Novara - Prosegue la stagione concertistica degli studenti e quella dei docenti con due nuovi appuntamenti previsti per il week-end.
Sabato 23 e domenica 24 novembre l’Auditorium del Conservatorio “G. Cantelli” di Novara torna a riempirsi di musica con due nuovi appuntamenti, offerti, come da tradizione dell’Istituto, gratuitamente a tutti i novaresi. Giovani interpreti, docenti affermati,programmi intriganti e uno strumento “sconosciuto”…
Si comincia sabato 23 novembre alle ore 17, con il secondo appuntamento della nuova stagione concertistica degli “studenti del Cantelli”. Protagonista il Trio Luzzani, composto da Elena Luzzani al flauto traverso, Arianna Luzzani al violino e Gabriele Luzzani al violoncello. Il programma è di grande fascino in quanto accosta la musica di J.S. Bach (Triosonata BWV 1039 – Suite n. 3 BWV 1009 per violoncello solo) al classicismo viennese di F.J. Haydn (Londoner Trio n. 1) e il tardo classicismo-preromantico di F. Danzi (Trio op. 71, n.2).
Domenica 24 novembre, sempre in Auditorium e sempre ad ingresso libero alle ore 17, sarà invece la volta dei “Docenti del Cantelli in Concerto”, la nuova rassegna concertistica giunta quest’anno alla sua seconda edizione grazie allo straordinario seguito di pubblico registrato nella scorsa stagione. Il concerto – il secondo della nuova stagione – vedrà protagonista il Duo Colliard – Menegotto, composto da Corrado Colliard (nella foto), docente di tromba, tromobone rinascimentale barocco e Eufonio presso il Conservatorio “Cantelli” e dal pianoforte di Roberta Menegotto. Si tratta di un appuntamento speciale, non solo per la varietà del programma che potremo ascoltare, ma soprattutto per gli strumenti che il M° Colliard suonerà per l’occasione. Corrado Colliard si alternerà, infatti, fra ben tre strumenti diversi: Oficleide, Trombone a macchina, tromba contralto in Mib. Di questi, sicuramente il più “sconosciuto” al grande pubblico è proprio l’Oficleide. Costruito nel 1817 da Halary, l’Oficleide deriva il suo nome dalla fusione di ophis (serpente) e cleide (chiave), da cui “serpente di chiavi”. Lo strumento ideato da Halary deriva dunque dall’antico “serpentone”, strumento basso della famiglia dei cornetti rinascimentali, costruito però in ottone con l’aggiunta di 11 chiavi. Molto utilizzato nell’opera italiana dell’Ottocento, fra gli altri da Giuseppe Verdi, sarà poi rimpiazzato dalla Tuba, dotata di maggiore sonorità.
Potremo dunque ascoltare questa raro strumento domenica 24 novembre nel primo brano in programma: G.H. Kummer (variations for Oficleide). Nel resto del pomeriggio saranno proposte anche le musiche di J. Klosé (Air Varié), G. Martucci (Notturno op. 70, n.2 e Notturno op. 25), W.A. Mozart (concerto K447 in mib maggiore), G. Bimboni (studio da concerto) per finire ancora una volta con un omaggio verdiano, con il brano di G. Cappelli, un divertimento variato dall’opera “Il Trovatore”.