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Il Canale Cavour visto dall'obbiettivo fotografie di Irene Cabiati

Irene Cabiati e l'assessore Paola Turchelli
Foto di Mario Finotti

Novara Venerdì 11 aprile, ore 17,30, presso il Broletto di Novara, si inaugura la mostra fotografica di Irene Cabiati "il Canale Cavour". L’esposizione è promossa dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino in collaborazione con il Comune di Novara, l'Atl Novara, La Stampa, l'Associazione di Irrigazione Est Sesia di Novara e l'Associazione Ovest Sesia di Vercelli in occasione del 150° della costruzione del Canale Cavour. La mostra, che resterà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 20 maggio, è un omaggio ai 14 mila uomini che, dal 1863 al 1866, con la fatica delle braccia e il sudore della speranza, hanno portato a termine lo scavo di 86 chilometri e le opere sussidiarie. Realizzato all'alba dell'Unità d'Italia, il Canale Cavour portò beneficio immediato alle popolazioni rurali stremate dalle devastazioni delle guerre del 1849 e 1859 e pose le premesse per il futuro triangolo d'oro del riso, una delle più importanti aree agricole d' Europa.

Il reportage fotografico di Irene Cabiati, è un lavoro di ricerca durato quasi quattro anni: la giornalista fotografa ha percorso le alzaie del Canale - a piedi, in bicicletta e in autogiro - da Chivasso, dove il Cavour preleva le acque del Po, fino a Galliate, dove confluisce nel Ticino.

"L'idea di portare in mostra le mie fotografie, dice Irene Cabiati, è legata al mio mestiere di giornalista: ho scoperto meraviglie che molti ignorano pur vivendo a pochi chilometri dal Canale e ho deciso di raccontarle con l'umiltà di chi entra in un territorio sconosciuto e ne apprezza le peculiarità. Mi ha colpito la grandiosità di quest'opera idraulica, il sistema irriguo che con la sua rete fittissima può portare acqua in ogni campo nella dose giusta, al momento giusto per poi restituirla, in buona parte, ai fiumi o alle falde sotterranee. A differenza di molti manufatti, spesso in contrasto con il paesaggio, il Canale e i suoi fratelli, valorizzano il territorio, lo dipingono di stagione in stagione, offrendo scenari in costante mutamento: dallo specchio delle risaie allagate, ai parchi naturali, fino allo spettacolo dei campi dorati di riso. E poi c'è un'altra funzione importante. Una volta, l'acqua dei canali azionava i mulini, oggi alimenta piccole centrali idroelettriche. Senza  dimenticare il suo valore architettonico e storico come attrazione turistica."

La mostra, corredata da un catalogo, illustra con ottanta fotografie il percorso del Canale, ne racconta le peculiarità ingegneristiche, la storia e la relazione con il territorio ed è arricchita da immagini storiche, riproduzioni dei disegni originali e documenti forniti dalle Associazioni di Irrigazione Est Sesia di Novara e Ovest Sesia di Vercelli che gestiscono il vasto comprensorio irriguo del Canale Cavour su concessione della Regione Piemonte. L' esposizione è suddivisa in quattro sezioni principali che seguono il percorso del Canale Cavour e fanno riferimento agli incroci con altre vie d'acqua con cui il Canale interferisce: "Dal Po alla Dora Baltea", "Dalla Dora al Naviglio di Ivrea", "Dal Naviglio di Ivrea al Sesia” “Dal Sesia al Ticino".

In mostra anche pannelli sulla storia del Canale affiancata da articoli pubblicati sul quotidiano La Stampa, che a quel tempo usciva con il nome Gazzetta Piemontese, e che narrano alcune vicende legate alla costruzione del Canale.

Fanno da corollario alla mostra due video "il Canale Cavour" e "I colori del Canale".

Il catalogo di 194 pagine, oltre alle fotografie, offre una parte introduttiva  che percorre la storia del Canale Cavour e le sue relazioni con il territorio, la funzione fondamentale delle Associazioni di Irrigazione Est e Ovest Sesia, i canali che incrociano il Cavour, l'Archivio delle Acque, che raccoglie una vastissima documentazione storica nella sede dell'Associazione Est Sesia a Novara.

Si sottolinea il valore del territorio attraversato dal Canale, oltre che per la tradizione agricola, concentrata soprattutto sulla coltura del riso, per le risorse storiche e culturali e per il fascino del paesaggio. Anche una risorsa turistica, dunque, che potrebbe essere valorizzata dalla realizzazione del progetto di una ciclostrada studiata dai Politecnici di Torino e di Milano e promossa dal Parco del Po torinese in collaborazione con gli enti locali e sostenuto dalla Coutenza Canali Cavour.

Il progetto del percorso, da Torino a Milano, passando lungo le alzaie del Canale Cavour e fra i campi di riso, si allinea perfettamente con le finalità di Expo 2015 e potrebbe trovare in quella sede una piattaforma di lancio per dare maggiore impulso al turismo "lento" che già in alcune aree del territorio  è facilitato da strutture accessibili al trekking e al cicloturismo.

Sede e info: Museo Civico del Broletto, via Fratelli Rosselli 20, Novara, tel. 0321/3702770 - 800 500 257 - www.brolettodinovara.it

Orari:. dal martedì al venerdì 9-12.30 e 14-19 - Sabato e domenica 10- 19. Chiuso  il Lunedì di Pasqua e 1° Maggio

Ingresso libero