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Geografia dell'Immaginario a Palazzo Natta

Maurizio Leigheb (dal sito www.maurizioleigheb.com)

Novara - Sabato 20 ottobre alle 18.30 si inaugura una mostra fotografica di Maurizio Leigheb intitolata "Geografia dell'Immaginario". L'appuntamento si tiene nel salone d'onore di Palazzo Natta (sede della Provincia e della Prefettura) in piazza Matteotti 1. A presentare gli scatti del noto 'viaggiatore' novarese ci saranno Raoul Capra e Cesare Colombo. La mostra rimarrà aperta sino all'11 novembre con questi orari: feriali 16-19; sabato, domenica e festività 10-12.30 e 16-19.

"Il progetto - spiegano dall'assessorato provinciale alla Cultura che promuove questa iniziativa - si inserisce all'interno delle linee operative e progettuali del sistema culturale novarese, attraverso la realizzazione di una mostra che affronta il tema centrale del sistema, la geografia, raccontando non una ma tante storie attraverso una narrazione emozionale fatta di immagini e suoni".

Dal sito di Maurizio Leigheb leggiamo: "Nato a Novara nel 1941, è Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal 1976; Etnologo, membro dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (A.I.S.E.A.); Scrittore, autore di 10 libri di viaggio e d’argomento antropologico pubblicati da note case editrici nazionali (Mondadori, De Agostini, Longanesi, Sugarco ecc.), alcuni dei quali tradotti in diverse lingue, di vari saggi e alcune centinaia di articoli e reportage per varie collane editoriali e importanti periodici e quotidiani italiani e stranieri (tra cui il Corriere Della Sera, La Stampa, Oggi ecc.); Regista, autore di oltre 100 documentari su vari Paesi, civiltà e culture, realizzati, con l’aiuto di vari collaboratori, per le reti televisive RAI, MEDIASET e SKY, parte dei quali commercializzati in home-video da Rizzoli e Mondadori e trasmessi anche da varie emittenti straniere. E’ titolare delle produzioni televisive “LM “ di Maurizio Leigheb”. Gran viaggiatore e scopritore di altri universi culturali, da oltre trent’anni si dedica alla documentazione e allo studio delle civiltà “altre” e dell’interculturalità, mosso da un costante impegno civile in difesa dei diritti umani e delle minoranze etniche. Ha visitato a fondo più di 90 Paesi extraeuropei, progettato e diretto decine di spedizioni nei vari continenti, alla ricerca delle popolazioni più isolate e meno conosciute della Terra, diventando protagonista di ricerche e imprese di fama nazionale. Nella sola Amazzonia ha compiuto 17 spedizioni tra gli indios, con l’appoggio di istituzioni governative, antropologi e neo-brasiliani esperti della selva, raccogliendo preziosi documenti etnografici in aree protette e documentando il processo di trasformazione in corso nel bacino del Rio delle Amazzoni. Nella Nuova Guinea indonesiana ha compiuto altre 14 spedizioni, documentando, in una serie di lavori per la televisione e in un volume illustrato, rimasto unico nel suo genere (Irian Jaya, l’ultima terra ignota. Popoli e culture della Nuova Guinea Indonesiana, Ed. Mondadori, 1995) , con prefazione del grande etologo Irenaus Eibl-Eibesfeldt, allievo ed erede del premio Nobel Konrad Lorenz, le abitudini di vita delle popolazioni degli altipiani e delle foreste pluviali, avvicinate, fotografate e filmate una ad una, talvolta con grandi rischi e difficoltà, diventando in tal modo il maggior conoscitore italiano di quella remota regione, che resta a tutt’oggi la più selvaggia e meno conosciuta del mondo. Specializzato in problematiche etnologiche e sociali , ha condiviso con famosi personaggi della ricerca scientifica e della politica indigenista i drammatici conflitti che, in varie parti del mondo, continuano a opporre Noi agli Altri, contribuendo a far conoscere e rispettare la diversità culturale come condizione indispensabile per una pacifica convivenza civile. Definito da Maurizio Costanzo “l’ultimo grande esploratore italiano”, è stato ospite di noti talk-show e trasmissioni televisive , in Italia e all’estero, e ha ottenuto vari premi e riconoscimenti anche in campo internazionale. In ambito locale, nella sua città natale nel 1987 è stato eletto, per meriti culturali, “novarese dell’anno”. