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Concerto straordinario della Junior Orchestra al Cantelli

Novara Un altro week end all’insegna della grande musica. Con artisti affermati e giovani promesse.Il prossimo week-end l’ISSM “G. Cantelli” propone tre appuntamenti musicali diversi fra loro, capaci però di offrire una visione comune sull’alta qualità delle proposte musicali del nostro Istituto. Sabato doppio appuntamento. Si comincia alle ore 18. Questo concerto si inserisce nella rassegna Bandologia, il Festival bandistico promosso dal Conservatorio di Novara che da voce e spazio alla sempre variegata e interessante realtà delle formazioni bandistiche e a fiato. In Auditorio alle ore 18 si esibisce l’Orchestra di fiati del Conservatorio con la presenza, sul podio, in alternanza di alcuni fra i migliori allievi dei Corsi per direzione d’orchestra di fiatiIl programma è assai variegato e assicura una piacevole fruizione grazie ad alcune composizioni di assoluto interesse, come le Variations on a Medieval Tune di Dello Joio o la William Byrd Suite di Jacob. In programma anche musiche di Grainger (Irish tune from country derry), Meyer (Pablo!), Vlak (Rainbow warrior), Persichetti (Pageant) e Milhaud (Suite Français).

Sabato alle ore 21 sarà invece la volta dell’ultimo appuntamento ufficiale con la rassegna “I concerti del Cantelli” che ha visto alternarsi, in ventuno appuntamenti, i migliori allievi dell’Istituto e i loro docenti, più alcuni artisti ospiti. Sabato sera sarà protagonista Alessandro Commellato  (nella foto) che si esibirà al Fortepiano in un programma di grande fascino all’insegna della Sonata op. 111 di L. van Beethoven e di Schubert con la Sonata postuma D 960. Si tratta di una bella opportunità per accostare due lavori considerati pietre miliari della letteratura pianistica eseguiti con il pianoforte storico, capace di ricreare dunque le atmosfere sonore nelle quali questi lavori videro la luce. La Sonata op. 111 è la trentaduesima ed ultima del catalogo di Beethoven; ci porta dunque all'estremo periodo creativo dell'autore, periodo i cui frutti furono spesso giudicati dai contemporanei incomprensibili e ineseguibili, per l'astrusità del contenuto e le difficoltà tecniche; d'altra parte lo stesso autore non concepiva più la Sonata per pianoforte in prospettiva della pubblica esecuzione, ma piuttosto per la lettura, per la meditazione privata. Non senza motivo le ultime Sonate e gli ultimi Quartetti sono stati pienamente compresi solamente nel nostro secolo; essi rappresentano l'espressione di un progressivo isolamento del compositore dalla sua epoca, per seguire le tracce di una fantasia e di una logica compositiva del tutto indipendenti dai meccanismi della contemporanea produzione e fruizione musicale. La Sonata in si bemolle maggiore D. 960, di Franz Schubert è anch’essa uno degli ultimi frutti compositivi dell’artista: ultima della triade e dell'intera produzione schubertiana, viene terminata il 26 settembre del 1828 ed eseguita in pubblico per la prima volta già il giorno dopo, nel corso di una straordinaria serata musicale in casa del dottor Ignaz Menz in cui Schubert probabilmente esegue per gli amici anche le altre due Sonate gemelle e accompagna il barone von Schönstein in alcuni Lieder tratti dalla Winterreise. Cinque giorni dopo, scrive all'editore Probst per offrirgli le sue opere più recenti: «Ho composto, tra l'altro, tre Sonate per pianoforte solo, che mi piacerebbe dedicare a Hummel. Ho pure composto alcune canzoni su testi di Heine di Amburgo, che qui sono piaciute in modo straordinario, ed infine un Quintetto per due violini, una viola e due violoncelli. Ho già eseguito le Sonate in alcuni posti, ricevendo molti applausi, ma il Quintetto sarà provato solo prossimamente. Se qualcuna di queste composizioni Le conviene me lo faccia sapere».

Domenica 5 giugno, alle ore 17, in Auditorio sarà invece la volta di un concerto Straordinario che vedrà protagonista, per la prima volta, una nuovissima formazione. Si tratta della Junior Orchestra diretta dal maestro Gianni Biocotino, nata quest' anno in Conservatorio: al suo interno suonano ragazzi che frequentano i corsi preaccademici; la loro età oscilla fra i 10 e i 18 anni circa, preparati dal maestro Alberto Rossignoli. Il loro tutor è il prof. Spruzzola. Queste a tal proposito le sue dichiarazioni: “con questo nuovo progetto il Conservatorio di Novara vuole stringere ancor di più le convenzioni già in essere fra il nostro istituto e le altre realtà della didattica musicale novarese, come il Liceo Musicale “Casorati”. L’obiettivo è quello di contribuire alla crescita di questi giovani ragazzi, anche in un’ottica professionale, per far sì che la scuola possa diventare il primo esempio formativo per i professionisti di domani. Questo è solo il primo appuntamento per questa giovane formazione che siamo certi saprà regalare molte emozioni a tutti gli appassionati”. Per questo primo concerto, la neonata Junior Orchestra presenta un programma che partendo dal barocco di Vivaldi (Sinfonia in si minore per archi “al santo sepolcro”) e Corelli (Concerto grosso op.6, n.7 in re maggiore), arriva al novecento di Britten (con il terzo movimento dalla famosa Simple symphony,  “Sentimental Sarabande”) per finire con tre “classici” del repertorio del recente premio Oscar Ennio Morricone (musiche da: “C’era una volta il west,”, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “Giù la testa”).