Novara - Sabato 29 maggio alle 20.30 sul canale YouTube del Teatro Coccia l’anteprima online de I corti del Coccia, la prima opera zapping, ideata e prodotta dal Teatro Coccia di Novara. Sette compositori, sette drammaturghi, sette diverse ambientazioni, "tutto in una notte": un filo conduttore che unisce tutte le storie in un'unica opera. Sette brevi racconti in musica per una produzione della durata di poco più di un’ora. Le musiche sono di Federico Biscione, Alberto Cara, Federico Gon, Paola Magnanini, Cristiano Serino, Joe Schittino, Marco Taralli. Registi, pianisti e cantanti sono i giovani dell'Accademia dei Mestieri dell'Opera del Teatro Coccia AMO così come Paola Magnanini allieva della classe di composizione. Nel dettaglio Alberto Cara firma – anche in qualità di librettista - il primo atto: Diva Killer, un thriller ambientato proprio nel camerino di un teatro d’opera, la regia è di Stefano Ferrara, interpreti il soprano Alina Tabolina e il tenore Gianmario Cucca; Cristiano Serino è l’autore di De due ne famo una, una stralunata storia d’amore tra le stelle scritta, da Serino stesso, in romanesco. La regia è di Elena Masullo, interpreti il soprano Maria Grazia Piccardi e il mezzo soprano Caterina Dellaere. Si cambia ambientazione con un’atmosfera da sit-com newyorkese: a firma di Paola Magnanini Un paio in tre, su soggetto di Stefano Valanzuolo e libretto di Vincenzo De Vivo, regia di Salvatore Sito, protagonisti Maria Grazia Piccardi, Caterina Dellaere e Riccardo Massolin (pianista, ma non solo…); una fiaba contemporanea che parla di solitudine e condivisione è Stracci di poesia di Joe Schittino, regia di Salvatore Sito, su libretto di Stefano Valanzuolo, interpretato dal soprano Sachi Nogami e dal mezzo soprano Sabrina D’Amato; Federico Biscione è autore di musiche, soggetto e libretto de L’autopsia, ambientata in uno studio medico dove non tutto è come sembra, a firmare la regia è Mirco Michelon, interpreti il soprano Laura Ali e il baritono Wankyung Park; ultimo atto l’opera buffa a firma di Marco Taralli Magic Moments, un mago cialtrone tratteggiato dalla penna e dalla creatività di Stefano Valanzuolo e Vincenzo De Vivo, la regia è di Mirco Michelon, interpreti il soprano Miryam Marcone e il baritono Pasquale Greco. Tutti gli atti sono eseguiti al pianoforte dagli allievi Yuka Maeda, Riccardo Massolin, Hyeji Choi e Andra Corazzin. A traghettare il pubblico da un atto all’altro, munito di telecomando, l'insonne protagonista di Tutto in una notte: il basso baritono Nicola Ulivieri. Le arie che accompagnano nei passaggi tra le opere sono firmate da Federico Gon, su libretto di Stefano Valanzuolo, eseguite al pianoforte da Hyeji Choi.
Il racconto si snoda attraverso le varie ambientazioni grazie all’idea scenica di Matteo Capobianco che su un girevole diviso in tre spicchi realizza 6 set che cambiano nel corso di ogni singola opera. A confezionare l’intera opera la regia (e il montaggio video nel caso della messa in onda online) di Roberto Recchia.
“Dopo l’esperienza di Alienati – racconta il direttore del Teatro Coccia, Corinne Baroni – opera smart working, simbolo della modalità in cui si è vissuto il 2020, abbiamo pensato a una nuova produzione a più mani, affidata a compositori contemporanei, che questa volta potesse essere realizzata in presenza, ma che racchiudesse comunque al suo interno un nuovo modo anche per fruire la cultura, il teatro e la musica. La notte dell’insonne Nicola Ulivieri che si snoda tra le diverse storie, offre al pubblico la possibilità di passare da un’atmosfera all’altra grazie alla variegata tavolozza di colori delle varie partiture che si avvicendano senza soluzione di continuità connotate ognuna da una diversa cifra stilistica. Sono orgogliosa di presentare un lavoro inedito, figlio del nostro tempo. E non vedo l’ora si possa apprezzare anche in presenza a giugno. Voglio, inoltre, ringraziare i docenti dell’Accademia AMO Marco Taralli, Matteo Beltrami, Margherita Colombo, Paoletta Marroccu, Roberto Recchia che non solo si sono impegnati in prima persona nel raggiungimento di questo risultato, ma hanno formato giovani appassionati, capaci di interpretare non solo il repertorio, ma anche le novità che la produzione contemporanea può e deve offrire. Ci tengo in particolar modo a sottolineare che i compositori hanno donato le loro composizioni, diventando così loro stessi dei veri mecenati della produzione. Tenendo a battesimo questi ragazzi, proprio come da secoli avviene nelle botteghe artigiane, in cui il Maestro si dedica in maniera incondizionata ai propri discepoli”.
L’opera sarà preceduta dalle consuete “Due chiacchiere”, condotte per l’occasione da Maria Paola Arbeia, giornalista de La Stampa, in onda a partire da Venerdì 28 Maggio alle 16 sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del teatro.
I corti del Coccia tornerà come primo spettacolo in presenza al Teatro Coccia sabato 19 e domenica 20 giugno alle 21 con un atto in più, ensemble orchestrale e Antonio De Gobbi nel ruolo dell'insonne.
Biglietti dai 10 ai 33 euro presso la biglietteria del teatro e online su www.fondazioneteatrococcia.it.