Novara - Uscito nelle sale con più di un anno di ritardo, causa pandemia, Black Widow è il film che più o meno mi aspettavo di vedere. E’ la pellicola che doveva aprire la fase quattro dell’M.C.U, invece è arrivata dopo le serie Wanda Vision, The Falcon and the Winter Soldier e Loki. Sulla falsa riga di “Capitan America: The Winter Soldier” è una spy story che ci mostra tutto quello che fino ad ora non sapevamo di Natasha Romanov, interpretata come sempre da una brillante Scarlett Johansson (The Avengers; Lucy), ma soprattutto serve ad introdurre colei che diventerà a tutti gli effetti la nuova vedova nera, ovvero Yelena Belova (Florance Pugh - Piccole donne), sorella adottiva della protagonista. Alla regia troviamo Cate Shortland (Lore), che se la cava piuttosto bene, anche se alcune scene action risultano un po’ confuse, ma porta a casa il compitino senza strafare.
La trama è molto semplice: il capo della stanza rossa Draykov (Roy Winstone – The Departed), sta riorganizzando un esercito con nuove vedove nere, ma saranno sotto il suo controllo mentale. Toccherà a Natasha e Yelena fermarlo con l’aiuto dei loro genitori adottivi Alexei Shostakov “Red Guardian” (David Harbour – Stranger Things) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz – La Mummia). A dare una mano al villain ci sarà Taskmaster, un mercenario che riesce a replicare ogni stile di combattimento che vede (lo vediamo ad esempio maneggiare uno scudo in stile Steve Rogers, e l’arco di occhio di Falco) e darà parecchio filo da torcere ai protagonisti, peccato che poi si perda un po’ nel finale. Il tutto si svolge subito dopo gli avvenimenti di Capitan America: Civil War.
La pellicola intrattiene e diverte, ma non aspettatevi altro: adrenaline, tanta azione e botte forti. L’intero film è supportato soprattutto dalla grande prova attoriale dei protagonisti: Scarlett Johansson sempre ottima, David Harbour l’ho trovato davvero geniale come Red Guardian, e Florance Pugh ci regala una Yelena molto diversa dalla sorella; sarcastica, pungente ma a volte infantile. Sono rimasto deluso dai due villain, soprattutto Taskmaster che poteva e doveva essere gestito meglio.
Black Widow si fa guardare anche grazie al buon ritmo che non rallenta mai, ma ci regala anche messaggi importanti non tanto velati: il ruolo della donna nella società, la loro indipendenza, che al contrario di certi uomini, non hanno bisogno di sfruttare nessuno per arrivare al potere. Poi la famiglia, che tale si può chiamare anche quando non ci sono legami di sangue.
Piccola curiosità: Natasha Romanov da bambina è interpretata dalla figlia di Milla Jovovich, Ever J.Anderson.
Un occhio di riguardo anche per la colonna sonora, soprattutto nei titoli di testa, accompagnati da una bellissima cover di una famosissima canzone anni ’90. Nel suo primo weekend ha incassato oltre 218 milioni di dollari tra cinema e piattaforma Disney Plus con accesso VIP.
Voto: 6,5.
Tiberio