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DALLA MIA RIVA FESTIVAL, IMPEGNO ED ENTUSIASMO PER INVESTIRE SUL FUTURO

Novara - "E’ sempre positivo riscontrare da parte dei giovani entusiasmo e impegno: questo atteggiamento è il miglior investimento per il futuro".  L’assessore alle Politiche giovanili Franco Caressa rimarca "il progetto culturale di qualità ideato dagli studenti e dai docenti del Liceo classico linguistico “Carlo Alberto”: “Dalla mia riva festival”, che giunge quest’anno alla sua seconda edizione, non è solo una semplice forma di alternanza scuola-lavoro, ma rappresenta un percorso di crescita formativa per i ragazzi che vi sono coinvolti e che si trovano, grazie ai temi trattati e alle diverse iniziative previste dal programma degli appuntamenti, in una situazione di costante confronto con realtà diverse dalla propria. Ottima, poi, l’idea di dare spazio alla creatività con l’esperienza teatrale conclusiva: “La tela di Odisseo” è un’occasione per tutti di ritrovare se stessi e le radici della propria cultura".

Dall’11 maggio al 15 giugno, arriva la musica, il teatro e la poesia di un grande festival. Partendo dall’immagine dell’Europa come terra di incontro, ma anche di divisioni, dal passato fino ai giorni nostri, in quattro serate si affronterà una nuova idea di viaggio, confini, globalità, cittadinanza e integrazione. Il progetto ideato dal Liceo Classico e Linguistico Carlo Alberto di Novara e dall’Associazione Ex Allievi, ha trovato la collaborazione del Circolo dei Lettori di Novara, dell’associazione culturale RI-NASCITA, il Patrocinio del Comune di Novara ed il sostegno della Fondazione della Comunità del Novarese e della Fondazione Banca popolare per il territorio.

Quattro serate, molteplici temi, autori, visioni e punti di vista. Questo è la seconda edizione del Dalla Mia Riva Festival. Nato all'interno del progetto Novara Scholè, ideato del Liceo come nuovo modo di sperimentare l'alternanza scuola-lavoro, la kermesse è un inno all’incontro, all’arte e alla conoscenza, che scaturisce dal confronto con il diverso: un diverso modo di vivere, di pensare, di suonare, di raccontare, di sentire.

Si inizia l’11 maggio alle 21:00 al Teatro Faraggiana con “Samuel Storm - le cicatrici mi rendono quello che sono”. Diciannovenne, finalista di X Factor 2017 , è partito dalla Nigeria per iniziare una nuova vita. Si è trasferito a Catania, dove grazie a una borsa di studio ha potuto portare avanti il suo sogno di diventare cantante, ma è stato principalmente attraverso la partecipazione al talent show che è riuscito a raggiungere una notevole fama, a confrontarsi con artisti del calibro di James Arthur e a produrre il suo primo singolo, “The story”.

Il 25 maggio, alle ore 17.30 presso la Sala del Compasso della Cupola di San Gaudenzio, si terrà invece il dibattito "Europa e il paradigma dei confini: le sfide geografiche e politiche di scambi, flussi e confronti di oggi", guidato direttamente dagli studenti in qualità di moderatori, riguardo alle migrazioni e all’Europa, al quale prenderanno parte quattro figure di spicco: Franco Farinelli, docente di geografia umana presso l’università di Bologna; Davide De Michelis, presentatore del programma Rai “Radici”; Daniele Biella, giornalista freelance e autore di due libri sull’esperienza dei migranti: “L’isola dei giusti” e “Nawal, l’angelo dei profughi”; infine, Elias Carlo Salvato, presidente della Gioventù federalista europea.

Il terzo appuntamento “Una sfida ai pregiudizi”,previsto per il 7 giugno ore 21:00 all’Auditorium Guido Cantelli del Conservatorio di Novara sarà il momento dell’incontro con Santino Spinelli, personalità eclettica di fama europea, sia in ambito musicale sia politico. Docente di lingua e cultura Romanì in diverse università italiane, è anche un importante membro e punto di riferimento della comunità rom: nel 2003 è stato infatti nominato ambasciatore dell’arte e della cultura rom nel mondo per conto dell’IRU (Unione Internazionale Romanì). L’evento sarà suddiviso in due parti: prima Spinelli eseguirà con l’accompagnamento del figlio Gennaro diversi brani musicali; in seguito condividerà la sua esperienza come rappresentante di una comunità discriminata dai pregiudizi e darà al pubblico un punto di vista diverso e lontano dagli stereotipi che ci condizionano tutti i giorni anche senza che ce ne accorgiamo.

Il festival si conclude il 15 giugno, che alle 21 presso il cortile del Castello con “La tela di Odisseo”, reinterpretazione del poema classico da parte dei ragazzi del Liceo, in cui il protagonista ritrova se stesso tessendo i fili della cultura mediterranea.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero.