Novara - Il Teatro Coccia diventa protagonista di un originale e inedito videogioco: nasce Coccia Adventures – Il Game. Il gioco è online sul sito del Teatro Coccia a questo link nella sezione Sipario Virtuale, un browser game, giocabile tramite pc, smartphone, tablet… senza necessità di scaricare app.
“Nell’ottica che il Teatro diventi un luogo sempre più familiare e aperto a tutte le generazioni – racconta il Direttore e Direttore Artistico del Teatro, Corinne Baroni – ho immaginato che bisognasse entrare in dialogo con i più giovani, parlando il loro stesso linguaggio. Il videogame e la realtà virtuale sono strumenti spesso alla portata dei più piccoli. Con Coccia Adventures possono diventare un efficace metodo educativo e di scoperta. Il gioco è destinato alla fascia di età delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado, con delle differenziazioni legate al gioco completo o alla versione più breve. A qualsiasi fascia di età (anche per i più grandi, o gli adulti) resta un mezzo potentissimo di dialogo e confronto, per mettersi alla prova e imparare nuove nozioni su Teatro e Opera Lirica”.
IL GIOCO - La storia è ambientata ai giorni nostri, nel Teatro Coccia: dopo 2500 anni di onorato servizio, la Musa del Teatro che ha ispirato nei secoli tutte le donne e gli uomini a vario titolo coinvolte in quest’arte - dalla tragedia greca al teatro d’opera fino agli spettacoli contemporanei, dai drammaturghi ai cantanti fino alle maestranze tecniche - ha deciso di godersi la meritata pensione. La Musa è quindi in cerca di un degno erede che prenda il suo posto, e caso vuole che abbia adocchiato per questo compito proprio un giovane appassionato frequentatore del Teatro… No! Si tratta di un giovane finito a Teatro per caso... Chi gioca vestirà infatti i panni di un teenager ritrovatosi, per una serie di equivoci, a fare da “apprendista tuttofare” del Teatro, e da lì prescelto dalla Musa per l’eroico ruolo di suo sostituto.
Il gioco appartiene al genere RPG (role-playing game) single-player, con grafica 2D con visuale top-down (stile Zelda, Swords of Ditto).
Il protagonista esplorerà gli ambienti del Teatro guidato da incontri con i personaggi tipici di questo mondo, che gli affideranno “missioni” da svolgere (es. cercare e riportare un oggetto specialistico al personaggio, le “coppiglie” del macchinista). In questo modo il giocatore imparerà a conoscerne le caratteristiche attraverso dialoghi ed ironia. Il protagonista incontra la Musa nel palchetto 13 (invisibile al pubblico in presenza, visibile solo nella realtà virtuale). La Musa si rivela e lo coinvolge come suo sostituto, con l’obiettivo di raccogliere l’ispirazione e distribuirla alle professionalità del teatro. Attraverso 4 portali, la Musa ha il potere di dare accesso al protagonista a 4 magici “mini-mondi” astratti a tema in cui rifornirsi dei 4 ingredienti. Valori come lo studio e la pratica, la capacità di seguire e coltivare il proprio istinto creativo, la concentrazione sul raggiungimento dei propri obiettivi, l’illuminazione che sta alla base dell’ispirazione, sono tutti concetti traducibili dal mondo del teatro a quello della vita di tutti i giorni. Nel gioco questi valori diventano vere e proprie “pozioni magiche” di cui ogni personaggio ha bisogno per andare in scena, da ricercare, raccogliere e combinare tra loro.
Mondo della pratica - Il personaggio ha solo poche piattaforme a scorrimento continuo tra cui saltare, e solo “studiandone” i pattern di movimento, provando e riprovando, può essere in grado di portarlo a termine.
Mondo dell’istinto - Un percorso che presenta dei bivi tra due o più piattaforme. Istintivamente il giocatore deve scegliere dove andare. Gli oggetti collezionabili (“pozioni” istinto) variano tra un bivio e l’altro.
Mondo della concentrazione - Al giocatore è richiesta la massima concentrazione e precisione per evitare gli ostacoli e riuscire quindi a raccogliere quanti più pozioni.
