Novara - Ad un anno dalla scomparsa di Dino Sanlorenzo e nel 45° anniversario del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel V.C.O. “Piero Fornara” e l’Associazione “La Porta di Vetro” di Torino, organizzano un convegno che si terrà al Castello di Novara il 23 novembre dalle 15.00 alle 18.30, dal titolo “Dino Sanlorenzo e la nascita del Comitato Resistenza e Costituzione”. Torinese classe 1930, Dino Sanlorenzo è stato negli anni ’60, segretario della Federazione Comunista di Novara, nella difficile stagione dell’isolamento del Partito causato dalla rottura dell’alleanza a sinistra coi Socialisti. Nel 1970 è stato tra i fondatori della Regione Piemonte, ricoprendo la carica di presidente del Consiglio regionale dal 1975 al 1980 e quella di vicepresidente fino al 1983. Successivamente è stato parlamentare della IX legislatura (1983-1987).
La figura di Dino Sanlorenzo è legata alla storia del Piemonte degli anni ’70 e ’80, e all’impegno delle Istituzioni politiche e sociali regionali nel contrasto all’eversione di estrema sinistra. Strenuo oppositore della lotta armata, Sanlorenzo fu fermamente convinto che la sconfitta del terrorismo non passava esclusivamente attraverso l’opera della magistratura e delle forze dell’ordine, ma dipendeva anche dalla mobilitazione e dal coinvolgimento dei cittadini nel rifiutare l’evoluzione antidemocratica rappresentata dalle varie sigle della galassia terroristica. Da presidente del Consiglio regionale promosse la creazione di organismi consultivi che agevolassero la partecipazione dei Piemontesi alla vita politica e sociale. Tra questi il Comitato Resistenza e Costituzione (istituito nel 1976 con la legge regionale n. 7 del 22 gennaio), nasceva con la prospettiva di sviluppare tra i cittadini una coscienza civica ancorata ai valori della Resistenza e presenti nel dettato Costituzionale.
Nel 1979 per la sua posizione intransigente, Sanlorenzo finì nel mirino delle organizzazioni sovversive. I terroristi di Prima linea organizzarono un attentato nei suoi confronti, che fortunatamente fallì. L’idea di distribuire alle famiglie torinesi 60 mila questionari affinché indicassero, in maniera anonima, conoscenti vicini al mondo dell’eversione armata fu la sua condanna a morte. Nel corso di questi 45 anni, attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola e di tutte le organizzazioni della c.d. società civile che ne fanno parte (ad oggi sono 77 tra partiti politici, sindacati, associazioni, archivi, Istituti della Resistenza e Università), il Comitato ha continuato a svolgere il ruolo previsto nel 1976. Gli interventi dei relatori coprono tutta la vicenda politica di Dino Sanlorenzo: dal ruolo di dirigente di partito nella lunga stagione degli anni ’60, a quello di membro di primo piano all’interno delle Istituzioni regionali. Spazio verrà concesso anche al ruolo culturale e sociale del Comitato Resistenza e Costituzione.
Interverranno il sindaco di Novara Alessandro Canelli, i presidenti dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Associazione La Porta di Vetro, Paolo Cattaneo e Michele Ruggiero; Gianpiero Avondo, Valerio Cattaneo, Ferruccio Danini ed Elena Mastretta. Coordinerà gli interventi Gianfranco Quaglia.
L'iniziativa ha il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, e gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Novara. L’accesso è libero con l’esibizione del green pass.
Per informazioni scrivere a segreteria@isrn.it oppure telefonare allo 0321/392743, web www.isrn.it/dinosanlorenzo.