Novara - Terzo appuntamento del 2018 per la rassegna “Il mondo della chitarra” (13° edizione) e si tratta di un concerto del liutista (e poli strumentista) Franco Pavan dedicato alla musica per liuto del Seicento francese. Non solo, in abbinamento al concerto, è prevista altresì una masterclass dello stesso maestro Pavan, nella giornata di sabato 10 febbraio espressamente dedicata a liuto e prassi esecutiva. «Le lacrime dell’anima» ovvero Musiche per liuto del Seicento francese» di Ennemond Gaultier (1580-1651), di Charles Mouton (1617-1700), di Jacques Gallot detto ‘il vecchio’ (morto intorno al 1695 circa) e di altri ancora. Franco Pavan si esibirà imbracciando un liuto a undici ordini Stephen Gottlieb, Londra 1982, copia di un originale di Hans Frei. E sarà un trionfo di arcaiche danze dalle suggestive risonanze, armoniche, timbriche e melodiche. E dunque un tripudio di Sarabandes, Courantes, Passacaglie, Ciaccone e ben più rare Canaires; ma anche brani dagli inconsueti ed allusivi titoli e allora le due Allemandes Le Testament du Vieux Gaultier e Le Tombeau de Mezangeau; e poi anche - sempre afferente al genere tipicamente francese del Tombeau - il melanconico Tombeau du Marechal de Turenne del Gallot e ancora pagine dal titolo La Moscovitte e La Comète, m anche (come poi in certa tradizione clavicembalistica) pagine dai sottesi significati psicologici o introspettivi i ee allora La belle homicide con tanto di Double (ovvero di variante fornita di abbellimenti ed agrèments). Insomma una succulenta messe di pagine dalle arcaiche e fascinose risonanze per chi ama la musica antica.
Non solo: l’incontro con l’esperto Franco Pavan dal curriculum ricchissimo entro al quale campeggiano prestigiosi riconoscimenti e collaborazioni internazionali di vasto respiro (cfr. l’allegata brochure alla pagina specifica), costituirà verosimilmente una preziosa occasione per familiarizzare con liuti, arciliuti, tiorbe chitarroni e congeneri. dD certo l’interprete sarà ben lieto infatti a fine concerto di intrattenersi col pubblico e di introdurlo ai misteri della musica per tali strumenti, illustrandone le caratteristiche organologiche, tecniche e quant’altro.
Per gli studenti, poi, un’opportunità in più per ampliare il range dei propri orizzonti, in un epoca in cui la specializzazione è un dato sempre più rilevante, in tutti i campi, dunque anche in ambito musicale: e pur tuttavia ogni musicista, benché orientato in settori specifici, non può certo ignorare l’esistenza dell’antico (come del contemporaneo).