Novara - Due gli eventi di spicco promossi dal Conservatorio Cantelli per il fine settimana, precisamente nei giorni di sabato 25 e domenica 26 gennaio 2020, invariabilmente alle ore 17, presso l'Auditorium Fratelli Olivieri. Eccoli: innanzitutto il consueto appuntamento con i Concerti della stagione del Cantelli e un pomeriggio dal titolo 'In punta d'arco sul contrabbasso (e non solo)' sabato 25 gennaio 2020 ore 17. Questi i protagonisti: Giorgio Magistroni - contrabbasso, Greta Raciti - pianoforte. In programma musiche di Giovanni Bottesini, tra i maggiori contrabbassisti dell'800 assieme al non meno fecondo Dragonetti. Sarà l'occasione per scoprire (o riscoprire) le potenzialità anche cantabili e virtuosistiche di uno strumento fascinoso quanto, nell'immaginario, sempre troppo confinato al solo ruolo di 'basso' dell'orchestra.
Seconda parte di pomeriggio dedicato a musiche del poco noto e ottocentesco Kahn appaiate al sommo Mendelssohn, destinate a clarinetto, corno di bassetto e pianoforte. Nello specifico da non perdere i due Konzertstücke op. 113 ed op. 114 del geniale Mendelssohn che vedono appaiate la sonorità traslucida del clarinetto a quella intrigante e misteriosa del corno di bassetto. Questi i protagonisti: Daniele Simionello - clarinetto, Ivan Corona - corno di bassetto, Ludovica De Bernardo - pianoforte.
In Italia, nel corso dell’800 pressoché tutte le risorse - creative organizzative e via dicendo - risultavano concentrate sul teatro, sul melodramma, insomma sull’opera che tanta fortuna aveva presso il pubblico delle maggiori città (Milano e Napoli, Venezia e Bologna, Torino, Roma e Palermo) come pure presso i piccoli centri. Sicché fu tutto un pullulare di teatri, anche nella più remota provincia. Non solo: i musicisti intuirono ben presto quanto confezionare variazioni su noti temi operistici potesse trasformarsi in occasione di successo. Se poi il compositore era anche un virtuoso, egli coglieva il duplice scopo di compiacere il pubblico proponendogli quanto già amava, e nel contempo imponendosi con la vis del proprio talento. E allora ecco flautisti e clarinettisti, pianisti e violinisti. Nel caso di Bottesini, poi (con Dragonetti il più geniale e talentuoso contrabbassista dell’800) l’impresa è ancor più eccezionale, data la natura ‘ingombrante’ dello strumento stesso. Fu vera rivoluzione e da allora anche il contrabbasso poté rivaleggiare coi suoi più agili compagni di percorso, nella famiglia degli archi. A far da ‘sorbetto’ (come nell’antico teatro del ‘700) una graziosa Serenata, per poi fiondarsi tra le pieghe della musica di Mendelssohn, baciato come pochi altri dalla grazia di una ispirazione sempre fresca e zampillante.
Domenica 26 gennaio 2020 ore 17: Concerto per il Giorno della Memoria. Secondo appuntamento del fine settimana: il Concerto per il Giorno della Memoria che anche quest'anno viene proposto alla cittadinanza da parte del Cantelli: un modo per ricordare la tragedia della Shoah con la presenza in programma di autori che subirono in prima persona la tragedia delle leggi razziali e della deportazione. E allora ecco musiche del poco noto Aldo Finzi (1897-1945) e del più celebre (e invero meno sfortunato) Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) che ebbe salva la vita, dacché gli fu possibile sfuggire alle persecuzioni trasferendosi negli USA, dove continuò a comporre ed insegnare.
In programma per l'appunto pagine cameristiche, vocali e strumentali, di entrambi gli autori, che non mancheranno di affascinare il pubblico. Un'occasione - soprattutto - per riflettere sull'Olocausto e un monito ai giovani, grazie all'arte sublime dei suoni, per NON DIMENTICARE.
Questo il dettaglio: Christiana Coppola - violoncello e Greta Raciti - pianoforte Aldo Finzi Piccola Berceuse per violoncello e pianoforte
Beatrice Vaccari - soprano Greta Raciti e pianoforte Aldo Finzi Rondini, C’era una volta e Barque d’or. Mario Castelnuovo-Tedesco Sonnet CXXVIII (a Clara) op. 125/1, Sonnet CXLVI (a Memmi Strozzi) op. 125/1. Danae Rikos - soprano e Angelica Seminara - pianoforte Aldo Finzi La voix de Sélisette e Catharine
Mario Castelnuovo-Tedesco Sonnet LVII “Being your slave, what should I do but tend”, Sonnet CIV “To me, fair friend, you never can be old”. Marsiona Bardhi - violino e Alberto Magagni - pianoforte Aldo Finzi Sonata per violino e pianoforte.