Novara - Nuovo capitolo, clamoroso, nella questione Teatro Coccia. E' di stamattina la decisione del presidente della Fondazione Teatro Coccia, Carmen Manfredda, di scrivere al ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli. Nella missiva si legge: "In un momento di particolare sofferenza per la Fondazione Teatro Coccia di Novara onlus, conseguente ad eventi e responsabilità estranee all'Ente di cui sono legale rappresentante e all'imprevedibile venir meno di alcuni dei contribuiti preventivati, mi permetto di rivolgere un appello alla sua sensibilità istituzionale, sottoponendo alla valutazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali una richiesta di autorevole intervento, volto alla salvaguardia e all'autonomia giuridica della Fondazione e della concessione del sostegno pubblico indispensabile al perseguimento delle finalità per cui la Fondazione è stata costituita. Nella convinzione dell'importanza, territoriale e ambientale, dell'attività del nostro prestigioso Teatro di Tradizione, mi sento in dovere di rappresentarle la significatività del supporto ministeriale non solo in termini di ulteriore apporto finanziario, necessario alla sopravvivenza dell'organismo, ma altresì in termini di fiducia nel futuro della Fondazione e di riconoscimento del lavoro svolto dai dipendenti che vi operano con quotidiano sacrificio e autentica passione. Un Teatro che, nell'anno da poco terminato, ha fornito occasioni di impegno a centinaia di artisti e di giovani musicisti, fungendo da motore economico della realtà locale del settore. Nella certezza che il superiore interesse del pubblico e della Città di Novara prevarranno su ogni diverso sentimento, desidero accompagnare il mio appello e porre a motivazione della mia richiesta di aiuto le parole di verità pronunciate il 7 dicembre 2018 dal Presidente della Repubblica: "La cultura e la musica sono un baluardo della democrazia". Con devozione".