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DA EDITORIA e GIARDINI A LETTERALTURA

CONTINUA LA COLLABORAZIONE ANCHE CON GLI AGRONOMI

Novara - Continua la collaborazione tra l’Ordine Architetti P.P.C. delle Province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali delle province di Novara e Vco. Un evento si è svolto nell’ambito del programma di Editoria & Giardini su iniziativa dell’Associazione Culturale LetterAltura, con crediti formativi per le due categorie professionali. A Premeno, nel mese di maggio, il parco di Villa Bernocchi ha ospitato “Arboreto salvatico”: una passeggiata accompagnata da letture tratte dall’omonimo libro di Mario Rigoni Stern con aperitivo di chiusura. Alcuni lettori della Casa della Resistenza di Verbania hanno proposto sei racconti: “Il tasso”, “Il larice”, “Il faggio”, “Il castagno”, “La betulla” e “L’abete”. La lettura è stata affiancata dall’intervento di tre relatori. L’architetto Daniela Marforio ha parlato di Villa Bernocchi, esempio di dimora di villeggiatura della borghesia industriale dei primi anni del ‘900: progetto di un allievo di Camillo Boito, figura di spicco nel panorama artistico postunitario, trova un elemento equilibrante alla sua mole grandiosa nella vastità del parco. Il forestale Mattia Bacchetta e l’agronomo Fabrizio Buttè hanno commentato, partendo dalle loro competenze tecniche, sei piante scelte tra le specie presenti nel parco, relazionandosi con le letture curate da LetterAltura. E ora la collaborazione prosegue. «Per il decimo anno – spiega l’architetto Renata Montalto, organizzatrice degli eventi - l’Ordine degli Architetti P.P.C. delle Province di Novara e del Verbano Cusio Ossola partecipa al Festival LetterAltura con un evento e una mostra allestita al piano terra di Villa Giulia a Pallanza, grazie all’impegno della Commissione Cultura di Verbania con il patrocinio e il contributo dell’Ordine che riconosce crediti validi per la formazione permanente degli iscritti agli ordini professionali. L’appuntamento è in programma a settembre con la formula ormai collaudata. Ospite dell’edizione 2023 sarà Bergmeisterwolf». Questa importante realtà professionale nasce dall’incontro di Gerd Bergmeister (Bressanone, 1969) e Michaela Wolf (Merano, 1979). Lo studio con sede a Bressanone e Rosenheim cerca risposte alle richieste spaziali e formali attraverso un intenso dialogo con i clienti e la ricerca universitaria. L’opera di Bergmeisterwolf si è aggiudicata numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Architetto Italiano 2019 per l’approccio all’architettura che “risponde al contesto con attenzione ai materiali e con una audace soluzione formale”. Altri premi includono il Best Architects (2020, 2018, 2016) tra cui un Gold Award (2020), Premio Architetto Italiano per la categoria Opere di restauro e recupero (2018), Fare Paesaggio (2016), Dedalo Minosse (2019, 2011) due Premi Architettura Città di Oderzo (2013, 2014, 2020), Eu Mies Award 22 – Nomination e dal 2012 in poi il Premio Häuser Des Jahres che riconosce le 50 migliori case unifamiliari. Bergmeisterwolf ha partecipato a diverse conferenze e giurie nazionali e internazionali, ha preso parte a molte mostre tra cui le recenti architettura Alto Adige (2020), la Biennale di Pisa (2019), la 13a Biennale di Venezia (2012) e la mostra personale del 2018, Dislocazione, alla Galleria Prisma di Bolzano.