Borgomanero - La MEB Arte Studio, dopo la pausa estiva, riprende la propria attività espositiva ospitando la mostra personale dell'artista torinese Sergio Ragalzi. Appuntamento con la personale dal 16 settembre al 28 ottobre 2017 nella galleria in via San Giovanni 26. In mostra verranno presentate una selezione di importanti opere dell'artista, realizzate tra il 1985 ed il 1999.
Sergio Ragalzi nasce nel 1951 a Torino dove tuttora vive e lavora. Esordisce sulla scena dell’arte italiana nel 1984 con "Extemporanea", la mostra che consacra la riapertura della galleria romana l’Attico di Fabio Sargentini, galleria che gli dedicherà negli anni numerose personali. Nel 1985 partecipa alla mostra "Anniottanta" alla galleria d’Arte Moderna di Bologna, lo stesso anno viene invitato al Museo de Arte di San Paolo del Brasile e alcune sue opere verranno presentate nella mostra "L’Italie Aujourd’hui" al Centre Nazionale d’Art Contemporain di Nizza, curata da A.B. Oliva, Maurizio Calvesi, Antonio Del Guercio, Filiberto Menna. Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante Francoforte-Hannover-Vienna "Aspekte der italienischen Kunst 1960 -1985" curata da Renato Barilli. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1997 vince il Premio della Camera dei Deputati, per l’occasione verrà acquisita una sua opera per la collezione della Camera che nello stesso anno gli dedica un catalogo e una mostra personale. Nel 2001 le sue sculture vengono esposte alla mostra "La scultura italiana del XX secolo, Italia in Giappone 2001 - 2002" nei tre musei d’arte moderna giapponesi di Ibaraki, Yokoama e Kagoshima. Nel 2007 viene organizzata un sua mostra antologica negli spazi della fabbrica Pagliero a Castellamonte. Quattro sono le mostre personali più significative del 2008: "Acquario" alla galleria Allegretti di Torino, "Voliere" alla Galleria Delloro di Roma, "Due insetti neri" al Castello di Rivara, e "Pioggia Nera" a Milano da Grossetti Arte Contemporanea. Nel 2010, l‘installazione Genetica 2093 è presentata presso gli spazi dell‘Auditorium di Roma, al SuperstudioPiù a Milano, presso la Lucas Carrieri Art Gallery di Berlino in occasione della 6th Berlin Biennale of Contemporary Art, a Torino in via Palazzo di Città e presso il Castello di Rivara. La stessa installazione Genetica 2093 è presentata a Roma, nel Settembre 2010, negli spazi del MACRO.
La ricerca che sta alla base del lavoro di Sergio Ragalzi è il tentativo di dare forma al più recondito inconscio dell'uomo, che si risolve per l' artista nella rivelazione di un lucido incubo. La disarmante rappresentazione affronta impietosamente due direzioni tra loro diametralmente opposte ma concettualmente inscindibili.
Le origini: con l'indagine sulle forme primigenie e ancestrali: embrioni, larve, insetti, farfalle, scimmie che nascondono nelle loro fattezze le premesse dell'umanità.
Il futuro: nella rappresentazione del frutto degenerato del progresso involutivo dell'uomo: I Virus, Gli Schermi e le ombre Atomiche, i Kloni, le creature-bomba.