Novara - Un’opera inedita che in poco meno di dieci minuti racconta la malattia e le sue sfaccettature: il rapporto tra un malato di Covid e il suo infermiere, la conoscenza, l’incontro tra due anime, un percorso di guarigione fisica e spirituale. Va in onda online sul canale YouTube del Teatro e a-novara del Comune di Novara Mercoledì 12 Maggio, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, alle 20.30.
Il Teatro Coccia di Novara commissiona e produce un’opera frutto dell’Accademia dei Mestieri d’Opera AMO che racconta il presente. Compositore, regista e solisti sono tutti studenti dell’Accademia AMO che hanno lavorato con i loro docenti per produrre un lavoro originale della durata massima di 12 minuti. La drammaturgia è scritta da Stefano Valanzuolo, il libretto è di Vincenzo De Vivo, a comporre il lavoro è stato il giovanissimo maestro siciliano Salvatore Passantino, allievo AMO sotto la docenza di Marco Taralli, la regia è di un altrettanto giovane romano Stefano Ferrara, studente AMO sotto la docenza di Roberto Recchia, nel cast il soprano Laura Ali e Miryam Marcone entrambe allieve di Paoletta Marrocu, al pianoforte Eunmi Ahn, allieva del corso per maestri collaboratori, sotto la guida di Margherita Colombo.
La storia si ispira a fatti recenti. Ad un rapporto improvviso ed emozionante che lega, per un attimo solo, un'infermiera ad una malata. Un rapporto leggero, costruito su piccolissimi gesti, ma importante. “La scena – dice Stefano Valanzuolo - mi è stata suggerita dall'immagine famosa dell'infermiera addormentata sul PC, durante la prima ondata di Covid”.
L’opera Dormire, guarire forse è dedicata al personale infermieristico dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara e per estensione a tutti gli infermieri che da tanti mesi stanno dando il loro fondamentale contributo per assistere chi sta combattendo la battaglia contro il Covid, ma anche con altre malattie.
Nel corso delle prove e ripresa dell’opera, a Febbraio 2021, la partitura originale è stata omaggiata il Dottor Mario Minola, all’epoca Direttore Generale dell’Ospedale Maggiore della Carità, che ha incontrato il giovane Salvatore Passantino e il direttore del Teatro Coccia, Corinne Baroni.
Come da spunto nato proprio in quella occasione, Mercoledì 12 Maggio l’opera sarà presentata in anteprima al personale sanitario dell’AOU Maggiore della Carità di Novara in Aula Magna.
“La nascita di quest’opera – commenta Baroni – è stata un’emozione sin da subito. E la sua forte energia sta generando nuovi incontri e nuove idee. Prima con il Dottor Minola, poi con il Dottor Roberto Sacco. Infine con lo street artist Federico Vullo che ci ha concesso di utilizzare il suo disegno “Nurse” come immagine del manifesto, generando così nuove sinergie proiettate nella medesima direzione. Ci tengo a ringraziare di cuore il Comune di Novara che ha immediatamente condiviso lo spirito del progetto e Maria Cristina Stangalini e Cinzia Fenini che dall’interno dell’Azienda Ospedaliera ci hanno aiutati, non solo nel dare vita a questo felice incontro, ma anche come consulenza nei materiali di attrezzeria e abbigliamento per rendere l’opera il più realistica possibile. In circostanze così imprevedibili il teatro assolve un’altra volta alla sua funzione: raccontare il contemporaneo”.
Si sta già lavorando affinché Dormire, guarire forse, alla luce delle nuove normative e delle aperure definite nelle scorse settimane, venga allestito dal vivo con il pubblico presente, riproposto con una nuova orchestrazione con piccolo ensemble.