Novara - Sarà il Sindaco Andrea Ballare’, indossando la fascia tricolore di rappresentanza, ad accompagnare sul palco del Lingotto Fiere di Torino, il prossimo 20 maggio, durante il Salone del Libro, due giovani novaresi di origine straniera che verranno premiate per il “Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre”. Questo concorso, ideato da Daniela Finocchi, giornalista da sempre interessata ai temi inerenti il pensiero femminile, nasce nel 2005 e dopo l’avvio nell’ambito delCentro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, diventa progetto permanente della Regione Piemonte. Il Concorso è il primo ad essere dedicato alle donne straniere – anche di seconda o terza generazione – residenti in Italia che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo (cioè l’italiano), vogliono approfondire il rapporto fra identità, radici e mondo “altro”. Il concorso letterario vuole essere un’opportunità per dar voce a chi abitualmente non ce l’ha, cioè gli stranieri, nello specifico le donne, che nel dramma dell’emigrazione/immigrazione sono discriminate due volte.
Particolare rilevanza assume quindi la notizia che a venire premiate saranno due novaresi di origine straniera. Gul Ince (nella foto) si è infatti classificata al 1° posto con il racconto “Mare vuol dire Deniz”. Di origine turca, 28 anni, Gul si trasferisce in Italia nel 2007, laureandosi in Letteratura Spagnola-Inglese. Legge, scrive ed offre servizio di interpretariato negli uffici pubblici, negli ospedali e nei tribunali, oltre ad occuparsi dell’orientamento degli studenti stranieri in Italia. Il suo racconto narra la vicenda di due donne che emigrano con passaporti falsi, schiudendo uno spaccato della vita quotidiana sospesa tra la Turchia e l’Italia.
Lina Alushi, 18 anni, nata in Albania ma residente a Novara da 14 anni, frequenta il quarto anno dell’Istituto Mossotti. Il suo racconto “La mia bisnonna si chiama Gjylsyme: il valore della libertà” riceverà il “Premio Speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana”, sempre per il Concorso Lingua Madre. Attraverso le vicende della bisnonna, narrate dalla nipote con stile semplice ed immediato, viene offerto un affresco dell’Albania durante il periodo più buio della storia recente, nel quale si esalta la libertà, individuale e collettiva.
“Sono lieto di accompagnare queste due brave scrittrici sul palco del Lingotto - dichiara Andrea Ballarè - perché la loro stessa storia personale ci dice quanto siano perfettamente integrate, al punto da comunicare per iscritto nella nostra lingua emozioni vissute nella terrà di origine”.