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Il libro all'origine dei gialli di Novara: Celestina

Marco Scardigli ci riporta nella Belle Époque

NovaraTorna con Interlinea il primo capitolo della saga sulla Novara noir tra Ottocento e Novecento attraverso le avventure di Marchini, Stoffel e Tina: la serie conta finora quattro volumi e ha raggiunto la finale del premio Bancarella.  Celestina. Il mistero del volto dipinto di Marco Scardigli è in libreria per Natale in una nuova edizione grazie a un lavoro di revisione dell’autore per armonizzare questo giallo con i successivi capitoli della saga ambientata nella Novara tra Otto e Novecento: il libro sarà presentato martedì 9 dicembre alle ore 18 al Circolo dei Lettori di Novara, presso il Castello Sforzesco, piazza Martiri della Libertà 3. 

Motore della storia è un fatto di cronaca realmente accaduto a Novara il 20 novembre 1902, in cui lo scrittore e storico si è imbattuto leggendo i giornali cittadini di fine Ottocento durante una sua ricerca: Celeste Ragazzi, prostituta d’alto bordo, viene trovata picchiata a morte in casa sua, semisvestita e con il volto dipinto di nero. Partendo da questo spunto Scardigli dà vita all’investigatore ante litteram Marchini, affascinato dal progresso, al capitano Stoffel, legato ad un mondo passato di valori immateriali come la fedeltà e l’onore, e alla giovane sarta Ernestina. Nata, nelle intenzioni dell’autore, come personaggio secondario rappresentativo dei ceti più poveri del tempo, Tina si rivela una figura femminile moderna e volitiva, fondamentale alla risoluzione dell’indagine. Non è un caso che i titoli dei capitoli successivi siano nomi di donna (Évelyne. Il mistero della donna francese, finalista al premio Bancarella; Tina. Il mistero dei pirati cittàDada. Il mistero dei topi di teatro).

L’impostazione di questo romanzo giallo, Celestina, il primo della serie, rivela chiaramente l’origine dalla mente di uno storico: raccontare i cambiamenti che hanno stravolto la vita di tutti giorni dei nostri bisnonni (e che assomiglia per molti versi alla fase di altrettanto profondo cambiamento che stiamo vivendo) attraverso figure diversificate che testimoniassero il periodo da punti di vista diametralmente opposti.

La geografia della saga, che si snoda tra Novara e il lago Maggiore, testimonia inoltre il rapporto dell’autore con la sua città, destinato a cambiare con il passare degli anni e delle avventure narrate: «Sin da subito era mia intenzione raccontare una storia novarese, della mia città. Ai tempi della prima stesura ero decisamente più giovane e non avevo ancora maturato bene il rapporto con il mio luogo di nascita. Da qui quel giudizio attribuito a Stoffel: “una città banale abitata da gente per metà contadina e per metà cittadina, distillando il peggio delle due categorie”. Questo è uno degli aspetti della vecchia immagine di me che stridono con quello che sono adesso. Sono stato tentato di toglierlo nella nuova edizione, ma poi ho deciso di lasciarlo perché rimane un punto di vista sensato e che ho condiviso per parecchio tempo. Fare la media tra la diffidenza del passato e il grande amore del presente mi sembra un modo per dare un giudizio ponderato su Novara». 

 

Celestina. Il mistero del volto dipinto. Un delitto carico di mistero si compie in una notte di nebbia in una città di provincia durante la Belle Époque. Una donna è trovata morta seminuda in casa sua, con il viso dipinto di nero. È conosciuta come Celestina, una escort d’alto bordo. Le indagini vengono affidate al funzionario Deodato Marchini, che crede fortemente nel progresso scientifico, applicato anche nelle ricerche di polizia, ed è affiancato da un capitano dell’esercito, giocatore e bevitore incallito. Insieme incontrano un’affascinante sarta con un matrimonio sfortunato. In principio c’è diffidenza tra loro ma poi nasce un rapporto stimolante e i differenti punti di vista aiutano a trovare il bandolo della matassa fino a risolvere il caso, tra colpi di scena, curiosità dell’epoca, momenti divertenti e occasioni per riflettere sulla storia che ha riflessi attuali. Questo romanzo giallo è il primo di una serie che con Évelyne si è aggiudicato il premio Selezione Bancarella.

 

Marco Scardigli è nato, vive e lavora a Novara. Storico militare, ha pubblicato per Mondadori la trilogia sulle battaglie nella storia d’Italia, per Rizzoli Le grandi battaglie del Risorgimento (2010), per Utet Viaggio nella terra dei morti (2014), Le armi del diavolo (2015) e Il viaggiatore di battaglie (2017). È anche appassionato di gialli e Celestina. Il mistero del volto dipinto è il primo volume della fortunata serie che vede protagonisti Tina, Stoffel e Marchini le cui avventure proseguono in Évelyne. Il mistero della donna francese (2018, secondo al premio Bancarella 2019), Tina e il mistero dei pirati di città (2020) e Dada e il mistero dei Topi di Teatro (2022). Oltre che di storia e narrativa, è anche appassionato di giochi (Giocare è una cosa seria, con Maurizio Stangalino) e di cultura gastronomica (Sorsi. Come farsi una cultura alcolica, con Roberto Sbaratto), sempre presso Interlinea.