Novara - Lo scrittore Giuseppe Catozzella, l’informatico Fabio Sartori e gli esperti della Scuola Holden firmano il percorso di creatività e narrazione pensato per promuovere il successo scolastico e formativo. È Binario 9 e ¾, sviluppato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020, che coinvolge le scuole secondarie di primo grado di Novara e del Cantone dei Grigioni, in Svizzera. Studenti e studentesse vanno alla scoperta di passioni, sogni, risorse interne ed esterne utili ad affrontare le sfide della crescita accompagnati da guide d’eccezione come Frankie hi-nrg mc.
Il primo a incontrare studenti e studentesse Frankie hi-nrg mc (nella foto), martedì 3 marzo presso Nòva - ex Caserma Passalacqua centro di aggregazione giovanile e produzione culturale, hub dell’attività di partecipazione culturale voluto dal Comune di Novara. Il rapper, autore e compositore, sarà intervistato proprio dai giovani a partire del suo ultimo libro, Faccio la mia cosa (Mondadori). Sarà l’occasione di conoscere da vicino un artista di spessore e fama, che nel rap ha trovato la possibilità di esprimere se stesso.
Gli allievi e le allieve che prendono parte al progetto sono, a Novara, quelli dell’Istituto Bellini, del Convitto Nazionale “Carlo Alberto” e della scuola secondaria di primo grado G. Pajetta; in Svizzera, nella città di Coira, gli studenti della Giacometti Schulhaus.
Binario 9 e ¾, finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020, vede capofila, per parte italiana, la Fondazione Circolo dei lettori in partenariato con Comune di Novara, Consorzio Scuola Comunità Impresa e Associazione Next-Level. In Svizzera partecipano l’Alta Scuola Pedagogica dei Grigioni, in veste di capofila, e l’Ufficio Orientamento professionale, negli studi e nella carriera Cantone Grigioni. È patrocinato da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Ufficio Scolastico Territoriale di Novara.
La condivisione di saperi, esperienze e competenze dei diversi enti coinvolti ha portato alla realizzazione di un piano formativo innovativo, rivolto a ragazzi e ragazze delle scuole, in particolare agli allievi che si trovano in condizioni di svantaggio sociale e a studenti migranti di seconda generazione o scolarizzati in Italia e in Svizzera. Ma Binario 9 ¾ è pensato anche per chi si occupa della loro formazione: genitori, educatori, insegnanti.
Le disparità nelle carriere scolastiche sono ancora molto forti: secondo il report INVALSI del 2018, infatti, i giovani che possiedono uno status socio-economico e culturale basso hanno punteggi inferiori. Ma il divario si accentua per gli studenti stranieri: anche in Svizzera, i giovani migranti, pur di seconda generazione, hanno risultati scolastici in tedesco e matematica che troppo spesso compromettono il proseguimento degli studi.
Binario 9 e ¾ affronta queste problematiche concentrandosi prevalentemente sullo studio della lingua e della matematica, entrambe necessarie ad appropriarsi del mondo, esterno e interno a ognuno.
La produzione e il perfezionamento della lingua vanno di pari passo con una valorizzazione e una riscoperta del talento personale, e dell’invenzione di una rinnovata intimità con se stessi e con l’ambiente e la cultura circostanti. Al contempo la matematica, linguaggio universale che serve a comunicare descrivendo fatti e concetti in modo rigoroso, sintetico e predittivo, è un mezzo per trovare le necessarie risposte ai quesiti che il mondo pone.
Il progetto, ideato per scoprire un binario alternativo, un inaspettato punto di partenza per cambiare prospettiva e guardare al proprio futuro con occhi nuovi, agisce sulle problematiche citate attraverso tre assi progettuali: la didattica, l’orientamento e la partecipazione culturale.
Si tratta, per l’italiano, di una didattica centrata sullo storytelling, curata dallo scrittore Giuseppe Catozzella, di recente nominato dalle Nazioni Unite Ambasciatore per l’Agenzia ONU per i Rifugiati; per la matematica, di un pacchetto di giochi educativi su concetti matematici implementato con il programma “Scratch” e progettato dal professor Fabio Sartori, docente all’Università degli Studi di Milano Bicocca. Per l’orientamento, invece, da un programma studiato dalla Scuola Holden, prima scuola di scrittura creativa in Italia. La sperimentazione della didattica dell’italiano, cominciata a gennaio, termina a maggio 2020, mentre l’orientamento interessa tutto il mese di marzo 2020 per quattro settimane.
