Novara - Un progetto culturale e umanitario itinerante diviene una mostra itinerante, fedele a tutte le suole consumate dai suoi protagonisti sulla tristemente celebre Rotta Balcanica: #sonsandaughters: all children are our sons and daughters. I bambini rifugiati sulla Rotta Balcanica, è questo il titolo della mostra, organizzata da Ohana Odv, che parte dal Castello di Novara, da martedì 8 ottobre e visitabile poi fino a domenica 20 ottobre, dalle 10 alle 18.30. Inaugurazione martedì 8 ottobre alle 18.30, un momento di confronto sabato 19 ottobre alle 15.30. I punti di partenza e di arrivo del progetto, che ripercorre “the game” (come viene definito dai migranti il percorso della Rotta) sono a monte e a valle della rotta: a Şanlıurfa, in Turchia e a Manheim, in Germania. Il tema, o meglio ancora la lente attraverso la quale leggere e interpretare la mostra, è l’infanzia, cui si vuole restituire centralità e protagonismo: ci sono gli stencil di luvol, gli scatti e i video di Claudio Asile, le installazioni, ma c’è soprattutto il senso profondo dei tanti laboratori durante i quali i bambini stessi si sono fatti artisti, sguardo creativo. Molte delle foto scelte sono scattate da loro, e diventano addirittura matrici di carta e intagli per elaborati stencil collettivi.
“La mostra – spiega la presidente di Ohana Odv, Anna Ida Russo - è stata concepita come un vero e proprio percorso, un cammino pensato per addentrarsi sì nella Rotta Balcanica, ma soprattutto nella vita e nelle aspettative di questi bambini che la percorrono, per ripercorrere i sogni e le speranze dei giovani protagonisti. Ecco, allora, che gli stencil, le fotografie e i video dell’esposizione concorrono tutti ad avvicinarci a questi volti che diventano man mano familiari e cari. Non più solo numeri, non più semplicemente stereotipi, non più storie anonime di volti sconosciuti e lontani, ma #sonsandaughters, figli e figlie di tutti noi. Le speranze, le aspettative e i sogni dei giovani protagonisti, i bambini e le loro personalità, i loro talenti sono così al centro dell’attenzione, così come dovrebbe essere a centro dell’attenzione la tutela di queste nuove generazioni dimenticate”.
La mostra è realizzata in collaborazione con lo stencil artist luvol e il fotografo Claudio Asile, e in partnership con le associazioni UYUM – Sosyal Uyum ve Girisimcilik Dernegi and WIR – Verein fur Wissenshaft, Integration und Religion e.V.
#sonsandaughters ha vinto un bando Erasmus + della Comunità Europea, con Agenzia Italiana per la Gioventù, per l’anno 2023/2024, che ha permesso di coprire gran parte dei costi di viaggio e di realizzazione del progetto.
Gli artisti
Federico Vullo, in arte luvol, classe 1991, è un foto stencil artist che intaglia e realizza le sue matrici a mano, matrici spesso ricavate dai propri scatti fotografici. Autodidatta, si è appassionato alla stencil art osservando le tecniche di artisti di calibro internazionale, dopodiché la sua passione per gli stencil lo ha portato a prediligere un tipo di intaglio intuitivo che, a uno sguardo inesperto, può risultare semplice ma, in realtà, è il frutto di anni di esperienza. Tema principe delle opere di luvol è, da sempre, la genuinità dei bambini ritratti soprattutto durante il gioco. Le immagini di innocenza, spontaneità e spensieratezza, caratterizzano il lavoro di questo artista, abituato in realtà a operare in contesti tutt'altro che spensierati; le opere di luvol sono, infatti, realizzate soprattutto in contesti mediorientali quali Siria e Palestina, dove l'artista si reca di sovente, per svolgere anche missioni umanitarie. Le opere sono realizzate su molteplici superfici, tuttavia le preferite dall'artista sono quelle provenienti dal contesto urbano, come cartelli stradali in disuso o altre superfici dimenticate, rovinate o arrugginite. Dal 2021, luvol ha iniziato una collaborazione costante e fattiva con l’associazione Ohana, che lo ha portato a ideare e elaborare il progetto #sonsandaughtes, che lo ha condotto sulla rotta balcanica, al fine di lasciare un messaggio artistico, ma soprattutto di denuncia rispetto alle condizioni dei bambini profughi, provenienti da zone di conflitto, a cui è negato ogni diritto.
