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A CLASSIC HORROR STORY... UNA STORIA DA 7 PIENO!

Visti sul piccolo e grande schermo da Tiberio

NovaraDisponibile su Netfilx, ho guardato questo film con non molte aspettative, visto le tante delusioni dei film horror italiani, con qualche eccezione, usciti ultimamente. Ed invece è stata una piacevolissima sorpresa: ben girato (alla regia troviamo Roberto De Feo, The Nest, e Paolo Strippoli, Nessun Dorma), ben scritto e ottimamente recitato. Certo, ci sono tanti clichè del genere, la trama non è proprio originale (da qui il titolo) ma viene sviluppata molo bene e, soprattutto, nessun inutile jumpscare. 

Ci troviamo in Calabria dove, Elisa, Matilde Lutz (I Medici), decide di raggiungere i genitori utilizzando un servizio di car sharing in compagnia di altre quattro persone, sul camper di Fabrizio, Francesco Russo (Classe Z), un aspirante regista. Il gruppo viaggia tranquillamente, fin quando, per evitare un animale finiscono contro un albero, trovandosi nel mezzo di un bosco vicino ad una casa a dir poco inquietante, che scopriranno essere la base di un culto molto antico, ovvero la leggenda dei tre fratelli spagnoli (I Cavalieri dell’Onore) Osso, Mastrosso e Carcagnosso, che fuggiti da Toledo nel 1412 e arrivati in Italia in un piccolo villaggio di contadini in difficoltà, aiutarono gli abitanti in cambio di un sacrificio in loro onore. Si dice che furono proprio loro i fondatori della malavita italiana. “Il primo occhi non ha, ma anche al buio ti troverà. Il secondo non ha udito, ma di certo ti avrà sentito. Il terzo non ha bocca per parlare, ma se lo vedi, non fiatare”.

La pellicola cattura fin da subito grazie al buon ritmo e alla suspense che ci accompagnerà per tutto il film, con qualche scena splatter e una colonna sonora originale davvero bella, ma sono presenti anche canzoni del repertorio classico italiano, che inserite in questo contesto, rendono alcune sequenze davvero inquietanti.

Come dicevo non mancano i clichè: quanti di voi, nel bel mezzo della notte, sentendo urla non molto rassicuranti provenienti da una casa altrettanto poco rassicurante, sarebbero entrati a vedere? Io no, ma i nostri protagonisti, ovviamente si, altrimenti, che horror sarebbe?

Molto interessante la sottotrama che ci fa capire come la mafia agisce: in cambio di “protezione” e prosperità sono necessari alcuni sacrifici. 

Ho trovato anche molte citazioni ad altri film come Kill Bill, Non aprite quella porta, Venerdì 13.  Sono presenti anche molti stereotipi sul nostro Paese e non mancano le critiche ad alcune pellicole italiane uscite negli ultimi anni.

Bravissima anche la giovane attrice Alida Baldari Calabria (la Fata Turchina in Pinocchio di Matteo Garrone, ruolo che l’ha candidata ai David di Donatello), che ci regala un’ottima prova nel ruolo di Chiara.

Certo ci sono anche dei difetti, come il montaggio non sempre impeccabile, alcuni dialoghi evitabilissimi e personaggi poco dettagliati e approfonditi.

Resta comunque un buonissimo lavoro, anche per il colpo di scena, ad un certo punto però si può intuire, nei minuti finali, e non scade mai nel trash e nel banale, cosa che nel 90% degli horror purtroppo accade, ma per fortuna, non è questo il caso. Che l’horror nostrano stia tornando a brillare? Mi auguro davvero di si

Voto: 7/10 Da non perdere.

Tiberio