Novara - Turi Kumwe Onlus organizza due incontri di approfondimento su quanto accadde in Rwanda nel 1994: “Capire e commemorare il genocidio dei Tutsi”. L’associazione nasce a Novara nel 2008 grazie ad un'idea di Jerome Rugema, sopravvissuto al genocidio e Ilaria Buscaglia che allora era presente in Rwanda per svolgere le sue ricerche di tesi specialistica. Il nome dell’associazione, Turi Kumwe, è un'espressione rwandese che viene utilizzata per congedarsi e significa letteralmente "siamo insieme" (nonostante la separazione fisica) o "passa la palla" nel gioco del calcio. Un termine dunque in cui la relazione è centrale.
Numerosi sono i progetti che Turi Kumwe sostiene: - Progetto Iramiro: finanziamenti annuali destinati a sostenere il CENTRO IRAMIRO di Busanza, gestito dalle suore Inshuti z'Abakene, che ospita bambini e donne nati/e sieropositivi/e. - Women at work: finanziamento per corsi di taglio e cucito e sostegno di piccole cooperative femminili autogestite dedite all'agricoltura, all'allevamento e alla creazione di prodotti artigianali. - Periodici viaggi di conoscenza del Rwanda e delle iniziative di Turi Kumwe vengono organizzati per gruppi di giovani dall'Italia. - Educazione alla pace: sul territorio italiano Turi Kumwe organizza iniziative culturali, (conferenze, spettacoli) anche in collaborazione con altre organizzazioni, per sensibilizzare studenti, insegnanti e la cittadinanza in generale sulla storia del Rwanda e per educare all'intercultura. E proprio in questo ambito rientrano i due giorni di incontri “Capire e commemorare il genocidio dei Tutsi”, con il racconto di chi c’era e di alcuni esperti del genocidio Rwandese.
L’associazione vi aspetta a Casa Bossi a Novara (Baluardo Quintino Sella 16) lunedì 9 aprile dalle 10.00 alle 12.00 con la testimonianza di Honorine Mujyambere, donna sopravvissuta al genocidio. Martedì 10, sempre dalle 10.00 alle 12.00 interverranno due esperti: Daniele Scaglione, autore di “Rwanda. Istruzioni per un genocidio” e Federico Daneo, Direttore del Centro Piemontese Studi Africani. Per informazioni consultare il sito www.tkonlus.org oppure scrivere a tkonlus@gmail.com.