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(F)ATTI DI QUARTIERE E IL TEMA DEL CAPORALATO

UN TALK CON RENATO BALDUZZI E LO SPETTACOLO “LA BANALITÀ DEL MARE”
Renato Balduzzi

Novara - Un talk con Renato Balduzzi per parlare di lavoro, giustizia e diritti. L’appuntamento con il docente universitario, che è professore Diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è in programma domenica 29 settembre a Novara, nell’ambito del progetto “(F)atti di quartiere” promosso da Territorio e Cultura Odv, in qualità di capofila, Cabiria Teatro, Rest-Art, Cooperativa Aurive e sostenuto dal contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Sottocasa”. “Uomini caporali” è il titolo dell’incontro che si terrà alle 18.30 alla Corte dei Calzolai, Tetti Verdi. Ministro della Salute dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, membro “laico” del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2014 al 2018 e deputato al Parlamento nella XVII legislatura, è autore di oltre centoottanta pubblicazioni tra monografie, saggi specialistici e note a sentenza prevalentemente in materia di fonti del diritto, diritto regionale, diritto elettorale, ordinamento delle forze armate, diritti sociali e organizzazione sanitaria, diritti di libertà, giustizia costituzionale comparata, organi di controllo dell’Unione Europea, diritto degli enti locali, drafting legislativo, biotecnologie. Dal 2016, In qualità di presidente dell’Associazione “Vittorio Bachelet”, incarico che ricopre dal 2016, ha sviluppato (tra il 2021 e il 2023) una ricerca e un percorso di proposte sul tema del capolarato. Porterà un saluto introduttivo il presidente della Fondazione Comunità Novarese Davide Maggi. All’incontro, aperto a tutti, seguirà aperitivo a offerta libera (per registrarsi https://forms.gle/NkPuPdYA2cGVe5rT7).

La serata continuerà nel segno del teatro con lo spettacolo “La banalità del mare” di Mariano Arenella, Maurizio Patella e Marco Caligari (ore 20.30): in scena l’attore Mariano Arenella in una produzione di Cabiria Teatro; musiche di Giacomo Gamberucci eseguite da Elena Lombardo. Inserita anche nell’edizione 2024 di NU Arts and Community, la pièce riprende i temi che saranno affrontati durante il talk. 8 ore di lavoro, 8 ore di sonno, 8 ore di svago. “La banalità del mare” «è uno spettacolo – spiegano - nato in seguito a un'indagine sul lavoro stagionale svolta a Rimini che ci ha portato a intervistare più di 100 lavoratrici e lavoratori, 10 albergatori, alcuni politici e diversi sindacalisti. I risultati raccolti furono sconvolgenti: il 99% degli intervistati lavorava senza giorno libero, per 12 ore al giorno e per paghe che non arrivavano ai 3,00 euro all'ora, e la cosa fu ammessa anche dagli albergatori e dai politici. Altrettanto sorprendenti le condizioni di vita dei dipendenti: c'era chi veniva alloggiato in un container, chi in stanze senza finestre e chi era costretto a mangiare solo pasta con il pomodoro per tre mesi. Lo spettacolo nasce da quelle esperienze».

Le storie narrate sono due: quella di un lavoratore stagionale di oggi e quella di uno del 1891, anno della prima celebrazione in Italia della Festa dei Lavoratori.
Entrambi i protagonisti sono divisi, lacerati, spezzati in due tra l'impossibilità di poter amare, di poter vivere, almeno esistere, e il coraggio di affrontare un'esistenza che cerca in tutti i modi di schiacciarti e metterti sotto. La condizione lavorativa è una nota di fondo, un rumore bianco che li accompagna sempre. Che ci accompagna sempre. Ieri come oggi. Perché noi non siamo il nostro lavoro. Siamo anche altro. Non dovrebbe essere così? Tfr, 13esima, 14esima… sembrano solo sigle, codici, ma sono molto di più. Sono la differenza tra vivere e sopravvivere, tra il respirare e il restare in apnea, tra il rumore del mare e la banalità del mare. Biglietti a 10 euro su www.nu-festival.com. A seguire un dj set a cura di DAX (ingresso libero).