Novara - Il Convegno organizzato dall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi di Novara e dalla “Associazione per la Lotta alla Sofferenza Psichica”, dalla “Associazione Cristiana Casagrande” e dalla “Cooperativa Prisma”, con la consulenza scientifica di Domenico Nano, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Interaziendale ASL – AOU Maggiore della Carità di Novara, si intitola “Sogni e visioni. Figure e forme della psicopatologia contemporanea”.
Si articolerà in due giornate:
- La prima (5 ottobre) sarà un momento di confronto interdisciplinare (dalla filosofia all’arte, dalla teologia all’antropologia, dalla letteratura alla psicoanalisi) su i sogni e le visioni che, come i desideri e le paure degli uomini, rimangono nella loro essenza sostanzialmente immutati e forse immutabili.
- La seconda giornata (19 ottobre) in considerazione che ciò che cambia sono invece i contenuti manifesti dell’onirico, così come mutano nel tempo le modalità di espressione della sofferenza psichica, si focalizzerà su di un tema di prevalente interesse psichiatrico: le figure e le forme della psicopatologia contemporanea.
Sappiamo peraltro che l’arte da sempre riesce a cogliere meglio e più radicalmente della psichiatria il mondo interiore e così al Convegno si accompagnano due iniziative:
1) “Le figure del sogno” all’Archivio di Stato (inaugurazione sabato 5 ottobre ore 18.00)
A) con le opere magiche di Corrado Bonomi “Castelli in aria” e “Sogni” – realizzate dall’Artista anche all’interno dell’Atelier del Dipartimento di Salute Mentale
B) Fotografie di Mario Finotti e Maurizio Tosi: flash lirici su “Gocce di Musica”, il coro costituito da pazienti, familiari, volontari e operatori del DSM, sogno anch’esso di una psichiatria dal volto umano.
2) Infine “Due oniriche serate a Teatro” al Piccolo Coccia:
· Sabato 12 ottobre “Un sogno. A Midsummer Night’s Dream”: originale riscrittura della commedia di Shakespeare “Un sogno di una notte di mezza estate” di Maddalena Mazzocut-Mis per la regia di Paolo Bignamini.
Sabato 19 ottobre “Anima mia che metti le ali”: spettacolo ideato e interpretato da Silvia Lorenzo sulla vita e il pensiero di Sabina Spielrein e sulla relazione tanto ambigua quanto controversa da Lei intrecciata con Jung.