Borgomanero - Nel 1993, le Nazioni Unite hanno indetto (fissata per il 17 ottobre), la Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Povertà. A 23 anni da quell’impegno, le diseguaglianze e l’esclusione sociale colpiscono un numero sempre più grande di persone mettendo a rischio coesione sociale e democrazia. In Italia come in tutta Europa si registrano, infatti, livelli inaccettabili di povertà e diseguaglianze.
Nel 2014 si attestava al 28,3% la stima delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale residenti in Italia, secondo la definizione adottata nell’ambito della Strategia Europa 2020. L’indicatore corrisponde alla quota di popolazione che sperimenta almeno una delle seguenti condizioni: rischio di povertà (calcolato sui redditi 2013), grave deprivazione materiale e bassa intensità di lavoro. Secondo il Rapporto Istat del novembre 2015, il 20% più ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,5% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta solo il 7,7%. Più di 53 milioni di persone nell’Unione Europea non riescono a soddisfare in modo stabile l’esigenza di un pasto adeguato. A fronte di una media europea del 10,5%, in Italia si tratta del 14,2% della popolazione, con un incremento record del 130% in 5 anni. Una situazione allarmante confermata, secondo il Rapporto 2015 sulla povertà e l’esclusione sociale della Caritas, dai 6.273.314 di pasti erogati nel corso del 2014 da 353 mense diocesane, e dai 3.816 centri di distribuzione viveri. La crisi della disuguaglianza globale, insomma, sta raggiungendo valori estremi mai toccati prima. L’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più risorse del resto del mondo. Potere e privilegi sono strumenti usati per condizionare il sistema economico e allargare il divario tra chi è ricco e chi non lo è. I numeri sono allarmanti e il problema ha assunto dimensioni sempre più importanti; per questo l’Associazione “Dignità e Lavoro Cecco Fornara Onlus”, ha scelto di dedicare al tema della “Povertà: la dignità negata” la terza edizione del Festival della Dignità Umana. Oggi, infatti, la povertà non colpisce solo le categorie storicamente più deboli, ma anche chi ha un lavoro e poi i giovani, le donne, le famiglie monoparentali, i pensionati, le partite Iva, una fascia enorme dei ceti medi ed i migranti già residenti in Europa. È un fatto certo che povertà e perdita della dignità vadano di pari passo e lo è altrettanto che le diseguaglianze non danneggino solo coloro che hanno a cuore i valori della democrazia ma che sia fondamentale contrastarle per rendere più stabile e sana l’economia di un paese. E’ in questo difficile quadro che si vuole inserire la riflessione condotta dal Festival della Dignità Umana 2016 che intende anche approfondire il concetto duplice di povertà (materiale e spirituale) e che sostiene l’idea per cui la promozione della dignità umana del povero e dei suoi fondamentali diritti vada considerata come impegno prioritario e come “cifra” del livello di civiltà raggiunto da una società. Dal 17 settembre al 15 ottobre 2016, Borgomanero e altri Comuni del territorio tra cui Romagnano Sesia) ospiteranno i 13 appuntamenti previsti nel programma. Incontri, tavole rotonde, confronti e dibattiti ma anche uno spettacolo teatrale, un concerto, una mostra fotografica e un importante progetto con le scuole, sono gli elementi che caratterizzeranno nuovamente il Festival. Negli ultimi mesi dell’anno è previsto, poi, anche un doppio appuntamento “Extra Festival”.
L’inaugurazione è fissata per sabato 17 settembre alle 16.30 nella splendida cornice del Chiostro della Casa Madre delle Suore Rosminiane a Borgomanero con l’incontro intitolato “Povertà, giustizia sociale, democrazia” in cui protagonista sarà la straordinaria voce di Chiara Saraceno, già Professore Ordinario di Sociologia della Famiglia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino e editorialista per “Repubblica”. Tra gli altri ospiti della rassegna (il cui programma integrale sarà svelato a settembre) il Prof. Davide Maggi, docente di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e Adjunct Professor presso l’Università Bocconi di Milano e la Prof. Enrica Chiappero Martinetti, Professore Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia che, venerdì 23 settembre, incontreranno gli studenti nell’Auditorium di via Aldo Moro a Borgomanero per raccontare la “Geografia mondiale della povertà”.
