Borgomanero - Il tema del lavoro e della sua dignità occupa, oggi, un posto centrale, nel contesto della società globale. A livello di riflessione teorica e riconoscimento giuridico, sono stati fatti, nel tempo, importanti progressi, ma la vita delle persone è ancora ben lontana dalla piena affermazione dei principi fondamentali sanciti dalle Carte dei diritti. Nel mondo contemporaneo sono, infatti, presenti quotidiane e drammatiche violazioni della dignità: guerre, violenza, fondamentalismo e tortura occupano, ogni giorno, le prime pagine dei giornali. Le disuguaglianze economico - sociali generano una povertà diffusa che costringe una percentuale consistente dell’umanità a vivere al di sotto della soglia minima di sopravvivenza mentre razzismo e xenofobia dilagano pericolosamente.
Il Festival della Dignità Umana, nel 2015 alla sua seconda edizione, è promosso e realizzato dall’Associazione “Dignità e Lavoro – Cecco Fornara - Onlus” con il patrocinio di Regione Piemonte, Comuni di Borgomanero, Cureggio, Romagnano Sesia, Fontaneto d’Agogna, Briga Novarese, Soriso, Orta San Giulio e Ameno, Pro Loco Borgomanero, Fondazione Marazza e Fondazione della Comunità del Novarese Onlus. La manifestazione nasce con l’obiettivo di porsi come momento di riflessione, da un lato sui notevoli cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro con gravi conseguenze sull’occupazione e, dall’altro, sulle nuove prospettive di lavoro che possono essere colte, soprattutto dai giovani, in questo momento di crisi e trasformazione.
Dal 19 settembre al 9 ottobre 2015, quattro Comuni della provincia di Novara (Borgomanero, Cureggio, Fontaneto d’Agogna e Romagnano Sesia) ospiteranno gli oltre 15 appuntamenti previsti nel programma. Incontri, tavole rotonde, confronti e dibattiti con esperti, ma anche spettacoli teatrali e musicali, un concerto, una mostra fotografica con immagini d’epoca e un importante progetto con le scuole, sono gli elementi che caratterizzeranno il Festival.
«Lo scopo principale dell’Associazione - spiega Carlo Volta (nella foto), coordinatore del Comitato Organizzatore del Festival e Presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro “Cecco Fornara” - è quello di dare vita ad iniziative culturali e sociali per promuovere i valori della dignità umana. Papa Francesco ha sintetizzato in una sola frase l’importanza del lavoro ai fini della dignità della persona: “Non c’è dignità senza lavoro”. Per questo, considerata la drammatica carenza di lavoro, che non è solo congiunturale, ma strutturale, il tema scelto quest’anno è proprio dedicato alle problematiche del mondo del lavoro. La globalizzazione ha favorito il predominio della finanza sull’economia e sulla produzione e l’avanzare inarrestabile della tecnologia ha contribuito a ridurre i posti di lavoro, specialmente quelli inerenti ai lavori ripetitivi. Il problema è, ovviamente, non solo la disponibilità del lavoro, ma anche la qualità e il riconoscimento economico che deve essere equo».
L’inaugurazione della rassegna è fissata per Sabato 19 settembre alle 17.30, nella splendida cornice del Chiostro della Casa Madre delle Suore Rosminiane a Borgomanero con l’incontro intitolato “Il lavoro e l’uomo” in cui interverranno il Prof. Stefano Zamagni, docente di Economia Politica presso l’Università di Bologna e il Prof. Davide Maggi, docente di Economia Aziendale presso l’Università del Piemonte Orientale. Un incontro d’introduzione al tema e, insieme di approfondimento, condotto da due esperti della materia che sapranno coinvolgere il pubblico e condurlo al percorso di riflessione ideato dal Comitato Organizzatore. Il Festival della Dignità Umana non si comporrà solo di “parole dette”, ma anche di “parole recitate”: lo stesso giorno dell’inaugurazione, Sabato 19 settembre, alle 21, al Teatro Rosmini, andrà in scena “Caffè col morto”, spettacolo della Compagnia Teatrale Musicalbox di Borgomanero e Servi di Scena. La commedia, in due atti, è un piccolo spaccato della società odierna, raccontato ai tavoli di un bar. Ideato e scritto da Matteo Riva, Egidio La Gioia, Antonio Santomauro e Andrea Pastore, lo spettacolo è un “personale racconto del lavoratore di oggi, in precario equilibrio tra le conquiste o le sconfitte di ieri e le sfide di domani”. Una commedia moderna e non convenzionale pensata per trasmettere il potenziale racchiuso nelle scelte della quotidianità: per far riflettere, insomma, ma sempre con il sorriso sempre sulle labbra. Mercoledì 23 settembre, alle 21, nella Sala SOMS di Borgomanero, Marco Morganti, Amministratore delegato di Banca Prossima, a colloquio con il giornalista de “La Stampa” Walter Passerini, affronterà l’argomento “Lavorare nel terzo settore” mentre Venerdì 25 settembre, stesso luogo e stesso orario, il giornalista de “La Stampa” Walter Passerini presenterà, nell’incontro “Oltre il Jobs Act”, il suo libro “La guerra del lavoro: precariato, disoccupazione, licenziamenti, perché nessuno è al sicuro: come trovare lavoro in un conflitto ormai globale”. Parteciperanno all’incontro l’On. Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro. Coordinerà Giovanni Campagnoli, consulente, formatore e autore del libro “Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti e a start up culturali e sociali”.
