Novara - Al progettista e tra i maggiori esperti del monumento gaudenziano Arialdo Daverio è dedicato il convegno “La Cupola di San Gaudenzio negli scritti di Arialdo Daverio” organizzato dall’Amministrazione per la mattinata del 28 gennaio nel salone dell’Arengo del complesso monumentale del Broletto. Ingegnere al quale si devono molti edifici della città, protagonista della vita artistica e culturale novarese oltre che della sua amata Valsesia e in particolare di Alagna, Daverio, nato nel 1909 e scomparso nel 1990, è stato presidente della Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio e profondo studioso di Alessandro Antonelli, tanto da essere unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esperti in materia, oltre che grande estimatore e conoscitore della popolazione walser.
La Cupola antonelliana, della quale conosceva ogni singolo dettaglio artistico e strutturale, costituiva uno dei suoi massimi argomenti di interesse e Daverio è stato l’unico a sostenere il progetto di irrobustirla con il cemento armato. Del monumento Daverio ha scritto: “… La Cupola ti indica la via della liberazione… La Cupola abbraccia tutto l’infinito spazio sopra la città. I suoi grandi cerchi rotanti si innalzano fortemente nell’aria. Novara si identifica nella Cupola. Se il destino dovesse togliere la Cupola ai Novaresi, sarebbe come se venisse strappata l’anima della città…”.
Dal 2016, a seguito di una donazione del Comune di Alagna a quello di Novara, presso la Biblioteca civica “Negroni” sono conservati ventidue faldoni (libri, raccolte di periodici, lettere, schizzi, disegni, appunti, progetti, cartoline e diapositive) del personale archivio novarese di Daverio.
Il convegno del 28 gennaio, che si inserisce nelle manifestazioni legate alla festa patronale, avrà inizio alle 9.30 con i saluti del sindaco Alessandro Canelli, ai quali seguiranno gli interventi, moderati da Gianfranco Capra, di Giulio Bedoni (“I monumenti, il paesaggio, Italia Nostra”), Luciano Gallarini (“Daverio l’uomo e l’architetto”), Guido Peagno (“Il gratta cielo”), Paolo Piantanida (“Daverio e la Fabbrica Lapidea di San Gaudenzio tra devozionee polemica”) e Paolo Cortese (“La donazione della comunità Walser della collezione Daverio”).