Novara - Si sono date appuntamento in centinaia, attraverso il passaparola in Rete, “luogo privilegiato” dove solitamente possono incontrare la loro beniamina. E ora, l’appuntamento, con Sofia Viscardi in carne, ossa e nuovissimo libro fresco di stampa, si avvicina. Si apre, infatti, lunedì 5 marzo alle 17 al Castello Sforzesco di Novara la settima edizione di “Voci di donna”, il Festival letterario al femminile organizzato da Libreria Lazzarelli e Circolo dei lettori con il sostegno del Comune di Novara che si snoderà su tutto il mese di marzo. Prima ospite sarà Sofia Viscardi, giovane youtuber milanese amatissima dai suoi follower e seguita, sui suoi canali, da oltre 7000 persone che presenterà il suo nuovo libro, uscito nei giorni scorsi, dal titolo Abbastanza (Mondadori). Con Mondadori, Viscardi ha già scritto Succede (2016) da cui è stato tratto un film, prossimo in uscita nelle sale. Viscardi è stata inserita da Aldo Cazzullo nel catalogo dei 70 italiani più influenti negli ultimi 30 anni di storia.
Tutti gli eventi di Voci di donna - il Festival della Letteratura Femminile di Novara sono gratuiti, e questo non fa eccezione, ma trattandosi di un firmacopie per accedervi è necessario avere una copia del romanzo "Abbastanza" di Sofia Viscardi. Acquistando il romanzo in Libraria Lazzarelli a Novara o presso Mondadori Bookstoredi Vercelli si riceverà gratuitamente il pass di accesso prioritario che permetterà di accedere all'evento tra i primi. Una volta ottenuto il pass in Libreria Lazzarelli Novara o Mondadori Bookstore di Vercelli il pass va conservato fino alla data dell'evento. Solo presentando il pass si avrà diritto ad un accesso prioritario. Il libro sarà in vendita anche il giorno dell’evento; ogni partecipante al firmacopie dovrà avere la propria copia del romanzo. Sarà presente un fotografo ufficiale così da poter poi scaricare le foto dai profili ufficiali del Festival.
“Abbastanza” – Il libro - Una storia raccontata in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward. Una storia che “racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po' come quando lo vivi, l'anno della maturità, che è tutto un po' un casino”. “È l'anno della maturità, a Milano, il duemiladiciotto, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All'inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono. Come succede spesso prima dei vent'anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema. Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all'esame. E intanto il cielo è diventato azzurro. Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po' come viverlo, perché quello era il mio intento mentre loscrivevo. Farlo vivere a chi l'avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po' come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po' come quando lo vivi, l'anno della maturità, che è tutto un po' un casino”.