Doppio appuntamento anche Sabato 26 settembre. Alle 9.30, alla Villa Caccia di Romagnano Sesia, si terrà la tavola rotonda dal titolo “Lavoro e disabilità: esperienze a confronto” a cui parteciperanno l’On. Franca Biondelli, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Vincenzo Falabella, Presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap”. Saranno presenti anche alcuni rappresentanti di Cooperative Sociali. Il tema del lavoro sarà affrontato, quindi, con un’altra imprescindibile prospettiva. Alle 21 di Sabato 26 settembre, nuovamente spazio al teatro con il reading musicale “Il tempo senza lavoro”, interpretato da Laura Curino (celebre il suo “Olivetti” scritto con Gabriele Vacis), Massimo Cirri (ideatore e conduttore della trasmissione radiofonica di Radio 2 “Caterpillar”), Corrado Mandreoli, Paola Fontana, Tiziana Crostelli e Marcello Fera con il Trio Conductus. Il tempo senza lavoro è quello che devono amaramente affrontare gli ex lavoratori di un’azienda informatica, trascinata nel baratro da una gestione incompetente e criminale. Un’assemblea coordinata da un sindacalista e da uno psicoterapeuta (Mandreoli e Cirri), si trasforma in un gruppo di auto aiuto, che innesca un processo di riconsiderazione del proprio stato e del proprio futuro. Di questo processo, umano e non solo, dà conto l’omonimo libro pubblicato dai lavoratori insieme a Massimo Cirri dove, ai personali racconti dei protagonisti, Cirri affianca la descrizione di quanto accaduto e la storia dell’azienda; vicenda che si riallaccia all’esperienza di Olivetti Informatica, simbolo di quello che il nostro Paese avrebbe potuto essere e in parte è stato, ma che non è più. L’apertura musicale del Trio Conductus lascerà il posto a Laura Curino e poi a tutti gli altri interpreti che si alterneranno nella lettura. Le musiche di Marcello Fera, eseguite dal vivo dal Trio Conductus, faranno da sipario a questa articolata e intelligente riflessione sul nostro tempo.
La settimana successiva comincerà Lunedì 28 settembre alle 10 nell’Auditorium dell’ITIS “Leonardo da Vinci”e Liceo “G. Galilei” di Borgomanero con l’incontro con gli studenti del Prof. Alberto Felice De Toni, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Udine, sul tema “Knowledge Management System (Sistemi di gestione e condivisione della conoscenza) e continuerà Martedì 29 settembre, alle 21, nella Sala SOMS di Borgomanero con “Il cinema racconta il lavoro”, lectio dei registi Gianluca e Massimiliano De Serio. Non solo il teatro, ma anche la settima arte, infatti, ha più volte affrontato il tema, con visioni e prospettive differenti, ma sempre interessanti. Mercoledì 30 settembre alle 21, nella Sala Polivalente di Cureggio, il Prof. Giannino Piana svilupperà il tema “Quale etica del lavoro? Dalla rilettura dei diritti alla promozione della qualità” mentre Giovedì 1 ottobre, sempre alle 21, alla Sala SOMS di Borgomanero, “La crisi del capitalismo finanziario e la ricerca di nuove frontiere economiche” sarà argomento della relazione di Roberto Burlando, Prof. Associato di Politica Economica presso la Facoltà di Scienze Politiche di Torino.
Il terzo fine settimana del Festival si aprirà alle 21 di Venerdì 2 ottobre alla Casa di Paglia di Fontaneto d’Agogna con la tavola rotonda “Lavoro e immigrazione: idee per un nuovo modello di inclusione sociale” che vedrà la partecipazione di Maurizio Ambrosini, Professore di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano e Gian Carlo Blangiardo, Professore di Demografia all’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il Prof. Eugenio Borgna, Primario emerito di Psichiatria all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara e il sociologo Aldo Bonomi, Direttore del Consorzio Aaster (Agenti di Sviluppo del Territorio), Sabato, 3 ottobre, alle 16.30 alla Villa Marazza di Borgomanero, interverranno su “Precariato e disoccupazione: crisi di identità, sofferenza e disagio”, alle 21, sempre Sabato 3 ottobre, nella Sala SOMS di Borgomanero, “Il lavoro come fondamento della democrazia contemporanea” sarà la lectio magistralis di Francesco Paolo Casavola, Presidente della Corte Costituzionale dal 1992 al 1995 e oggi Presidente del Comitato per la Bioetica. Il Festival si chiuderà con le sette note: Venerdì 9 ottobre alle 22 alla Casa di Paglia di Fontaneto d’Agogna il cantautore Michele Anelli, in concerto, proporrà “La musica canta il lavoro”. Lo spettacolo musicale comprenderà canzoni originali dell’autore, canti storici del ‘900 e altri brani tratti dal Canzoniere degli anni Sessanta.
