Novara - Giovedì 27 gennaio alle ore 18 Giovanni Tesio presenta il suo nuovo saggio Primo Levi. Il laboratorio della coscienza al Circolo dei lettori di Novara, in via F.lli Rosselli 20, con letture a cura degli studenti del Liceo Classico Carlo Alberto, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria. L'ingresso è libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a info.novara@circololettori.it
«Il desiderio di un incontro che si dirami come un albero crescente, una linfa che nutra il respiro largo capace di liberare l’anidride carbonica dei nostri cattivi pensieri, e che dunque – in definitiva – ci renda migliori, ci dia il bene di cui sarebbe bene che fossimo tutti migliori seguaci» su questa base la figura di Primo Levi è analizzata e descritta in un nuovo ritratto complessivo dal libro, in uscita per il Giorno della Memoria, di Giovanni Tesio, Primo Levi. Il laboratorio della coscienza, capace di mettere in luce tutti gli aspetti che contraddistinguono lo scrittore di Se questo è un uomo senza lasciar prevalere una lettura univoca.
Il volume parte «tra ordine e caos» seguendo il «fragile alfabeto della memoria» e basandosi sull’etica della «chiave a stella» senza dimenticare i legami con la Bibbia, l’umorismo e il suono della rima «dopo un certo Dante Alighieri», facendo i conti con la storia e la coscienza dopo Manzoni «al di là della causalità afferrabile dalla ragione». Il libro di Tesio è un atto di amore per l’opera dio Levi, ma anche un atto di omaggio nei confronti di un uomo che ha sempre cercato di «non sovrapporre la maschera al volto, ma di fare in modo che l’uno e l’altra tendessero a essere una cosa sola; montalianamente un invito di compattezza, di serietà: «l’ardua unità – meraviglia del possibile – tra la letteratura e la vita». Come scrive l’autore, è in definitiva un invito a riflettere sulle nostre umane responsabilità: dalla contemplazione del “disumano”, o meglio dell’uomo-non-più-uomo, alla «riflessione dell’individuale responsabilità, la responsabilità di ognuno in quanto “uomo”».
L’interpretazione dell’autore lascia così spazio a memorie private oltre allo studio delle opere e delle riflessioni di Primo Levi, delineando diverse prospettive di approccio nei confronti di un personaggio tanto celebre quanto ancora da conoscere profondamente.
Primo Levi. Il laboratorio della coscienza. «Tutto Levi si può leggere in una sorta di doppio filo incrociato. Da un lato i libri in cui prevale nettamente una volontà di chiarezza e d’ordine, di moralità e di ragione; dall’altro la spinta uguale e contraria dell’enigma e delle tenebre, l’infezione cosmica dell’annientamento: tra ordine e caos» nota Giovanni Tesio, uno dei maggiori studiosi dell’autore di Se questo è un uomo, con un nuovo ritratto del grande scrittore e chimico, che ha scritto: «tu, uomo, sei stato capace di questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali».
Giovanni Tesio (1946), già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (per Interlinea, La poesia ai margini e La luce delle parole), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. Ha curato per Einaudi la scelta dall’epistolario editoriale di Italo Calvino, I libri degli altri; più recentemente la conversazione con Primo Levi, Io che vi parlo, e più recentemente ancora, presso Interlinea, un altro volume di considerazioni su vita e opera di Levi, Primo Levi. Ancora qualcosa da dire (2018). Sempre presso Interlinea ha curato le antologie Nell’abisso del lager (2019) e Nel buco nero di Auschwitz (2021).
«Ho sempre pensato che l’attività critica debba accompagnarsi a letture preferite e debba incontrare – o cercare di incontrare – un compagno più che un avversario» (Giovanni Tesio, Primo Levi. Il laboratorio della coscienza, Interlinea 2021)