Novara - Novità in libreria per l'uscita di Delitti e castighi, scritto da Michele Frisia per Dino Audino (editore romano punto di riferimento per le scritture e il cinema, già organizzatore dei corsi di sceneggiatura per la RAI). Il volume è disponibile anche negli store di e-commerce (amazon, bis, etc). "Il libro racconta - spiega lo stesso autore - scorrendo come un romanzo, come vengono svolte davvero le indagini, sfruttando l'esperienza dell'autore e usando come esempi anche famosi casi di cronaca. Viene affrontata anche la balistica, per spiegare quali sono gli effetti di un'arma da fuoco". Il volume affronta vari argomenti; si sviluppa infatti seguendo una piccola trama, prosegue sfruttando l'esperienza dell'autore come ispettore di polizia prima e perito balistico poi, e vanta la prefazione di Giancarlo De Cataldo (magistrato, nonché autore di opere quali Romanzo criminale e Suburra).
«Il sospettato è in stato di fermo». Quante volte abbiamo sentito questa espressione nei TG o l’abbiamo letta in un articolo di cronaca nera? Ma qual è la differenza tra fermo e arresto? Serve il mandato per sfondare una porta? Come si effettuano le intercettazioni telefoniche? E ancora, che differenza c’è tra un revolver e una pistola mitragliatrice? In Delitti e castighi Michele Frisia, che è stato a lungo ispettore di polizia, fornisce per la prima volta ai lettori tutti gli strumenti necessari per rispondere a queste domande, affiancando alla descrizione una ricca selezione di esempi tratti da famosi casi di cronaca nera e corredando il libro di appendici dettagliate.
Sintetico ed esauriente allo stesso tempo, Delitti e castighi scorre come un romanzo, affrontando tutti gli aspetti delle indagini: dalle intercettazioni alla cattura dei latitanti, dall’interrogatorio al carcere. Il libro intende in primo luogo spiegare come funzionano le tecniche investigative nel mondo reale, lontano dagli schermi del cinema hollywoodiano, ma anche dalle fiction nostrane. E cerca di spiegarlo in modo divertente; si scopre così che per eseguire un fermo di polizia giudiziaria bisogna copiareAmici Miei, che anche Frank Zappa è stato vittima degli agenti sottocopertura, e che la ricerca dei fuggitivi ha qualcosa in comune con la caccia vista da Hemingway.
Non mancano i riferimenti a importanti casi di cronaca, dal Mostro di Firenze alla strage ‘ndranghetista di Duisburg, dalla banda della Uno bianca agli attacchi jihadisti degli ultimi anni; così come qualche ricordo calzante della carriera di investigatore dell’autore, fra assalti ai portavalori e violenze sessuali, rapinatori e interrogatori. Si affronta anche il tema delle armi da fuoco, per spiegare in dettaglio cosa dice davvero la normativa su porto e detenzione, cosa sono le armi e le munizioni da guerra, e molto altro. Il testo indaga anche sugli effetti dei colpi d’arma da fuoco sul corpo umano, riguardo ai quali il sentire comune è affidato al cinema, quando invece la realtà è ben diversa. E non mancano infine delle sane critiche al sistema sicurezza e giustizia nel nostro Paese: dall'inefficacia dei corsi in polizia all’inadeguatezza delle munizioni d’ordinanza, dall’utilità delle misure alternative al carcere ai difficili rapporti fra PM e polizia, senza scordare le problematiche legate alla legittima difesa. Un mezzo per soddisfare la curiosità di tutti gli appassionati del genere, che vogliano scoprire come funziona davvero il mondo delle indagini nel nostro paese; ma una lettura interessante anche per chi voglia entrare in un mondo che ancora non conosce.
Michele Frisia è stato per quattordici anni investigatore per la Polizia di Stato. Come responsabile di molte unità si è occupato di ogni tipo di reato, dagli omicidi al traffico di stupefacenti, dalla pedofilia al crimine organizzato. Laureato in Fisica e in Giurisprudenza, attualmente è perito balistico, ambito nel quale si occupa anche di ricerca e insegnamento.