Claudio Asile, fotografo e videomaker novarese, da anni cattura con la sua macchina e con la sua telecamera vari soggetti, in vari ambiti, seguendo una propria filosofia di sperimentazione stilistica.
Giunge al reportage fotografico grazie a un’esperienza di volontariato in un campo Rom in Romania, collaborando con un'associazione attiva nel mondo dell’infanzia e della scolarizzazione dei bambini in territori e situazioni di disagio: “Per tutta una una settimana, ho ricostruito una tipica giornata di chi si impegna per far sì che tutti i bambini non si trovino in situazioni pericolose creando un ambiente sicuro e mostrando altre vie possibili”. Seguono poi diversi altri lavori inerenti cammini religiosi in Spagna, pubblicati su magazines nazionali come "Meridiani", e progetti personali relativi alle seconde generazioni di migranti in Italia, a cui è stata dedicata una mostra personale tenutasi nella cittadina di Stresa. Nel 2023, inizia la propria collaborazione con lo stencil artist luvol e l’associazione Ohana ODV nell’ambito del progetto #sonsandaughters.
Le associazioni
Ohana ODV, Italia https://www.ohanaodv.com L’organizzazione di volontariato Ohana nasce nel dicembre del 2020 in Italia, a Novara, ma con obiettivi lontani e nasce fondamentalmente per reagire agli abbandoni politici e mediatici dei “piani alti”, con la cura dei “piani bassi”. Ohana abita, dunque, quella vivida e prolifica tensione tra locale e globale e si trova ad operare principalmente tra Novara, Turchia sud-orientale, e Siria. L’attività dell’associazione percorre agilmente l’intera distanza tra il polo dell’humanitarian aid emergenziale e quello dei progetti o finanziamenti a lungo termine, ancora più costruttivi. È in quest’ultimo ambito, peraltro, che si inserisce il suo impegno nella sensibilizzazione della società civile a proposito delle tematiche che le stanno a cuore, sensibilizzazione che rientra appieno, a esempio, negli obiettivi perseguiti dalla mostra #sonsandaughters. Ohana vede proprio nei Diritti dell’Infanzia i mattoni per la costruzione di un mondo adulto più giusto. Di questa visione è esplicitamente portatrice il progetto e la relativa mostra #sonsandaughters, che si aggiunge cangiante alla costellazione dei progetti Ohana incentrati sull’infanzia.
UYUM – Sosyal Uyum ve Girisimcilik Dernegi, Turchia https://sosyaluyum.org L’Associazione per la Coesione Sociale e l’Imprenditorialità Uyum, fondata a Sanliurfa, in Turchia, nel 2022, da migranti e giovani locali, mira a promuovere la coesione sociale e la cultura della convivenza tra migranti e comunità locali, attraverso vari progetti incentrati su coesione, imprenditorialità, digitalizzazione e consapevolezza ambientale. Per raggiungere questi obiettivi, l’associazione utilizza strumenti e modalità quali workshop, eventi e programmi di formazione, con particolare attenzione all’empowerment dei gruppi e dei giovani con minori opportunità, sostenendo e supportando lo sviluppo delle competenze e le iniziative di imprenditorialità sociale. L'associazione collabora fattivamente con altre Ong, ma anche con varie università e diversi enti, partecipando a progetti internazionali come Erasmus+ al fine di promuovere lo scambio e la comprensione culturale. Dal 2020 collabora con Ohana.
WIR – Verein fur Wissenshaft, Integration und Religion e.V., Germania https://wirverein.de L'associazione Wir e.V. è stata fondata nel 2008 ed è attiva nel campo sociale, promuovendo iniziative di coesione e integrazione sul territorio tedesco, dove è attiva. Tuttavia, gli obiettivi dell’associazione si estendono anche in altri ambiti: organizza attività a favore dei migranti e dei rifugiati, nonché pianifica eventi, conferenze e progetti specifici per i giovani e attua misure preventive, come, a esempio, percorsi di prevenzione contro il gioco d'azzardo, la droga, l'abuso di alcol e la violenza. In merito al settore dell'integrazione e della migrazione, dove l’associazione è decisamente molto attiva, si sono realizzati due progetti di successo: "Siamo insieme" e "Valigia migrante" con il sostegno finanziario del Ponte della Gioventù Tedesco-Turco e in collaborazione con diverse università internazionali. L'associazione pubblica anche una propria rivista tesa a promuove il dialogo interculturale.