Novara - La rivista storica “Novarien.” dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese propone un volume monografico su Il Duomo di Novara. 150 anni di storia pubblicato da Interlinea e dedicato alla memoria di Dorino Tuniz, docente, storico, presidente del sodalizio e condirettore della rivista. Il volume viene presentato questa domenica 6 ottobre alle ore 17 presso la Sala Maddalena del Palazzo Vescovile in via Puccini 11 a Novara, ma alle ore 16 è prevista una visita guidata esclusiva storico-artistica ai luoghi più segreti del Duomo con ritrovo nella chiesa stessa. La presentazione della rivista vedrà l’intervento di Franco Dessilani, dei direttori della rivista Giancarlo Andenna e Mario Perotti e di autori dei contributi raccolti nel volume, con un saluto iniziale di don Walter Ruspi, prefetto del Capitolo della Cattedrale.
In Il Duomo di Novara: 150 anni di storiasono inserite le Relazioni di Paolo Mira sulle considerazioni intorno al “tempio imperfetto” di Alessandro Antonelli, di Mario Pedrotti sulla costruzione del Duomo e la formazione del consenso cittadino. Franco Dessilani si occupa invece delle vicende intorno alla costruzione dell’atrio della Cattedrale, Giampietro Morreale sul tema “città chiusa e città aperta”. Walter Ruspi conclude infine con un capitolo dedicato ai Capitoli dei canonici.Nella sezione delle Comunicazioni, Marina Dell’Omo ricerca i segni di Giuseppe Argenti e Filippo Abbiati nella Cattedrale di Novara, Ivana Teruggi riporta un’analisi delle opere mariane nel Duomo. Susanna Borlandelli ritrova le testimonianze del pittore Vitale Sala, mentre Paolo Mora gli influssi nell’altare del Duomo da Antonelli a Thorvaldsen. In Testi e documenti Elisabetta Filippini mostra la collezione dei documenti novaresi ritrovati negli Instrumenta Miscellanea dell’Archivio Segreto Vaticano (secoli XIII-XIV). Recensioni e segnalazioni completano il volume.
“Novarien.”, nata nel 1967, deve il suo nome (con il punto finale) «all’abbreviazione invalsa nel linguaggio ecclesiastico e tuttora in uso negli atti ufficiali della Chiesa. Sta al posto di “Ecclesia Novariensis”, termine questo ricco di contenuto teologico e di antica origine»: così scriveva il fondatore, don Angelo L. Stoppa, nel colophon del primo numero (di recente ristampato a tiratura limitata), che accoglieva ricerche e saggi di studiosi poi rimasti fedeli al progetto culturale della rivista e dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese, presieduta fino a quest’anno da uno di loro, Dorino Tuniz, mentre la rivista è diretta da Giancarlo Andenna, insieme con Mario Perotti, direttore dell’Archivio Storico Diocesano.