Giovedì 29 settembre alle 21, sarà la volta di Luciano Manicardi, Vice Priore della Comunità monastica di Bose, accompagnato da Giannino Piana, Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino per “Il corpo del povero come sfida per la giustizia: dalla Bibbia all’oggi” mentre sabato 15 ottobre alle 16.30 un gradito ritorno sarà quello del “tandem” tra il sociologo Aldo Bonomi, Direttore dell’Istituto Aaster e del Prof. Eugenio Borgna, Primario Emerito di Psichiatria dell’Azienda ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara che dialogheranno su “Una società fragile e indifferente”. Sempre al tema “Dignità e poverta” è dedicato lo spettacolo teatrale previsto dalla rassegna: mercoledì 28 settembre, alle 21, al Teatro Rosmini di Borgomanero, andrà in scena “Straccioni – Una storia recitata e cantata per tirare su due soldi” con testo di Tiziano Scarpa per la regia di Carlo Roncaglia e interpretato dall’Accademia dei Folli. Sul marciapiede di una città italiana uno straccione e la guardia armata di una banca fanno amicizia. Passano altri mendicanti: statue umane non proprio immobili, musicisti di strada e uno strano accattone in giacca e cravatta. Ognuno fa i conti con le sue ambizioni e i suoi tracolli. Nell’ambito del festival è, poi, prevista la realizzazione di un’ interessante pubblicazione che racconta, attraverso immagini intense, le significative esperienze dei numerosi migranti che sono partiti dal nostro territorio. Domenica 18 settembre alle ore 16,30, nei locali di Villa Marazza a Borgomanero si terrà la presentazione del volume “Coraggio e speranze senza confini”curato da Giuseppina Cerutti che già l’anno scorso aveva ottenuto grande successo con la mostra fotografica “Il ’900 raccontato dal lavoro” con foto dedicate ai diversi mestieri, raccolte in un bel volume dallo stesso titolo. Anche quest’anno insieme alla presentazione del libro avverrà l’apertura della mostra fotografica che riprenderà immagini legate alle singole esperienze dei migranti estratte dal volume. La mostra rimarrà allestita dal 18 al 29 settembre 2016. Importante, anche quest’anno, il coinvolgimento nel Festival delle scuole: obiettivo del Comitato organizzatore è, infatti, rafforzare la proficua collaborazione intrapresa lo scorso anno con gli istituti della città per coinvolgere i giovani quali interlocutori attivi. Gli allievi, coordinati e formati nelle settimane antecedenti il Festival, da Manuel Cerutti (già 40 i giovani che si sono prenotati), potranno vivere un’esperienza formativa incontrando gli ospiti e occupandosi della gestione location, dell’accoglienza e della produzione di foto e video. Sarà anche un’occasione, per i giovani, per prendere contatto con realtà di volontariato del territorio che si occupano di fornire aiuti concreti. Quest’anno, gli allievi delle scuole saranno anche i protagonisti dell’appuntamento musicale del Festival; un concerto, nell’Auditorium di via Aldo Moro a Borgomanero che si terrà i primi giorni di ottobre. Alcuni di loro particolarmente interessati, poi, parteciperanno ad un concorso di idee per realizzare piccoli e grandi progetti in contrasto alla povertà sul territorio. Un iniziale percorso di riflessione (stimolato dal Festival) che porterà alla creazione di iniziative concrete per sostenere realtà che si occupano di contrasto alla povertà e al disagio sul territorio. La dignità (nello specifico, quest’anno, in relazione alla povertà) sarà, quindi, affrontata nei suoi aspetti economici e sociopolitici, ma anche antropologici ed etici, per fornire un quadro adeguato a interpretare le domande che scaturiscono dalla società odierna, rapportandole però ai valori fondanti dell’uomo, che affondano le radici nell’interiorità del singolo.
Il Festival è ideato e promosso dall’Associazione “Dignità e Lavoro- Cecco Fornara Onlus”, costituita a Borgomanero nel 2007. L’Associazione opera principalmente in due direzioni: in favore di persone svantaggiate, in particolare disabili, promuovendo iniziative mirate ad aumentarne le capacità cognitive e di relazione e facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro e poi organizzando iniziative mirate a promuovere i valori della dignità della persona con una particolare attenzione ai bisogni dell’altro.