Borgomanero - La prima tappa agostana di Un Paese a Sei Corde è a Borgomanero, per il progetto LA MUSICA NEL SANGUE, in collaborazione con Avis di Borgomanero, per sensibilizzare verso l’importanza del gesto del dono del sangue. La proposta musicale è Esperanto, un progetto il cui nome è ispirato alla lingua internazionale creata alla fine del 1800 dall'unione di idiomi di origine latina, romanza, germanica, slava e orientale da cui è derivata la creazione di nuovi vocaboli.
Esperanto live è uno spettacolo suggestivo, caratterizzato da una forte interazione tra i musicisti, coinvolgente ed emozionante, dove le composizioni originali si alternano a rivisitazioni di celebri pagine della musica strumentale internazionale. Un itinerario capace di prendere per mano l'ascoltatore e portarlo a esplorare nuovi mondi e suoni.
Esperanto nasce da un'idea di Luca Falomi, giovane ed eclettico chitarrista e compositore, e dalla sua collaborazione con Riccardo Barbera, contrabbassista e compositore poliedrico e creativo.
Esperanto letteralmente significa “speranza”, un tentativo di far dialogare i popoli, cercando di creare comprensione e pace grazie all’uso di una seconda lingua semplice ed espressiva, appartenente a tutta l'umanità e non a un solo popolo. Una lingua che valorizza gli idiomi minori altrimenti destinati all'estinzione.
Il legame artistico tra Falomi e Barbera, entrambi compositori di grande sensibilità da sempre interessati alla ricerca sonora e alle contaminazioni musicali, li ha portati a collaborare ai rispettivi lavori discografici (Sober di Luca Falomi e Aymara di Riccardo Barbera) e a comporre insieme materiale originale, frutto di una visione musicale comune, di esperienze artistiche simili e di una naturale sinergia. A completare l’ensemble Rodolfo Cervetto, batterista di rara sensibilità e creatività, da subito in sintonia con la natura del progetto.
Il linguaggio del trio è musica strumentale d'autore nella quale, come nella lingua Esperanto, s’incontrano idiomi differenti, dal jazz alla world music passando per la musica sperimentale e quella d'avanguardia. Melodia e improvvisazione trovano il loro spazio all'interno di composizioni che si distanziano dai cliché e sintetizzano nuovi vocaboli sonori e mondi musicali.
Il trio ha da poco prodotto il suo primo album dal titolo omonimo “Esperanto”, pubblicato a giugno 2020. Caratterizzato da composizioni ricercate, che lasciano comunque ampio spazio all’improvvisazione, l’album pur avendo una forte matrice jazzistica per scelte armoniche e solistiche, ha un respiro musicale che lo
porta tra la world music e la musica d’avanguardia. Il lavoro vanta la presenza di due ospiti di rilievo: Javier Girotto al sax e Fausto Beccalossi alla fisarmonica.
Obbligatorio presentare il Green Pass e prenotare su www.unpaeseaseicorde.it. Per ulteriori informazioni: info@unpaeseaseicorde.it - Tel. 0322 96333 - Lidia 328 4732653
Luca Falomi muove i primi passi nella musica a soli sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, presto scopre il jazz e l’improvvisazione e intraprende un percorso che lo porta ad approfondire la conoscenza dei linguaggi e dei generi musicali. Partecipa a masterclass con artisti internazionali che gli suggeriscono una visione più ampia della musica e del suo strumento. L’interesse per il suono lo porta a sperimentare con strumenti a corda acustici, elettrici ed etnici. La sua attività musicale lo vede coinvolto sia in studio che dal vivo in progetti di generi musicali differenti: jazz, world music, musica d'autore, musica sperimentale e contemporanea. Nel 2011 pubblica il suo primo album dal titolo Viens Voir, seguito nel 2014 da “Sober”, un album di composizione caratterizzato da melodie evocative e cinematografiche e contaminazione musicale tra world music, jazz e musica d'avanguardia. In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore partecipa a svariati progetti discografici, live e teatrali collaborando con moltissimi artisti italiani e internazionali.
Riccardo Barbera è uno dei più sensibili e apprezzati contrabbassisti sulla scena italiana. Fine compositore, nel 2014 ha pubblicato "Aymara" il suo primo album. Le sue collaborazioni, in studio e dal vivo, sono moltissime e comprendono anche registi e attori.
Rodolfo Cervetto è uno dei batteristi jazz più apprezzati in Italia. Le sue caratteristiche principali sono la capacità di coniugare grande propulsione ritmica a sensibilità e dinamiche. Queste doti lo hanno portato a suonare in tutta Europa e a collaborare spesso con grandi musicisti. Oltre al progetto Esperanto, è membro stabile di molte formazioni come il Philippe Petrucciani quartet, il gruppo On Air con ospiti Fabrizio Bosso, Mattia Cigalini e Max Ionata, il quartetto “ Melodies “ con Gianpaolo Casati, Andrea Pozza e Dino Cerruti. Ha partecipato a trasmissioni radio/tv e inciso molti album. Ha anche partecipato a colonne sonore per cinema e tv. Negli ultimi anni la sua ricerca si è orientata all’affinamento del proprio linguaggio avvicinandosi al free, al jazz europeo e alla musica classica. È Direttore artistico di alcune rassegne jazz liguri a livello nazionale e del Louisiana jazz club.