Novara - Dopo il grande successo di pubblico per il primo concerto tenutosi la scorsa domenica 20 gennaio, che ha visto l’Auditorium del Conservatorio gremito e attento all’esecuzione, prosegue la nuovissima stagione concertistica “I docenti del Cantelli in concerto” con un Concerto tutto dedicato al pianoforte. La nuova rassegna concertistica – offerta come da tradizione del “Cantelli” gratuitamente alla città e curata dal M° Walter Bozzia – offre la speciale occasione di vedere all’opera alcuni dei più importanti concertisti oggi in attività, che si dividono fra insegnamento e concerti.
Il secondo appuntamento, in programma domenica 27 gennaio, alle 17 in Auditorium, vedrà protagonisti il Duo pianistico “Miroirs”, formato da Alessandra Aina e da Mario Coppola. Alessandra Aina è docente presso l’Istituto “Cantelli” di “Teoria, ritmica e percezione musicale” e, assieme al M° Coppola, regalerà al pubblico un programma di sicuro interesse. Un sodalizio artistico, quello fra Alessandra Aina e Mario Coppola, pluriennale e di grande successo: sono almeno 12 i premi assoluti vinti in importanti concorsi pianistici dalla coppia.
Il programma del secondo appuntamento è incentrato sulla musica fra ottocento e novecento ed è volto a svelare i rimandi e i richiami fra un secolo e l’altro. Così, il brano di apertura si richiama anche nel titolo a un’antica e gloriosa tradizione: quella del contrappunto. Di Cesar Franck ascolteremo infatti “Preludio, Fuga e Variazione”. Subito dopo, spazio alla personalissima visione pianistica di Sergej Rachmaninov, pianista russo, compositore e direttore d’orchestra, emigrato negli Stati Uniti nel 1918 a seguito della rivoluzione russa del 1917. Anche in questo caso, la fortuna delle composizioni di Rachmaninov si deve a una sempre attenta rivisitazione del passato, reintepretato e riletto assecondando anche i gusti del pubblico. Di Rachmaninov potremo sentire i “Sei Duetti op. 11”.
Di grande interesse il brano successivo, del compositore francese Claude Debussy, forse il più attento conoscitore delle sfumature del pianoforte. Il suo brano “Lindaraja” è una vera e propria miniatura. Composta all’inizio del ‘900, il brano fu pubblicato solamente nel 1926, dopo la morte del compositore. E’ il primo brano di carattere spagnoleggiante di Debussy, ed è la sua prima composizione per due pianoforti. “Lindaraja” sembra risentire dell’influenza di altre composizioni “spagnoleggianti”, molto in voga nel periodo, in particolar modo del brano “Habanera” del collega Ravel, composto anch’esso per due pianoforti.
Il concerto prosegue poi con un altro esponente del novecento musicale: Igor Stravinski. Del compositore russo vengono proposti due brani tratti dal balletto “Petrouchka”: Danse russe e Petrouschka. Ricordiamo che questo balletto fu composto da Stravinskij per i Balletti Russi di Sergej Diaghilev e che fu rappresentato per la prima volta al Théatre du Chatelet di Parigi il 13 giugno del 1911. La versione di questi brani col pianoforte non solo è di raro ascolto, ma aiuta a capire la dimensione davvero rivoluzionaria di questa musica.
Il programma si chiude poi, emblematicamente, con la musica di Johannes Brahms (1833-1897). In programma le “Variazioni su un tema di Haydn” op. 56b. Questo brano fu composto da Brahms originariamente per orchestra e da lui stesso trascritto per pianoforte. Utilizza un tema del compositore Franz Joseph Haydn, molto amato e studiato da Brahms. Anche in questo caso, la modernità della musica deriva da un’attenta e personale rivisitazione della musica del passato.