Novara - Il nome di Giorgio Strehler, considerato uno dei massimi registi del Novecento, è abitualmente associato al Piccolo Teatro, fondato nel 1947, e alla città di Milano. Il suo esordio alla regia, però, avvenne prima, durante la Seconda Guerra Mondiale, con due spettacoli rappresentati a Novara in un teatrino ormai abbandonato. Ne Il giovane Strehler. Da Novara al Piccolo Teatro di Milano, scritto da Clarissa Egle Mambrini e pubblicato in questi giorni da Lampi di stampa, riscoprire quegli eventi risalenti a settant’anni fa, indagarne le origini e le conseguenze e analizzarne il contesto diventa l’occasione per approfondire un periodo umano e professionale poco conosciuto dell’artista triestino – allora attivo anche come attore e teorico teatrale – nonché la vita culturale di Novara e di Milano e la realtà teatrale italiana della prima metà del Novecento, fra tradizioni dure a morire e novità che faticavano a radicarsi.
Il volume si avvale di un intervento iniziale di Stella Casiraghi, promotrice e organizzatrice culturale che ha collaborato a lungo con il Piccolo e ha curato l’edizione critica di molti inediti di Strehler, ed è impreziosito da un nutrito apparato iconografico e da interviste a personaggi della cultura locale e nazionale come lo storico e critico d’arte Raul Capra, il musicista Folco Perrino e l’attore Gianrico Tedeschi.
Frutto di lunghe e meticolose ricerche durate più di un anno, che hanno portato l’autrice anche al Fondo “Giorgio Strehler” a Trieste, questo libro raccoglie, come sottolinea Casiraghi, «ogni tipo di documentazione, locandine, dibattiti, cronache, testimonianze, rassegne stampa, materiali biografici e bibliografici resi disponibili alla lettura e alla riflessione critica. Compostamente scorrono fotogrammi di quanto precedette (e seguì) la prova di regia di un artista che muoveva i primi passi e che riuscì nei decenni successivi a dare corpo alle sue intuizioni e a realizzare, anche sulla scena internazionale, le sue ambizioni».
L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 7 novembre alle ore 18 nella sala del Piccolo Coccia in Piazza Martiri della Libertà, 2 a Novara. Oltre a Clarissa Egle Mambrini e Stella Casiraghi, interverrà il consulente editoriale di Lampi di stampa, Mariano Settembri. Moderatore sarà Alessandro Barbaglia.
Clarissa Egle Mambrini è nata a Novara nel 1984. Ha coltivato interessi artistici fin dall’infanzia, frequentando nella sua città natale l’Istituto Musicale Brera e il Conservatorio Guido Cantelli. Dopo la maturità classica, durante gli studi universitari è stata chiamata a collaborare nel settore artistico e organizzativo di alcune realtà novaresi come l’Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito, la Fondazione Teatro Coccia e l’Associazione Musicale InNovArte. Al suo attivo ha alcuni saggi di cinema e teatro, pubblicati dalla EOS Editrice: Risaia in celluloide, nel volume In grembo alla Terra – Affreschi sul mondo contadino (2007), C’era una volta il Cinema e Su il sipario!, nell’opera L’incredibile Novecento – Viaggio italiano nel secolo breve (2011). Si è laureata con lode in Lettere Moderne ad indirizzo artistico presso l’Università Cattolica di Milano discutendo, sia al termine del corso triennale sia al termine di quello specialistico, tesi in Storia del cinema italiano riguardanti la rappresentazione dell’identità femminile sui manifesti cinematografici negli anni del regime e nel secondo dopoguerra. Dopo aver collaborato con il blog novarese “L’Azzurro” e aver partecipato al concorso europeo di critica cinematografica “Young and Innocent”, alla fine del 2012 ha fondato il blog culturale “Across the universe”, tutt’ora attivo. A questo libro, Il giovane Strehler. Da Novara al Piccolo Teatro di Milano, ha dedicato più di un anno di lavoro.