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Nazionale “Umberto Barozzi” per la cultura. Si è fatto promotore di numerose iniziative, come la Mostra ed il Convegno Internazionale sul pittore-etnologo Guido Boggiani (1985), che, a seguito di varie ricerche compiute in Europa e Sud America, ha praticamente riscoperto, dedicandogli tre importanti pubblicazioni (una monografia illustrata edita dalla Regione Piemonte, gli Atti del Convegno editi dalla Banca Popolare di Novara ed il libro “Lo sguardo del viaggiatore” pubblicato dalle Edizioni Interlinea). Con la collaborazione della Fondazione Cariplo per lo Studio sulla Multietnicità (ISMU), ha organizzato per il Rotary Club Val Ticino di Novara, di cui è stato presidente, il convegno “Per un’Europa delle Culture”. Ha fondato con alcuni amici e operatori culturali, il “Centro Novarese di Ricerca e Documentazione Fotografica”, invitando a Novara oltre un centinaio di noti personaggi del mondo della comunicazione, giornalisti, scrittori, scienziati, cineasti e soprattutto fotografi di fama, per parlare della cultura dell’immagine e delle loro esperienze di lavoro e di vita, poi raccolte nella pubblicazione “Dieci anni, cento proposte”. Ha creato il “Laboratorio di Antropologia Visuale “Guido Boggiani”, che ha prodotto, col patrocinio della Provincia di Novara e del Museo Nazionale “Luigi Pigorini” di Roma, un video per le scuole sull’illustre viaggiatore-etnologo novarese di cui porta il nome, frutto di nuove scoperte e di viaggi alla fonte, nei luoghi e tra le popolazioni che egli contribuì a farci conoscere. Nel 1996 il Comune e la Provincia di Novara, con la collaborazione dell’Associazione per la Pace, gli hanno dedicato una mostra al Palazzo del Broletto dal titolo: “Maurizio Leigheb: alla scoperta degli altri, in difesa della diversità (Trent’anni di viaggi e ricerche tra le culture indigene della Terra), che è stata visitata da oltre 12.000 persone. Ha fondato il Centro Europeo di Incontro tra le Culture (CEDIC), organizzando, con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Novara e il contributo della Fondazione della Banca Popolare di Novara per il territorio, due cicli annuali di incontri con illustri docenti universitari e personaggi della cultura dal titolo: “Voci e immagini per un dialogo interculturale” (2006-2007) e “Capirsi per Convivere”(2007-2008). Studioso dei grandi esploratori novaresi del passato, sulla rivista di storia contemporanea "I Sentieri della Conoscenza" diretta dallo storico Angelo Del Boca, ha pubblicato il saggio: "Tra esplorazione, ideologia e scienza. Ugo Ferrandi, Guido Boggiani e Alessandro Faraggiana: tre viaggiatori novaresi a confronto" (dicembre 2010), che propone per la prima volta non solo un illuminante confronto tra le diverse personalità ed esperienze dei tre principali viaggiatori novaresi, ma anche una valutazione aggiornata del loro contributo alla storia delle esplorazioni, del contesto ideologico e del valore scientifico delle loro opere e collezioni. E’ responsabile della Commissione ”Coordinamento e Strategie” del “Comitato dei Saggi per la “Novaresità”, istituito dal Comune di Novara e collabora, come opinionista, col “Corriere di Novara.” Nel 2008 ha realizzato per la Pro Loco e presentato in città, col contributo della Fondazione della Banca Popolare per il territorio, il lungometraggio dal titolo “Novara: un autoritratto”, in cui gli stessi novaresi, dai più illustri e affermati ( come l’ex Presidente Scalfaro, lo scrittore Sebastiano Vassalli, l’architetto Vittorio Gregotti, l’attore Umberto Orsini ecc.) alla gente comune, raccontano se stessi e la loro città: un documento vivo e originale sui valori e i tratti identitari della “novaresità”, ottenendo ampi apprezzamenti e consensi di pubblico. E' uno dei fondatori del “Comitato d'amore per Casa Bossi”, impegnato, con varie iniziative e proposte (che hanno riscosso crescente partecipazione e consenso popolare, raggiungendo, con oltre 26.000 voti, il secondo posto nella graduatoria nazionale de “I luoghi del cuore” del FAI), a salvare dal degrado e cercare di riportare al suo originale splendore la pregevole dimora ottocentesca progettata da Alessandro Antonelli. Nel 2010-2011 é stato il promotore di una ricerca realizzata da un gruppo di lavoro formato da noti docenti dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (il linguista Giacomo Ferrari, gli antropologi Piercarlo Grimaldi e Davide Porporato, il chimico dell'alimentazione Aldo Martelli, lo statistico Marco Salamon e vari collaboratori), per identificare, per la prima volta, con metodologie scientifiche quantitative e qualitative, ciò che resta dei “TRATTI IDENTITARI, LINGUISTICI E DELLA MEMORIA DEL NOVARESE” (titolo dell'indagine e della relativa pubblicazione). Questa iniziativa, intesa a fornire una lettura aggiornata e scientifica della cosiddetta “novaresità”, voluta dal Comune di Novara e dall'Associazione “NovareSì per” (che riunisce i cittadini eletti “novaresi dell'anno”), é stata presentata da Carlin Petrini e da Luigi Lombardi Satriani e finanziata dalla Fondazione della Banca Popolare di Novara, dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione della Comunità del Novarese Onlus. Di recente Leigheb ha proposto, con la consulenza di qualificati studiosi e storici novaresi (che saranno autori di gran parte dei testi), la pubblicazione di 50 monografie illustrate sui più illustri personaggi che, nelle varie epoche, discipline ed attività, hanno contribuito a fare la storia di Novara. Abbinate al “Corriere di Novara” con una periodicità mensile, queste monografie potranno poi essere raccolte in due volumi e costituire quindi un inedito florilegio storico".