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Dante a Novara: in mostra codici e libri antichi alla Negroni

Edizioni e personaggi della Commedia tra Sesia e Ticino

Novara - Una collezione unica in Italia è al centro della mostra “Dante a Novara” aperta dall’11 ottobre al 27 novembre 2021 nella Biblioteca Civica Negroni di Novara nel VII centenario dantesco con codici manoscritti medievali, edizioni antiche e capolavori dell’arte tipografica, a cura di Roberto Cicala e Paolo Testori con la collaborazione di Alessandro Audisio, Federica Rossi e Valentina Zanon. L’esposizione, a palazzo Vochieri in corso Cavallotti 6 a Novara, e ad ingresso gratuito ma solo su prenotazione on line:  https://comune-novara.smartbooking.me/mostra-dante-a-novara/

Il progetto, di Centro Novarese di Studi Letterari e Comune di Novara con il coinvolgimento di molti enti locali e del Comitato dantesco novarese, propone una selezione della collezione che il senatore Carlo Negroni lasciò alla comunità cittadina e oggi conservata presso la Biblioteca che porta il suo nome. È una raccolta tra le più importanti tutt’oggi presenti in Italia sia per consistenza, con oltre 2200 esemplari, tra volumi e opuscoli, sia per il valore e rarità delle edizioni che abbracciano oltre tre secoli di storia della tradizione dantesca.

Per l’occasione sono stati allestiti due cataloghi: quello della stessa mostra, a colori, Dante a Novara Edizioni e personaggi della Commedia tra Sesia e Ticino (edito da Educatt-Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano) e quello bibliografico delle edizioni dei secoli XV-XVII dal titolo La Collezione Dantesca di Carlo Negroni a Novara, a cura di Valentina Zanon ed edito da Interlinea).

Una prima parte della rassegna è dedicata ai volumi più antichi partendo dai due manoscritti quattrocenteschi per poi proseguire con le prime edizioni a stampa del XV e XVI secolo e gli esemplari più riccamente decorati e figurati. È presente anche l’edizione del 1481 con calcografie tratte dai disegni di Sandro Botticelli e coinvolta nel progetto internazionale “Dante 1481” promosso dalla Fondazione Polonsky e dal Consortium of European Research Libraries (CERL), consistente in un censimento illustrato di tutti gli esemplari di questa edizione esistenti nelle biblioteche di tutto il mondo. Al centro dell’esposizione una vetrina è dedicata al primo grande editore moderno Aldo Manuzio che con le sue edizioni tascabili e l’invenzione del carattere corsivo rivoluzionò il mercato librario soprattutto in ambito letterario. Il successo delle edizioni aldine fu tale da generare immediatamente diversi casi di falsificazione soprattutto oltralpe a Lione e di cui sono presenti in mostra due esemplari.

Un focus è incentrato sulla visione dei luoghi dell’oltretomba descritta da Dante: attraverso le incisioni presenti nelle edizioni del XVI secolo, le cosiddette “cinquecentine”, e raffiguranti l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso è possibile vedere come venissero immaginati questi luoghi da alcuni artisti dell’epoca. Un’altra sezione è dedicata ai novaresi citati nel poema sacro: il teologo Pier Lombardo nato a Lumellogno e divenuto Vescovo di Parigi; e l’eretico fra Dolcino, originario di Prato Sesia e condannato al rogo a Vercelli, che Umberto Eco ha aiutato ad onorare nel suo più celebre romanzo Il Nome della rosa. Ci sono poi novaresi legati a Dante in qualità studiosi: come l’autore della prima edizione milanese commentata, detta Nidobeatina, proprio dal nome del curatore novarese, Martino Paolo Nibia o Nibbia (chiamato Nidobeato). Poi, naturalmente, va ricordato Carlo Negroni, senza il quale non ci sarebbe la collezione dantesca e forse neppure la biblioteca che porta il suo nome ed ha sede nel suo palazzo, e al quale si deve la fondazione della Società Dantesca Italiana di Firenze. Infine non si può dimenticare un grande poeta d’inizio Novecento come Clemente Rebora che ha insegnato a Novara e ha vissuto gli ultimi a Stresa e che ha dedicato l’intera esistenza a Dante, suo maestro di etica ed estetica, letteratura e fede, annotando per decenni un’edizione della Divina Commedia, a partire dai primi versi e passando per il «folle volo» di Ulisse fino all’«alto volo» dell’ultimo canto del Paradiso. Una passione dantesca quella novarese che arriva fino a oggi, se pensiamo alle letture a teatro di Lucilla Giagnoni andate anche in onda su Rai5 durante il lockdown o all’antologia scolastica della Divina Commedia di Maria Adele Garavaglia e le rivisitazioni per ragazzi di Anna Lavatelli, che scrive: «Quello che vi voglio raccontare potrà sembrarvi una storia inventata. Non siete obbligati a credermi e io non voglio convincervi a tutti i costi».

L’esposizione si chiude con una comparazione tra edizioni di vari formati, da piccolissimi fino alla monumentale opera di Gustave Dorè, illustratore tra i più famosi in Europa nella seconda metà dell’Ottocento, per la quale ideò ben 136 xilografie di grande formato.

L’esposizione dei libri antichi, con un progetto di allestimento sotto la supervisione del dirigente Cultura del comune di Novara Davide Zanino, è autorizzata dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, con l’apporto del personale della Biblioteca e con vari enti coinvolti tra cui Archivio di Stato di Novara, Associazione di volontariato Amici Opera Pia Carlo Negroni, Biblioteca Gaudenziana della Diocesi di Novara, Biblioteca del liceo classico e linguistico Carlo Alberto, Biblioteca del liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale Contessa Tornielli Bellini, Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Ufficio Scolastico Provinciale.

Mostra Dante a NovaraEdizioni e personaggi della Commedia tra Sesia e Ticino 11 ottobre - 27 novembre 2021 Biblioteca Civica Carlo Negroni, corso Cavallotti 6, Novara

Per informazioni: tel. 0321 3702800/3702504 apertura per il pubblico: mercoledì e giovedì ore 10,30-13 e 13,30-18, sabato: ore 9-12; aperture per le scuole: lunedì e martedì: 9-13.

Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria online: https://comune-novara.smartbooking.me/mostra-dante-a-novara/

Visite pubblico: la visita è possibile per un numero limitato di persone ogni 30 minuti (durata massima 30 minuti). La prenotazione è individuale con la possibilità per ciascun adulto di portare con sé un minore fino a 12 anni). Per minori dai 13 anni in poi è necessaria prenotazione individuale. Al momento della prenotazione verrà inviata dal sistema una e-mail di conferma con l’indicazione del giorno e ora della prenotazione che andrà esibita, anche in formato digitale, all’ingresso e senza la quale non sarà possibile visitare la mostra. In caso di ritardo, la visita potrà durare solo fino al termine dell’orario prenotato e non oltre.

Visite scuole: la visita è possibile per un gruppo classe alla volta ogni 60 minuti (durata massima 60 minuti) La prenotazione va effettuata almeno 7 giorni prima della data prescelta. La prenotazione dovrà essere confermata dalla Biblioteca con una email, che, andrà esibita, anche in formato digitale, all'ingresso e senza la quale non sarà possibile visitare la mostra. In caso di ritardo, la visita potrà durare solo fino al termine dell’orario prenotato e non oltre.

*  Accesso consentito solo a chi è in possesso del certificato verde ai sensi del D.L. 105 del 23/07/2021, indossando la mascherina, sanificando le mani, e rispettando la segnaletica e le indicazioni del personale.