Dal 20 settembre (inaugurazione alle 17 alla Fondazione Achille Marazza in viale Marazza 5), e per tutta la durata del Festival, rimarrà allestita nei locali di Villa Marazza a Borgomanero, la preziosa mostra fotografica “Il ‘900 borgomanerese raccontato dal lavoro – Uno sguardo al passato per accendere il futuro”, con immagini storiche, a cura di Giuseppina Cerutti. Circa 110 immagini, messe a disposizione dalle famiglie borgomaneresi, che raccontano di un mondo lontano e, soprattutto, di mestieri che non esistono più. Uno “sguardo al passato”, per stimolare, in chi ha vissuto quel tempo, ricordi ed emozioni e insegnare ai giovani la tradizione e il folklore del territorio. La vigna, la vendemmia, i colletti bianchi e gli artigiani e poi ancora l’asilo, la scuola, il mercato: scorci di una storia che racconta di radici, ma fa guardare al futuro con speranza.
«Sono davvero senza parole – commenta Giuseppina Cerutti – per il coinvolgimento che le persone hanno dimostrato in questa iniziativa. In molti, non solo hanno condiviso le loro fotografie senza problemi, ma mi hanno anche raccontato storie familiari importanti, emozionanti e che hanno arricchito non solo il mio lavoro, ma, sicuramente, anche il risultato finale dell’esposizione che vivrà di un’atmosfera speciale». La mostra si compone di 14 sezioni: legno, fuoco, acqua, terra, aria, trasporti, colletti bianchi, carta, pane, mercato, ristorazione, fabbriche, lavori femminili, artigiani e prevede un catalogo (presentato durante l’inaugurazione) che contiene, oltre agli scatti della mostra, altre foto e scritti con dati storici, racconti e poesie. Molto importante, quest’anno, è il coinvolgimento, all’interno del Festival, delle scuole: obiettivo del Comitato organizzatore è, infatti, attivare una proficua collaborazione con gli istituti per coinvolgere i giovani quali interlocutori attivi. Gli allievi, coordinati e formati da Manuel Cerutti nelle settimane antecedenti il Festival, potranno vivere un’esperienza formativa incontrando gli scrittori, i giornalisti, i registi e gli attori ospiti e occupandosi della gestione delle location, della partecipazione ai dibattiti e della produzione di materiale fotografico e video. A tutti sarà poi consegnato un attestato da utilizzare, a discrezione degli istituti, per il riconoscimento di crediti formativi.
«Saranno coinvolti – spiega Manuel Cerutti – ragazzi di 17 e 18 anni perché il tema del Festival riguarda principalmente i giovani prossimi all’uscita dalle scuole superiori. Per loro sarà un’occasione di sviluppo, di apprendimento e i vari gruppi di lavoro saranno coordinati da responsabili competenti nelle diverse materie. Ad oggi, dall’Itis “Leonardo Da Vinci” di Borgomanero abbiamo circa 30 volontari che affronteranno gli incontri formativi e poi lavoreranno al Festival. Siamo molto contenti di questa opportunità perché è un modo per farli lavorare “sul campo” e non seguire solo ragionamenti teorici». Ogni volontario, indosserà durante il Festival la maglia riportante il logo, realizzato da Marzia Pulghè, studentessa del Liceo Artistico “F. Casorati” di Novara e vincitrice del concorso “Crea il nuovo logo del Festival della dignità Umana”. «Ho proposto un fiore - scrive la giovane – perché è simbolo di speranza e di rinascita. Il filo spinato rappresenta la violazione della dignità umana. Ogni uomo dovrebbe sempre mantenere sempre alta la propria dignità, come fa un fiore che sa unire forte bellezza e fragilità». Oltre al logo, il Festival avrà anche un suo jingle musicale creato dal giovane borgomanerese Francesco Basso, compositore e produttore musicale specializzato in colonne sonore per corti, spettacoli teatrali e prodotti per la tv; un ulteriore simbolo di riconoscimento di un contenitore di eventi e di idee che punta a diventare un appuntamento fisso per il territorio e non solo.
Il Festival è ideato e promosso dall’Associazione “Dignità e Lavoro - Cecco Fornara - Onlus”. L’Associazione, costituita a Borgomanero nel 2007, persegue principalmente due finalità: • operare in favore di persone svantaggiate, in particolare disabili, promuovendo iniziative mirate ad aumentarne le capacità cognitive e di relazione e facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro • promuovere e diffondere i valori della dignità della persona organizzando incontri, progetti, tavole rotonde e spettacoli che stimolino la riflessione sulle tematiche sociali e ambientali. Il Comitato Organizzatore del Festival è composto da Carlo Volta (coordinatore), Carmen Cerutti (segreteria organizzativa), Giuseppina Cerutti, Manuel Cerutti, Luciano Chiesa, Mauro Clerici, Angelo Fontana, Giorgio Fornara, Valentina Rinaldin, Anna Soldi Basso.