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Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari

A Novara al Broletto dal 23 marzo al 1° luglio 2018 Mostra a cura di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa

Novara - Ad essere sontuosamente illustrati al Broletto di Novara gli anni estremi di Gaudenzio Ferrari, quelli in cui il maestro è soprattutto attivo sulla scena milanese, a confrontarsi da par suo tra la marea montante del Manierismo. Per questa sezione della grande mostra che, com’è noto, si dipana oltre che a Novara, a Vercelli e Varallo, sono state riunite, secondo un rigoroso criterio scientifico, opere importanti dal territorio grazie alla disponibilità della Diocesi di Novara ma anche capolavori in prestito dalla National Gallery di Londra, dalla Galleria Sabauda di Torino e dallo Stadel Museum di Francoforte.

“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” è un progetto promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Partner Intesa Sanpaolo, insieme al Comune e Pinacoteca di Varallo e ai Comuni di Novara e Vercelli. L’esposizione è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con la supervisione di Gianni Romano, a lungo Soprintendente del Piemonte, professore emerito dell’Università di Torino e massimo specialista dell’artista. L’organizzazione è affidata all’Associazione Abbonamento Musei.it

"Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni - dichiara Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Un'esposizione di valore, capace di riunire l'opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico".

Se la mostra in Broletto sarà l’imperdibile fulcro dell’appuntamento novarese, non di minore interesse paiono essere le sue due “appendici” cittadine, nella Basilica di San Gaudenzio, monumento di grande interesse storico, architettonico e artistico, impreziosito da fondamentali testimonianze dell’arte di Gaudenzio. In San Gaudenzio, vero scrigno d’arte, sono numerose le opere e le testimonianze notevoli che si possono ammirare. Di Gaudenzio Ferrari, nella Cappella della Natività campeggia il grande polittico a due piani che egli realizzò nel 1516. L'opera è strutturata in tre parti: in quella superiore sono raffigurati, da sinistra a destra, l'arcangelo Gabriele, la Natività e la Vergine Annunciata. In quella inferiore troviamo San Pietro e San Giovanni Battista, la Madonna con il Bambino tra i Santi Ambrogio e Gaudenzio, San Paolo e Sant'Eusebio o Sant'Agabio. Nella predella, in dieci piccoli riquadri in marrone e biacca, il pittore ha raffigurato i quattro Dottori della Chiesa Sant'Ambrogio, San Gregorio Magno, San Gerolamo, Sant'Agostino, alternati ad episodi della vita di San Gaudenzio.

Gaudenzio è presente anche nel Duomo di Novara, dedicato a Santa Maria Assunta.  L’edificio neoclassico, oggetto di un'opera di restauro durata 12 anni e terminata nel 2009, conserva uno dei capolavori del Maestro: lo Sposalizio Mistico di Santa Caterina risalente al 1527 eccezionalmente concesso in prestito alla mostra per ricongiungersi alle tavolette della National Gallery di Londra. Da non perdere, nello stesso edificio, anche L'ultima Cena dipinta da Sperindio Cagnoli e tratta da un disegno di Gaudenzio.

“La mostra con la quale si racconterà Gaudenzio Ferrari è un nuovo, importante appuntamento culturale di altissimo livello per la nostra città”, afferma Alessandro Canelli, Sindaco di Novara.

“Dopo il successo della mostra “Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi” che si è tenuta al Castello visconteo-sforzesco intendiamo puntare nuovamente sull’arte e sul ruolo di grande catalizzatore che essa dimostra costantemente di avere.

A ospitare “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” è stata scelta la sala dell’Arengo del Complesso monumentale del Broletto, uno dei luoghi che rappresentano il cuore della città e che ospiterà al meglio una parte importante di un evento espositivo frutto di anni di lavoro, un’operazione culturale congiunta e“in rete” tra le più importanti degli ultimi anni in Piemonte, che associa arte e territorio e che ha, tra l’altro, il merito di valorizzare le ricerche di giovani studiosi. Novara, protagonista insieme con Varallo e Vercelli, ospiterà le opere che risalgono all’ultimo periodo di vita di Gaudenzio Ferrari, il “periodo lombardo”, caratterizzate da una visione più manieristica. La nostra scommessa è quella di contribuire attraverso questa mostra a far conoscere e a diffondere l’arte di Gaudenzio Ferrari, artista eccelso tra i più significativi della nostra terra”.

Da parte sua, Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo afferma che “Per la Compagnia la mostra rappresenta l'occasione per far scoprire all'ampio pubblico la grandezza di Gaudenzio Ferrari, pittore piemontese la cui parabola artistica non è ancora stata indagata adeguatamente. Ne verrà scandita la carriera attraverso tre tappe corredate di apparati didattici e collegate da un percorso espositivo immediatamente comprensibile in forte connessione con il territorio, in primis con i Sacri Monti, a cui la nostra fondazione ha destinato negli anni quasi 2 milioni”.

“Per la Compagnia - sottolinea il Presidente Profumo - ricadute fondamentali e durature dell’evento sono la proposta nei luoghi gaudenziani di itinerari ad hoc e replicabili e il recupero di numerose delle tele e tavole presentate”.

Da parte sua, Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, ribadisce che “La Fondazione CRT ha garantito il proprio contributo alla mostra ‘Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari’, dedicata a uno degli artisti italiani più importanti del Cinquecento, ritenendola strategica per la valorizzazione del territorio: un’occasione per dare unitarietà a un importante patrimonio artistico e culturale, dal forte richiamo turistico”.

Intesa Sanpaolo è partner della mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari”, che si svolge dal 23 marzo al 1° luglio a Vercelli e Novara e fino al 16 settembre 2018 a Varallo Sesia, un nuovo capitolo degli interventi della Banca sul territorio piemontese, condividendo appieno gli obiettivi della mostra di aprire ad un vasto pubblico la conoscenza e l’apprezzamento di un maestro, Gaudenzio Ferrari, che ha segnato la storia dell’arte del Cinquecento.

Con tale sostegno Intesa Sanpaolo afferma ancora una volta la centralità del proprio rapporto con il Piemonte e il contributo attivo con cui partecipa allo sviluppo culturale della sua comunità. L’intervento si inserisce nel solco di un progetto organico di sostegno alle principali iniziative culturali nato all’indomani della fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa per ribadire l’importanza del legame con il territorio piemontese.

È nata così una relazione speciale che negli anni ha visto ulteriormente rafforzarsi la presenza di Intesa Sanpaolo a fianco delle istituzioni nell’impegno per diffondere presso il largo pubblico la passione per la cultura, coinvolgere i giovani e i bambini, generare ricadute economiche positive e rafforzare l’immagine del territorio piemontese.

Tra le iniziative sostenute, Intesa Sanpaolo rende possibile MITO SettembreMusica, Torinodanza Festival, l’apertura della Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Regio, il Salone Internazionale del Libro, il Torino Film Festival. A questi, negli ultimi tempi si aggiunge una serie di eventi culturali - anche nell’ambito del Progetto Cultura - realizzati presso il grattacielo Intesa Sanpaolo, sede della Banca, con l’obiettivo di farne un luogo di incontro e di crescita culturale, elemento di riconoscimento per tutti i torinesi.