Novara - Un bilancio più che positivo chiude al Castello Visconteo Sforzesco di Novara la mostra antologica Eco. Opere di Enrica Borghi. In quasi tre mesi di apertura sono state registrate più di 12.000 presenze, di cui oltre il 60% in arrivo da fuori Novara. Un risultato confermato anche dall’ottimo riscontro e numero di testate giornalistiche ed emittenti televisive, locali e nazionali, che si sono occupate della mostra, così come dagli oltre 200 studenti che hanno partecipato ai laboratori e workshop.
Enrica Borghi è artista ben nota a livello nazionale e internazionale, con all’attivo personali e collettive al Castello di Rivoli, alla GAM di Bologna, al MAMAC di Nizza, al Musée des Beaux-Arts di Bordeaux e all’Estorick Collection di Londra. Il suo è un importante percorso artistico iniziato negli anni Novanta che prende vita da materiali che la società rifiuta e scarta. Un percorso, come quello proposto a Novara, che è un invito a riflettere sul perché gettare qualcosa che può rinascere, rivivere e trasformarsi in bellezza e opera d’arte.
“La mostra – commenta con soddisfazione il sindaco di Novara Alessandro Canelli – è stata un successo di pubblico ed è stata anche un successo per la nostra città che è stata valorizzata dall’evento e che ha potuto valorizzare il lavoro di un’artista novarese caratterizzato da una creatività innovativa e particolare. I riscontri e il gradimento da parte dei visitatori sono stati più che positivi, anche perché l’arte di Enrica Borghi non è stata semplicemente portatrice di un messaggio di bellezza, ma è stata anche un’occasione di riflessione sui temi e sulle problematiche ambientali che riguardano i materiali di scarto, che da materiale del quale liberarsi possono diventare oggetto di un riuso originale che, trasformandoli, riesce a conferire loro una nuova vita”.
Anche Maria Rosa Fagnoni, Presidente dell’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara,si dichiara molto soddisfatta: “È stato raggiunto un ottimo risultato per il numero di visitatori, moltissimi da fuori Novara e anche parecchi stranieri. La concomitanza con la mostra Ottocento in Collezioneha fatto sì che il Castello offrisse una ricca proposta culturale, portando flussi continui di turisti sulla città e quindi uno sviluppo all’economia turistica novarese. Inoltre il Castello si è dimostrato un luogo adatto a ospitare la mostra Ecoin un suggestivo dialogo tra le antiche mura tardo medievali e le opere contemporanee esposte, aprendo quindi la strada a future esposizioni d’arte contemporanea”.
L’antologica è stata curata da Lorella Giudici: “Una mostra di grande successo, visitata da migliaia di persone e capace di comunicare con tutte le generazioni”.
“È stata davvero una bella occasione, – aggiunge Enrica Borghi – si è creato un dialogo fecondo e originale tra il mio lavoro e gli spazi della mostra. Un connubio tra materiali molto diversi e distanti tra loro: le antiche pietre del castello e la plastica. Senz’altro la soddisfazione e il successo di Eco sono frutto dell’ottimo lavoro di squadra tra ATL, Comune, ASSA, Italgrafica, Asilo Bianco e Fondazione Castello di Novara”.
La mostra è stata organizzata dalla Città di Novara in collaborazione con Castello di Novara, Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara, Associazione Culturale Asilo Bianco, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il contributo di Fondazione Cariplo, ASSA e Italgrafica.