Il percorso formativo firmato da Giuseppe Catozzella prende avvio da una necessità originaria, che esiste specialmente in ragazzi adolescenti: l’intimo desiderio di interrogare il mondo a partire da ciò che risuona dentro di sé. Per non essere – anche giustamente – recepito come imposto dall’esterno – e dunque malvoluto –, un percorso di perfezionamento della lingua – e della cultura – italiana, lingua materna ma anche d’approdo, non può che partire da questo desiderio originario. Non inculcare; al contrario far emergere un forte desiderio privato, il desiderio di ri-creazione del mondo attraverso una “emergenza” intima. Emergenza che non può che essere creativa. L’approccio dello scrittore Giuseppe Catozzella è dunque poetico e poietico insieme: ragazzi e ragazze sono chiamati a dar vita al proprio mondo interiore attraverso la lingua italiana, espressa non solo dalla letteratura, ma anche dal cinema, dalla musica rap, dalla canzone d’autore, dal giornalismo.
La matematica è invece affrontata dal professor Fabio Sartori unitamente ad altri ambiti dell’esistenza, come l’organizzazione del pensiero logico, la pianificazione del proprio lavoro e ancora la capacità di trovare risposte a problemi, ispirandosi a un modello CBR – Case-Based Reasoning, applicato a un ambiente di edutainment (education + entertainment). Allievi e allieve possono misurarsi con giochi didattici che hanno l’obiettivo di supportare l’apprendimento, divisi in unità didattiche, tra spiegazioni e quiz.
Al percorso didattico è affiancato quello orientativo curato dalla Scuola Holden per gli studenti delle classi seconde della secondaria di primo grado. Il titolo del percorso è Il futuro è come un viaggio, invito a riflettere e a farsi domande sul proprio avvenire scolastico e lavorativo in maniera morbida e libera, approfittando della distanza che li separa del momento della scelta e instaurando in classe un clima di cooperazione reciproca, di curiosità e di gioco.
Anche il percorso di orientamento, realizzato in sinergia con le azioni condotte sul territorio novarese dal Sistema Regionale di Orientamento “Obiettivo Orientamento Piemonte”, è sviluppato in tre processi: il primo è di “identificazione”, ciascun ragazzo ascolta quattro brevi storie riguardo a un tema proposto e sceglie liberamente quale personaggio o situazione lo descrive meglio; il secondo è il “gioco cooperativo” da fare in gruppo per risolvere un enigma; il terzo prevede “riflessioni scritte”, ovvero dichiarazioni liberamente rilasciate dagli allievi, senza forzature o obblighi di consegna da imbucare in una cassetta.
Il cuore del progetto è la formazione degli insegnanti, degli educatori e dei tutor rendono il progetto sostenibile nel tempo. E ancora sono previste azioni di peer tutoring tra genitori al fine di sostenere le famiglie che hanno difficoltà a orientarsi nel sistema scolastico.
Terzo asse portante di Binario 9 e ¾ è la promozione della partecipazione culturale, a partire dalle storie scritte durante la didattica di italiano e le attività di orientamento narrativo. I ragazzi e le ragazze coinvolti sono invitati a sviluppare delle performance artistiche che restituiscano la loro esperienza. Sarà l’Associazione Oltre le Quinte di Novara a occuparsi di questo aspetto, nello spirito del progetto che mette in rete saperi ed esperienze diverse.
Ragazzi e ragazze sperimenteranno varie pratiche artistiche per far emergere interessi e talenti in azioni che valorizzano le individualità ma anche il gruppo. Il filo conduttore sarà la narrazione di storie personali per dar valore alle culture d’origine dei partecipanti. Tra gli strumenti utilizzati quelli che offre il teatro, per allenare le possibilità espressive del corpo individuale e in relazione con gli altri; del video, per sperimentare il linguaggio del documentario, della fiction e dello stop motion; della fotografia, per capire come leggere le immagini della realtà. Sono previsti anche incontri con insegnanti ed educatori.
Sono inoltre previsti anche incontri con personalità del mondo culturale, all’insegna del dialogo e del confronto tra generazioni, documentato attraverso i social network, per approfondire i temi del multiculturalismo e dell’identità, della scrittura come strumento di elaborazione della propria storia di vita e come veicolo di espressione di sé.
Binario 9 e ¾ si conclude con un grande evento in città per raccontare storie, sogni e aspirazioni degli studenti italiani e svizzeri coinvolti.