Novara - Finalmente si può tornare al cinema, e cosa guardare se non l’ultimo film prodotto dal buon Sam Raimi (La casa; Spiderman)? Esatto, proprio lui, che torna al suo primo amore, quello per l’horror, con “Il sacro male”. Tratto dal romanzo di James Herbert (Rats; David Ash), Shrine, e diretto da Evan Spilotopulos (G.I. Joe), questa pellicola mi ha ricordato molto per l’atmosfera, l’ambientazione, la trama e la fotografia i classici horror degli anni 80. Si parte subito forte: siamo nel 1845, dove una ragazza viene brutalmente giustiziata da alcuni preti, per poi venire bruciata appesa ad un albero. Si passa poi al presente, dove, in una piccola cittadina del New England, seguiamo le vicende della giovane Alice (Cricket Brown – Prayer) che afferma di poter parlare e vedere la Vergine Maria. Ovviamente attirerà l’attenzione di stampa e Chiesa. Facciamo quindi la conoscenza del giornalista Gerry Fen (Jeffrey D.Morgan – Rampage, furia animale), l’unica persona di cui Alice si fiderà e rilascerà interviste. La giovane presto comincerà a fare veri e propri miracoli, e quando Gerry comincerà ad indagare più approfonditamente, scoprirà che dietro tutto questo forse si nasconde ben altro. Come detto, mi ha ricordato molto gli horror cult degli anni 80, anche per come sono stati usati gli effetti speciali, ma credo sia una cosa studiata e voluta. Prima metà così così, forse un po’ scontata, si capisce subito dove si vuole andare a parare, ma nella seconda parte si sviluppa bene tenendoci incollati allo schermo, tra molti cliché e jumpscarses telefonati, ma che ci stanno sempre bene. Nel cast troviamo anche Cary Elwes, l’indimenticabile Robin Hood di Mel Brooks. Pellicola che piacerà sicuramente agli amanti dei vecchi horror, non un film da Oscar, ma molto godibile, uno dei migliori usciti negli ultimi anni (purtroppo le delusioni sono state parecchie), dove si vede la mano di Sam Raimi. Sono molto curioso di vedere come sarà il suo attesissimo “Doctor Strange: in the Multiverse of Madness” in uscita il prossimo anno, di cui sarà regista. Tornare al cinema dopo mesi è stata una bella emozione, vedere i trailers prima dell’inizio del film, le luci che si spengono, l’audio che ti circonda, cercare i propri posti… Tutte cose che sembrano scontate, ma che oggi diventano straordinarie, sperando che presto torneranno la normalità. Voto 6/10.
Tiberio