Ghemme - Cinque giornate per coniugare il valore dell’arte a quello della bellezza di un luogo storico. L’arte in questione è quella di sei artisti (Damiana DeGaudenzi, Florine Offergelt, Luigi Sergi, Silvana Marra, Vito Russo ed Enrica Pedretti) legati in modi e maniere differenti al territorio e il luogo è il Castello – Ricetto di Ghemme; spazio dalle atmosfere incantevoli e dalla storia luminosa. Da mercoledì 24 a domenica 28 settembre 2014, Atl (Agenzia Turistica Locale) della Provincia di Novara, Confagricoltura Novara e Vco e Spazio E propongono, con il patrocinio del Comune di Ghemme, “Simposio d’arte – Dialogo con l’arte”, momento di promozione e valorizzazione della produzione dei protagonisti e, insieme, del luogo che andrà ad accoglierli. Nello Spazio E del Castello (che ospita anche il ristorante “La casa degli Artisti”), infatti, gli artisti offriranno, agli occhi del pubblico, opere che, domenica 28 settembre alle 17, saranno messe all’asta, a scopo benefico. L’evento è organizzato da Atl all’interno del progetto “Cultura e aree urbane - Sistema culturale e Casa Bossi”, sostenuto da Fondazione Cariplo ed è una delle azioni di promozione degli “Itinerari Antonelliani”; patrimonio di monumenti, documenti e studi che riguardano il grande architetto Alessandro Antonelli. Eccellenze culturali da rendere note, non solo agli abitanti della zona ma soprattutto ai turisti, anche in vista di Expo 2015.
E’ proprio a Ghemme, infatti, che nacque nel 1798 Alessandro Antonelli, architetto della verticalità e “papà” della Cupola che svetta su Novara e ne è diventata primo simbolo. Una lapide di marmo posta su casa Cacciani a Ghemme ne ricorda la nascita e sono diverse le “tracce” lasciate dall’Antonelli nel suo primo luogo del cuore: lo Scurolo della Beata Panacea che edificò tra il 1864 e il 1875 dedicato alla pastorella martire oggetto di grandissima venerazione e il tronetto professionale, realizzato in legno dallo scultore valsesiano Francesco Sella e conservato nella Chiesa di San Rocco in Piazza Castello, oltre ai vigneti che avvolgono il borgo, coltivati alla "Maggiorina". Questo nome deriva, infatti, dal tradizionale sistema di impianto formato da tre viti che si sviluppano ai quattro punti cardinali che venne perfezionato proprio da Antonelli.
“Simposio d’arte”, quindi, s’inserisce perfettamente in quella che è la cornice di Ghemme: un borgo dal centro fortificato medievale, oggi conosciuto nel mondo per la produzione del suo vino Ghemme Docg e, recentemente, inserito nell’elenco dei Siti Cluniacensi che rientrano nel Grande Itinerario Cluniacense riconosciuto dal Consiglio d’Europa. Il priorato cluniacense di Castelletto Cervo, infatti, possedeva nel borgo la Chiesa di San Pietro oggi scomparsa e i vigneti, dove ancora oggi si producono vini di pregio.
Dal 24 al 27 settembre per il “Simposio” le opere saranno create nell’Atelier dello Spazio E e il 28, alle ore 17.00, si terrà l’asta benefica. Domenica 28 settembre, però, sarà anche dedicata ad un altro senso, il gusto, con la Degustazione e la Vendita del vino delle Colline Novaresi Doc Vespolina, di salumi, formaggi e riso con banchetti situati tra le strade del Ricetto; iniziativa organizzata in collaborazione con Confagricoltura Novara e Vco e con le associazioni locali.
Per informazioni ulteriori chiamare lo Spazio E al 334 3366917. L’evento coinciderà con un’altra manifestazione all’interno del Castello Ricetto: la tradizionale “Rievocazione in costume della Pace di Ghemme” che fu siglata nel 1467 tra i casati degli Sforza e dei Savoia.