Novara - Cibo e corpo a confronto nel gioco dell’identità. Così si presenta Soup, la performance che l’Associazione LIS Lab Performing Arts di Meina ha creato a Novara e che andrà in scena aperta al pubblico giovedì 6 e venerdì 7 febbraio 2014 al Piccolo Coccia, in Piazza Martiri 2 a Novara. Dal 27 gennaio gli artisti e i collaboratori di LIS, associazione diretta da Antonella Cirigliano, saranno in residenza presso il Teatro Coccia di Novara dove terranno un workshop di creazione e formazione, aperto al pubblico, ai giovani e alle scuole, con l’obiettivo di sperimentare i linguaggi della performance contemporanea attraverso l’esperienza diretta con il pubblico e i linguaggi di interazione sensoriale. Il workshop si concluderà poi con due giorni di appuntamenti di performance vera e propria, giovedì 6 febbraio alle 20.30 e venerdì 7 febbraio alle 10, alle 12 e alle 20.30 (orari delle 10 e delle 12 riservato agli studenti). In questo nuovo lavoro il LIS, in collaborazione con il Teatro Coccia, utilizza gli spazi del Piccolo Coccia come inedito contenitore scenico, alla ricerca di sempre nuove soluzioni spaziali e visive e per approfondire una ricerca sull’interazione e sul pubblico che rende unico il linguaggio del LIS nella scena contemporanea nazionale.
In Soup il pubblico è invitato a sperimentare un rito collettivo di partecipazione intorno al tema del cibo: sente odori, riceve suggestioni e illusioni. Un gioco condurrà gli spettatori in un ambiente ampio e sconosciuto. Ad attenderli gli abitanti del luogo, forse dei camerieri improvvisati, forse personaggi presi in prestito dal mondo animale, ma anche esseri che raccontano storie di innamoramenti, di inganni, di equivoci che portano alla creazione di un percorso legato all’identità e alla sua frammentarietà e caducità. Ognuno è invitato a partecipare ma l’intento del LIS è di creare un senso di collettività, di gioco condiviso a partire dalla riflessione sul nostro corpo nel mondo e nella relazione con gli altri. Dolce, salato o piccante? Attraverso una serie di giochi simbolici, si trasforma in chiave profana un consolidato modello di conoscenza sacra. Si diventa materia, cibo, si trasforma il nostro corpo in organo di conoscenza. Qui, (in questo luogo) gli uomini sono particolarmente impressionanti, di straordinaria bellezza o bruttezza, inquietanti e ridicoli, capaci comunque di trasformarsi.
Il numero di posti per ogni appuntamento è limitato a 35 persone massimo. E’ necessario, pertanto, prenotarsi entro martedì 4 febbraio, al costo di 5,00 euro (ingresso gratuito per gli studenti), presso la biglietteria del Teatro Coccia in via F.lli Rosselli 47, aperta da martedì a sabato, esclusi i festivi, con orario continuato: 10.30 – 18.30. Oggi il LIS è formato da Antonella Cirigliano e Daria Tonzig che si avvalgono di collaboratori su aree specifiche, prediligendo la multidisciplinarietà di linguaggi diversi: installazione, arte, musica che si incontrano nella scena della live performance dove spazio e tempo non ha più i codici tradizionali. In particolare questo progetto è stato realizzato grazie al contributo del network Institute for Intangible Investigations, un network internazionale che lavora sull’interazione a vari livelli (www.sensworkshop.com). Il progetto ha visto la collaborazione degli studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano per la realizzazione di scene, allestimenti e documentazione visiva. I workshop e la produzione finale di Soup fanno parte del programma di PerCorpi Visionari, progetto divulgativo dei codici della danza e della performance contemporanea, risultato vincitore del bando 2012 Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera 2007 – 2013, che vede capofila italiano la Fondazione Teatro Coccia di Novara e capofila svizzero la Fondazione La Fabbrica di Losone. I partner italiani di progetto sono Associazione Didee - arti e comunicazione di Torino, Associazione LIS Lab Performing Arts di Meina (Novara), COORPI - Coordinamento Danza Piemonte di Torino. L’Associazione LitroCentimetro di Bellinzona è, invece, il partner svizzero. Il progetto ha l’obiettivo ambizioso di far cooperare istituzioni ed enti di formazione; di generare connessioni tra artisti e pubblico; di riaccompagnare il corpo espressivo alla sua casa “naturale”; di costruire, infine, sui territori di riferimento un’autentica piattaforma creativa che incontri la cittadinanza e con essa si confronti. Tutto questo sotto la guida del Teatro Coccia e grazie all’esperienza e alla professionalità dei partner coinvolti.