Novara - Giovedì 21 ottobre alle ore 21 al Teatro Faraggiana va in scena Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov. Regia di Mariano Arenella e Elena Ferrari; con Mariano Arenella ed Elena Ferrari. Disegno luci/ aiuto regia: Davide Rigodanza; Produzione Cabiria Teatro e Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana. “Il giardino dei ciliegi” è forse l’opera più famosa di Cechov, tantissime le versioni proposte dal 1903, l’anno del suo debutto fno ad oggi. Quella proposta da Cabiria Teatro prevede una veste nuova e inedita a partire dalla distribuzione dei personaggi. La scelta è infatti quella di afdare volto e voce di tutti i protagonisti a due soli attori che daranno vita a tutte le anime di questa commedia. L’idea è quella di creare una nuova partitura fsicovocale che possa raccontare in maniera nuova e originale questa storia. Una storia che ha come centro il tema della separazione. Ci si trova solitamente impreparati su come afrontarla qualunque essa sia e capita spesso che non si dica nulla fno a quando non si possa più evitarlo. Così nel giardino tutti si trovano ad abbandonare una parte importante di sé e del proprio passato, ma in maniera inconsapevole. Sarà la realtà poi ad arrivare addosso ai personaggi, imponendosi nelle loro vite nascosta sotto il nome di “progresso”. Non è un caso che la storia si apra proprio con la celebre stanza dei bambini, luogo per eccellenza intriso di ricordi, metafora del distacco a cui tutti saranno soggetti. Ed è questo il motivo della scelta di rappresentarlo con soli due attori, per dare la possibilità al pubblico di immedesimarsi in tutti i personaggi, sentirli propri come li sentono gli attori e riconoscere tra questi il proprio giardino da abbandonare.