Novara - Marco Di Marco, il “Gigante Buono”, Primo Maresciallo Luogotenente all’Aeroporto Militare di Cameri, amico, bassista nonché personaggio di spicco della Triccheballacche Band, non potrà più suonare con il suo gruppo perché è tornato alla Casa del Padre, per un malore improvviso, lunedì 16 giugno scorso. Marco non è sostituibile nello spettacolo. Come d’altronde nessuno della Triccheballacche lo è… Però “the show must go on”, come anche lui avrebbe voluto. E quindi la Triccheballacche, provata da un dolore che non se ne andrà mai del tutto, si è risollevata: di comune accordo, i suoi componenti (Gennaro Scognamiglio, detto GennaroJazz, leader carismatico del gruppo e voce solista, Sara Sicignano, voce solista, Alfio Calcagno, tastierista e voce, Sergio Barletta, batterista e voce e Jonathan Lioce, violinista e voce) hanno iniziato la ricerca del basso che mancava e di un altro ruolo da inserire nel nuovo spettacolo, che sarà rappresentato ufficialmente, per la prima volta, nel Teatro Sacro Cuore di Novara il 22 novembre prossimo, dal titolo “Entrate… si mangia!”.
Per un semplice caso, come succede spesso nella vita, la scelta è caduta su una persona vicinissima a Marco, un suo grande amico e collega (è anche lui un ex Maresciallo dell’Aeronautica): Antonio Lioce (nella foto), 55 anni e papà di Jonathan, violino, chitarra e voce del gruppo.
Tonino, come viene chiamato da tutti, già chitarrista, aveva già suonato il basso da giovane e riprenderlo in mano dopo anni non è stato un problema. E non ha stupito nessuno l’empatia che si è creata immediatamente fra il gruppo ed il nuovo elemento. E’ stato trovato un ruolo “ad hoc” per lui nel nuovo spettacolo: oltre ad essere il bassista del gruppo, sarà il macellaio, fornitore della trattoria all’interno della quale si svolgeranno le scene.
“Entrate… si mangia!” andrà in scena anche il 14 febbraio 2015 a Torino al Teatro Monterosa, il 21 febbraio 2015 a Milano al Teatro Silvestrianum e il 28 marzo 2015 a Genova, al Teatro Rina e Gilberto Govi.
Antonio Lioce non sostituirà Marco che, come dicevamo, ha ricoperto nella vita e nel gruppo un ruolo unico, ma ne costituisce la continuità, il “passaggio del testimone”.
Arrivederci Marco. Benvenuto Antonio.