Mondo dell’illuminazione - Mondo labirintico all’interno del quale è sempre possibile muoversi, ma al buio. Il livello è reso visibile da dei flash di luce di pochi secondi grazie ai quali, di volta in volta, il giocatore può cercare di memorizzare i passaggi successivi, utili a raccogliere le pozioni.
Prima di andare in scena con un’opera, al giocatore è richiesto di combinare strategicamente gli ingredienti raccolti, creando per ogni personaggio una differente ricetta d’ispirazione raccogliendo gli spunti nei dialoghi del gioco. Una volta confermate le ricette, si va in scena! Nella scena finale del gioco, al giocatore sarà presentato un feedback su come è andata l’opera alla quale ha contribuito con la sua raccolta di ispirazione, sotto forma di recensione su un giornale. I vincitori del gioco, mostrando la “buona recensione” presso la biglietteria del Teatro avranno l’opportunità di assistere agli spettacolo del cartellone Chi ha paura del Melodramma? con la propria famiglia.
TRA GLI OBIETTIVI DEL GIOCO - Raggiungimento degli obiettivi di alfabetizzazione: al termine dell’esperienza di gioco, il giocatore avrà percepito che: il teatro non è un museo; il teatro è un rituale, ricco di meraviglia; il teatro aiuta nella vita. Coinvolgimento studenti: il format deve prevedere la possibilità di un coinvolgimento diretto di studenti delle scuole superiori sul piano creativo o di sviluppo delle estensioni future.
In questa prima fase il gioco sarà presentato agli istituti scolastici Primari e Secondari di Primo Grado, in un calendario di incontri in presenza e a distanza. Per gli Istituti che avessero piacere di candidarsi è possibile scrivere a segreteria.direzione@fondazioneteatrococcia.it.
Entusiasta la reazione di Giulia Negri, Assessore all’Istruzione del Comune di Novara che coinvolta nel progetto commenta “"L'Assessorato all'Istruzione è molto onorato di poter condividere iniziative che abbiano come finalità un arricchimento culturale. Il teatro è uno dei luoghi più importanti dove ancor prima di guardare ciò che viene portato in scena si assaporano atmosfere uniche Pensare ad un videogioco che possa stimolare la curiosità del bambino e li possa poi spingere ad avvicinarsi a questo luogo è una grandissima conquista. Grazie a tutto lo staff del Teatro Coccia che ha, con grande sensibilità, pensato ai bambini della nostra Novara”.
Il gioco è stato presentato per la prima volta al Rimini Web Marketing Festival 2022. Nel corso della manifestazione era presente anche l’Assessore Regionale all’Innovazione Matteo Marnati, che ha così commentato “Un particolare plauso per la realizzazione di questo progetto il cui fine è quello di coinvolgere studenti e giovani che, con l’apporto della tecnologia, possono così avvicinarsi al teatro, appassionarsi ed amarlo nel tempo”.
“Coccia Adventures – conclude il Direttore Baroni – ha uno scopo educativo che si articola poi su più fronti. Il gioco è infatti studiato per essere implementato ed evolversi. Dai più piccoli (che sono i primi fruitori dell’avventura) si passerà al coinvolgimento degli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado e degli Atenei Universitari, aprendo call dedicate alla realizzazione della colonna sonora del gioco o ad interventi di carattere narrativo e di programmazione. Il gioco è stato, inoltre, tradotto anche in lingua inglese perché possa diventare un riferimento anche per i Teatri internazionali e per i giovani di tutte le nazioni”.
Coccia Adventures nasce da un’idea di Corinne Baroni ed realizzato dal team
Game Director: Simone Ferrero
Game Design: Simone Ferrero, Matteo Pozzi, Davide Ganito, Serica Ganito
Game Coding: Caterina Tribuzi, Simone Ferrero, Fabio Pozzi
Illustrazioni: Vanessa Vidale, Anna Ghielmi, Federica Brotto
Info: https://www.fondazioneteatrococcia.it/gaming/coccia-adventures-multi.