Borgomanero - Anffas Onlus Borgomanero promuove un doppio appuntamento dedicato al teatro, o meglio, al “buon teatro”. Venerdì 14 ottobre, al Teatro Rosmini di Borgomanero andrà in scena (al mattino alle 9 per gli studenti e la sera, alle 21, per la cittadinanza) il monologo teatrale “Storia di un’attinia e di un paguro Bernardo” di Gabriella La Rovere; medico, attrice e mamma, nonché autrice del libro “L’orologio di Benedetta”.
Storia di un’attinia e di un paguro Bernardo è un monologo tratto dal libro “L’orologio di Benedetta”, edito da Mursia, che racconta i 20 anni di vita vissuti dall’autrice accanto alla propria figlia affetta da una malattia rara (sclerosi tuberosa) e autistica. L’attinia e il paguro Bernardo sono l’esempio classico di una simbiosi mutualistica in cui l’una non può vivere senza l’altro ed è una storia molto simile a quella di tanti genitori con un figlio disabile. Il monologo teatrale rappresenta un modo nuovo e innovativo di presentare il libro e il quotidiano di questi genitori, perché la drammatizzazione consente di vivere empaticamente ciò che viene narrato.
Lo spettacolo (della durata di 75 minuti circa), è formato da 13 quadri preceduti da brevi filmati o da un’immagine e audio che caratterizzano il racconto. Non lo sfogo di una madre, quindi, ma la testimonianza vera, condita da risate e amarezze, dell’autrice che in questi mesi ha affascinato gli studenti e le comunità di tantissime scuole dell’Italia intera.
La mattina, il pubblico sarà composto dagli studenti delle classi quarte (circa 200 studenti) del Liceo Scienze Umane “Galileo Galilei” di Gozzano mentre la sera, alle 21, lo spettacolo sarà aperto, sempre ad ingresso gratuito, alla cittadinanza. La serata ha il sostegno di APS Gazza Ladra e Angsa Novara Onlus.
«Siamo molto contenti di promuovere questo appuntamento – commentano il Presidente di Anffas Onlus Borgomanero Fiorenzo Agazzini e la Direttrice Laura Lazzarotto – perché è una modalità nuova e, crediamo, più efficace, di trasmettere dei contenuti. E’ importante che giovani e meno giovani abbiano un contatto “empatico” con il tema trattato e non solo fatto di pure nozioni. La giornata fa parte di un progetto più ampio che si propone di accompagnare le famiglie e i giovani disabili nella fase di transizione tra la scuola e l’età adulta ed è importantissimo che questo passaggio sia connotato da accoglienza, comprensione e vicinanza ».
Il progetto che comprende l’appuntamento teatrale, è intitolato “Centro anch’io: Giovani insieme” ed è promosso da Anffas Onlus Borgomanero e finanziato dalla Fondazione della Comunità del Novarese Onlus. Gli anni successivi ai percorsi scolastici sono critici sia per le famiglie sia per i loro figli: l’esperienza maturata negli anni presso i Centri Diurni Anffas, ha reso evidente la necessità di strutturare percorsi di accompagnamento specificamente dedicati alle famiglie e ai minori nel periodo di passaggio dal “contenitore scuola” alla fase adulta. La conclusione della scuola lascia spesso i genitori soli e disorientati rispetto alla possibilità di continuare un percorso educativo adatto, così come il riferimento sociale e relazionale tra pari svolto dalla scuola viene a mancare svelando, purtroppo, un vuoto difficilmente colmabile. Tali circostanze possono aggravare la situazione di fragilità delle famiglie e facendo affiorare vissuti di esclusione sociale con il rischio di emarginazione.
Ecco perché nasce il progetto “C’entro anch’io: giovani insieme” (realizzato da Anffas Onlus Borgomanero in collaborazione con APS Gazza Ladra e Liceo di Scienze Umane “Galileo Galilei” di Gozzano) che intende creare forti sinergie tra i servizi istituzionali (scuole, CISS) e le Associazioni che lavorano con la disabilità nella fascia di età 16 - 20 anni, al fine di mettere in condivisione risorse e conoscenze, promuovere la conoscenza delle difficoltà delle persone con disabilità intellettiva e relazionale tra i giovani e gli insegnanti, per diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.
Oltre allo spettacolo, sempre all’interno del progetto, sono previsti incontri di sensibilizzazione nelle scuole con insegnanti e familiari a partire da gennaio, per aumentare la conoscenza della rete di servizi per la disabilità nelle famiglie i cui figli frequentano la scuola superiore.
Inoltre, a partire da novembre, sono in programma i laboratori educativi organizzati dalle due APS e gliincontri formativinelle classi IV coinvolte nel progetto per promuovere un maggiore coinvolgimento e una sensibilizzazione del gruppo classe nella relazione con le persone disabili. I risultati di questi incontri saranno alla base del percorso “alternanza scuola-lavoro” dei mesi estivi organizzato dal Liceo e dalle APS e confluiranno nella stesura delle tesine degli studenti che affronteranno l’anno prossimo, l’esame di maturità.
Gabriella La Rovere (Roma 1959), autrice di teatro, medico, giornalista esperta soprattutto nelle tematiche relative alle malattie rare e alla disabilità mentale. Collabora con il sito www.pernoiautistici.com il più importante aggregatore di senso e di cultura sull’autismo in Italia, ideato e diretto da Gianluca Nicoletti. Dal 2012 cura un blog http://tuttaltrilibri.blogspot.com parlando di libri, spesso fuori dai grandi circuiti editoriali e di pubblico che trattano della sofferenza, della malattia, della disperazione, della disabilità, delle persecuzioni religiose ed ideologiche. Ha scritto tre libri di poesie (“Non ci lasceremo mai”, ed. Tracce; “Anima terrae”, ed. Ibiskos; “Canto di sirena”, ed. Ibiskos di A. Risolo). Nel settembre 2014 è uscito il suo primo libro di narrativa “L’orologio di Benedetta”, edito da Mursia, con il quale ha vinto il premio giornalistico Argil 2014 per Valori & Umanità. Nel marzo 2016 è uscito “Hello Harry! Hi Benny!” edito da Mursia, ovvero la corrispondenza tra una ragazza autistica e il suo amico immaginario come nuovo sistema educativo, con la prefazione della prof.ssa Bruna Grasselli e postfazione del prof. Fabio Bocci, docenti di pedagogia e didattica speciale all’UniRoma3.