerdì Santo richiede uno sforzo incredibile da parte di tutti i cittadini di Romagnano, ma l’entusiasmo di far parte di questo grande evento e l’interesse che dimostrano i visitatori, ripagano dell’impegno profuso, che dura ben più dei quattro giorni dell’evento. L’obiettivo è quello di trasmettere l’emozione di essere parte attiva di un grande momento di cultura e storia, vivendo i quadri della Passione di Cristo dal giovedì alla domenica assieme agli attori che la interpretano. Grande il supporto dato anche dagli istituti scolastici di Romagnano, che offrono visite guidate al patrimonio di cui il borgo è ricco.”
Il Regista del Venerdì Santo Lorenzo Del Boca: “Per convenzione si fa iniziare la storia del Venerdì Santo di Romagnano Sesia nel 1729, ma noi sappiamo che è molto più antico, dato che è stato ritrovato un costume da lanzichenecco che risale addirittura al Cinquecento. La particolarità della nostra Sacra Rappresentazione risiede anche nel suo allestimento hollywoodiano moderno: oltre 300 tra attori e figuranti con abiti storici, i palchi dalle misure importanti che accolgono alcune delle scene più salienti, come quelle di Pilato e di Erode. Il Venerdì Santo di Romagnano è infine un unicum nella storia delle Sacre Rappresentazioni, perché noi non vi invitiamo a ad assistere, ma vi invitiamo a partecipare attivamente: lo spettatore non è seduto in poltrona come se fosse a teatro, ma si confonde con i personaggi e vive con loro tutti gli episodi.