Borgomanero - Prosegue sino al 21 maggio la personale organizzata da MEB Arte Studio e dedicata a Corrado Bonomi, a cura di Marco Emilio Bertona e con un testo di Fabrizio Parachini.
Corrado Bonomi nasce a Novara il 20 marzo 1956, dove si forma e mantiene la propria sede operativa. La prima mostra viene presentata nel 1983 alla galleria Il Mercante di Milano, occasione per conoscere il suo primo sostenitore, il collezionista Narciso Bonato. Tra le prime gallerie di Milano a ospitarlo si segnala Ciocca Arte contemporanea di Rossana Ciocca. Nel 1990 tiene la prima personale all’estero, a Darmstadt, nella sede della galleria Sanders. È del 1995 la sua partecipazione al gruppo Concettualismo Ironico Italiano formatosi intorno alla Galleria Angelo Falzone di Mannheim con gli artisti Giovanni Albertini, Alessandra Galbiati, Francesco Garbelli, Dario Ghibaudo, Antonella Mazzoni, Antonio Riello. Dello stesso anno la fondamentale mostra Quasi per gioco presso la Neue Galerie di Graz con, tra gli altri, Vincenzo Agnetti, Stefano Arienti, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto e Pino Pascali. Dal 1997 collabora attivamente con il Museo A come Ambiente di Torino con il quale pubblica un manuale-catalogo Animali e Fiori nascono da... un percorso didattico-creativo per il riutilizzo alternativo dei materiali di scarto, nonché con il Dipartimento Educazione del Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. Sempre con la collaborazione di Falzone, viene organizzata nel 1998 Artfiction Junge Kunst aus Italien allestita a Kiel nella Stadtgalerie Kulturviertel/Sophienhof im e nel 2001 partecipa alla mostra Artisti in gioco curata da Alberto Fiz alla Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio. Dal 2003 in avanti espone all’interno della collezione della Fondazione VAF presso il Palazzo delle Esposizioni della Mathildenhòle di Darmstadt, completa la sua antologica personale Casa Bonomi a Milano, ed espone a varie riprese presso il Museo Ritter a Waldenbuch, presso il Neuer Kunstverein ad Aschaffenburg, presso il MART di Rovereto per la collezione VAF, presso il museo ZKM di Karlsruhe in occasione della mostra collettiva Hirsch Faktor. Negli anni Duemila prende parte a Una Babele postmoderna a Parma negli spazi della Galleria San Lodovico e di Palazzo Pigorini; Interni italiani, mostra itinerante che viene proposta a Lisbona presso la Sociedade Nacional des Belas Artes, a Praga presso la Cappella San Borromeo, annessa all’Istituto Italiano di Cultura e Berlino al Kunsthaus Tacheles. Con Maurizio Sciaccaluga collabora per Kids are us, alla Galleria civica di Trento nel 2003 e alla Biennale d’arte del Piemonte, esperienza ripetuta nel 2018 a cura di Edoardo Di Mauro. Nel 2005 è tra i vincitori della prima edizione del Premio Fabbri per l’arte, realizzando una Fatina intenta a pescare in uno dei famosi vasi di Amarena. Nel 2009 partecipa alla mostra Kinder Art, ospitata dalla Triennale Bovisa di Milano. Nel 2010 prende parte alla mostra La scultura italiana del XXI secolo a cura di Marco Meneguzzo nella sede della Fondazione Pomodoro di Milano. Nel 2012 Gillo Dorfles sceglie alcuni dei lavori di Bonomi per la mostra Oggi il kitsch alla Triennale di Milano. Negli anni successivi espone ancora al Mannheimer Kunstverein per la mostra collettiva Global warming e per la bipersonale con Gianni Cella Warum erwachen?, nonchè alla galleria Civica di Trento per la mostra Nature. Arte ed ecologia. Nel 2020 Corrado Bonomi è coinvolto nella grande mostra collettiva La Rivoluzione siamo Noi - Collezionismo Italiano Contemporaneo, con oltre 150 opere di artisti italiani e internazionali - che proviene da 18 collezioni italiane, tra le più importanti d'Italia -, con artisti del calibro di Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, William Kentridge, Burri, Pascali, Melotti e molti altri. Nel 2021 ha realizzato un mappamondo dal titolo Biomotoperpetuo nell’ambito del progetto Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile, organizzata in collaborazione con Gruppo Mondadori.
La produzione artistica di Corrado Bonomi è stata letta dalla critica in continuità con il ready-made, caratterizzandosi con una forte componente semiotica – ossia il gioco tra significante, significato e interpretante -, con una componente palesemente citazionista, nonché con l’ironia concettuale che prende vita dall’unione delle due. Si parla poi di uso del ragionamento abduttivo nell’arte figurativa, dell’identificazione dell’artista con il “bricoleur” di Levy Strauss e di un onirismo fanciullesco che sempre trapela dalle pitture, sculture, installazioni e performance Bonomiane. Corrado Bonomi è dunque un artista poliedrico e in continua sperimentazione, che fa sue le sfumature del movimento pop, del movimento concettuale e di quello kitsch. Il comune denominatore che connette le cifre formali e stilistiche dell’opera di Bonomi, dall’inizio della sua carriera ad oggi è la volontà e la sua meravigliosa maestria di raccontare storie nuove, mescolando suggestioni e narrazioni che fanno parte dell’immaginario collettivo. L’originalità di Corrado Bonomi è quella d’incarnare, attraverso l’arte figurativa, novelle, miti, leggende, articoli di cronaca, romanzi, teorie scientifiche, fiabe, film, fumetti ecc. non in modo meramente didascalico, bensì facendo vivere e dialogare tra loro generi e contenuti diversi, mescolando il reale con l’immaginato, «ampliando così di molto lo spazio del possibile» .
Appuntamento da MEB Arte Studio in via San Giovanni 26 a Borgomanero - mebartestudio@gmail.com - www.mebartestudio.it.