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Doppio appuntamento al Cantelli

Per la Festa della Donna l'8 marzo e per sabato 11 marzo
Quartetto Erinni

Novara - Mercoledì 8 marzo ore 17.30 presso l’Auditorium f.lli Olivieri (Via Collegio Gallarini, 1 – Novara), in occasione della festa della donna, si terrà un concerto con le musiche delle compositrici P.Viardot, M.Malibran, I. Colbran, A.Patti e R.Clarke interpretate dai soprani Maria Grazia Aschei, Aziza Omarova e Federica Passoni, accompagnate al pianoforte da Marta Conte e dalla docente Chiara Nicora. Programma 8 marzo: Melancholisch Felix dalla rassegna dei “Concerti del sabato”.

Sabato 11 marzo alle ore 17 presso l’Auditorium f.lli Olivieri (Via Collegio Gallarini, 1 – Novara)  continua la rassegna dei Concerti del sabato con un concerto dedicato al compositore F. Mendelssohn con il Trio Hyàkinthos (Luigi Camedda, Rebecca Bove, Nicola Tomasi) e con il Quartetto Erinni (nella foto) Cristina Ballarini, Ilaria Salsa, Silvia Rossi, Isabella Veggiotti), che eseguiranno rispettivamente il Trio op. 49 n. 1 e il Quartetto op. 80 n. 6. In programma: Trio Hyakinthos Luigi Camedda - pianoforte; Rebecca Bove - violino; Nicola Tomasi - violoncello. Quindi Quartetto Erinni Cristina Ballarini e Ilaria Salsa - violini;  Silvia Rossi - viola; Isabella Veggiotti - violoncello. Dopo la prima esecuzione del Trio op. 49 di Mendelssohn (23 settembre del 1839), un entusiasta Schumann elogiando l’opera scrisse che: “Questo Trio è una eccellente composizione […] Mendelssohn è il Mozart del nostro momento storico, il più brillante dei musicisti, quello che ha individuato più chiaramente le contraddizioni dell’epoca e il primo che le ha riconciliate tra di loro”. Il Trio riflette pienamente quel nitore della forma classica così come una grande omogeneità nella condotta melodica tra gli strumenti, cifre stilistiche del musicista di Amburgo. Il Quartetto op. 80 n. 6 mostra fin dalle prime battute un forte senso di dolore. La composizione di questo gioiello cameristico si deve alla prematura scomparsa dell’amatissima sorella di Mendelssohn, Fanny. Il tormento è confermato già a partire dalla scelta del tono d’imposto fa minore (espressione di inquietudine secondo la teoria degli affetti) e a seguire dai concitati e dissonanti tremoli che aprono l’irrequieto Allegro vivace assai. Elegiaco l’Adagio dalla permeante malinconia, esplicita testimonianza dello struggimento dell’Autore.