Novara - In uscita la versione aggiornata del capolavoro di Francesco Guicciardini Storia d’Italia, tradotto nella lingua italiana contemporanea dallo studioso Claudio Groppetti con un’inedita presentazione a cura di Gino Ruozzi. L’opera monumentale, considerata da Francesco de Sanctis «il lavoro più importante che sia uscito da mente italiana», viene tradotta nella lingua corrente seguendo la scia dei recenti dibattiti sulla fruibilità e leggibilità dei grandi classici italiani: l’accurato studio del testo e la conseguente trasposizione rendono le pagine del Guicciardini accessibili da un pubblico più ampio, poiché hanno il pregio di essere state trascritte, o tradotte, «in un linguaggio più accessibile al lettore moderno». L’intervento mantiene invariato «lo stile inconfondibile del Guicciardini, quella tensione narrativa che alimenta tutta l’opera nelle duemila pagine che la compongono», attuando una trasposizione che favorisce la fruibilità dell’opera, una vera e propria pietra miliare della storia nazionale.
Storia d’Italia. Versione nella lingua italiana di oggi. Torna un grande classico della storia della letteratura del Cinquecento in una nuova versione aggiornata nella lingua italiana di oggi: la Storia d’Italia di Francesco Guicciardini è un viaggio appassionante nell’Italia del Rinascimento che ricostruisce con cura minuziosa le guerre, gli intrighi e le lotte per l’egemonia nella penisola. Condottieri, truppe mercenarie, principi, mecenati e ambasciatori, papi e ambiziosi sovrani si susseguono tra le pagine del Guicciardini, che descrive con spregiudicatezza e acume da diplomatico la perenne lotta per il potere sullo sfondo di un’Italia ormai in decadenza e ridotta a terra di conquista da parte di potenze straniere. Quarant’anni cruciali, tra il 1492 e il 1534, in cui lo scrittore fiorentino, protagonista e osservatore diretto degli eventi, ripercorre la crisi degli Stati italiani fino all’esito finale, che vedrà nella Spagna la nazione egemone e dominatrice. Grazie alla nuova versione di Claudio Groppetti, il capolavoro storiografico di Guicciardini si riafferma come testo fondamentale per comprendere la nostra storia nazionale.
Francesco Guicciardini, nato a Firenze nel 1483, è noto soprattutto per la Storia d'Italia, vasto e dettagliato affresco delle vicende italiane tra il 1492 e il 1532 e capolavoro della storiografia della prima epoca moderna e della storiografia scientifica in generale.
Claudio Groppetti, nato a Romentino nel 1933, è stato professore e preside nelle scuole di Romagnano, Novara, Romentino e altre città del novarese. Con Interlinea ha già pubblicato nel 2005 San Mamante il grande martire: da Cesarea di Cappadocia a Langres e a Cavaglio D'Agogna, che si va ad aggiungere ad altre pubblicazioni di carattere storico. Nel 2014 la prima fatica letteraria con Storia d’Italia: la Novara rinascimentale di Guicciardini (Interlinea).
Dalla presentazione di Gino Ruozzi: «Concepita e scritta alla fine degli anni trenta del Cinquecento, quando Guicciardini era uscito dalle grandi scene della politica italiana ed europea, la Storia d’Italia è un’opera monumentale e innovativa, che racconta la storia dal di dentro, secondo un’ottica di verità e di relatività con cui è opportuno confrontarsi. Guicciardini è stato uno dei giganti intellettuali del Rinascimento, insieme a Leonardo, Erasmo, Lutero, Machiavelli, Ariosto, Castiglione, testimoni della nascita della modernità e nello stesso tempo della sanguinosa «ruina d’Italia». Sul versante letterario egli ha siglato l’inizio della storiografia e dell’aforisma moderni, eredità capitali per i secoli seguenti. Mi dà volentieri l’occasione di parlarne un’opera a propria volta monumentale, frutto ammirevole di rischio e di tenacia, nata dalla passione e da un obiettivo determinante: «Offrire alla cultura media italiana la possibilità di leggere la Storia d’Italia». Ma come? In che senso? Le parole citate sono di Claudio Groppetti, oggi ottantottenne preside in pensione di Novara, insegnante di lettere nelle scuole medie e cultore di storia del territorio. Groppetti ha tradotto «nella lingua italiana di oggi» le quasi duemila pagine di italiano cinquecentesco della Storia d’Italia di Guicciardini».