Novara - Il jazz tra le strade, le piazze, le vigne, i musei, i parchi e i cortili. Oltre 50 appuntamenti in 3 settimane diffusi sul territorio. Residenze d’artista, anteprime nazionali, uniche date in Italia, appuntamenti per i più piccoli, mostre, collaborazioni internazionali sino al 9 giugno.
Novara Cortile del Broletto e molte altre location. Riparte dopo un ricco cartellone autunno/inverno/primavera NovaraJazz nella sua fase estiva. La rassegna, riconosciuta ormai a livello europeo per la qualità e l'originalità della proposta, si conferma palcoscenico unico nel cuore della città per i grandi concerti, l’improvvisazione, le sperimentazioni elettroniche e le contaminazioni tra le arti; un appuntamento in grado di innescare rapporti sempre nuovi tra la musica, i luoghi e le persone. Anche questa edizione parla linguaggi internazionali, mettendo in dialogo culture e generazioni differenti. Nell’’anno in cui Novara sarà “capitale europea del jazz”, grazie alla European Jazz Conference (12-15 settembre 2019), due importanti collaborazioni internazionali caratterizzano NovaraJazz 2019, con la Francia e con l’Olanda. Questi i concerti nati in collaborazione con La Francia in Scena, stagione artistica dell'Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français e della Fondazione Nuovi Mecenati: 07/06 Actuel Remix, Workshop De Lyon | Trio Impro | L’effet vapeur; 08/06 Jeuselou Du Dimanche, La Marmite Infernale.
Questi i concerti sostenuti da Dutch Performing Arts, programma che promuove la musica, il teatro e la danza olandesi sui palchi internazionali, sostenuto dal Performing Arts Fund NL: 02/06 Sanne Huijbregts Solo; 08/06Ben Van Gelder, Reiner Baas & Ben Van Gelder.
Un festival sempre più radicato nel suo territorio, del quale scopre angoli e luoghi sempre nuovi e affascinanti, ma che non perde occasione per esportare il proprio nome fuori dai confini territoriali.
l secondo weekend tra edifici storici, chiese, cortili - Giovedì 30 maggio si riparte dalle 21.30 con un doppio imperdibile appuntamento nel cuore di Novara, nel Cortile del Broletto. Apre la serata, grazie alla collaborazione con Young Jazz di Foligno, Giulio Corini Libero Motu: Giulio Corini (contrabbasso), Francesco Bigoni (sax tenore, clarinetto) e Nelide Bandello (batteria). La musica di Libero Motu non sta ferma, non idealizza, non si cura di separare il vecchio dal nuovo; non propone una distinzione tra ciò che è artificiale e ciò che è naturale, tra quanto sia stato lungamente meditato e l’imprevisto caro ai veri improvvisatori; (non) fa tutto questo con eleganza, generosità, fiducia nelle forze ma anche nei limiti. Ogni gesto riflette significati di grande importanza per Giulio, Nelide e Francesco, in un preciso momento, nel loro tempo. La Storia è chiamata in causa per gioco, con la leggerezza seria dei bambini che sanno, fanno, ma non dicono.
Giovedì 30 maggio alle 22.30 salgono sul palco del Cortile del BrolettoElephank Project, live duo formato da Francesco Cilione (tromba e flicorno) e Marco Giva (tastiere) in attività dal 2015 con l’intenzione di proporre musiche originali strumentali. Arrangiamenti di tromba e solidi groove, creano un suono caldo e versatile arricchito da contaminazioni elettroniche, dal retrogusto seventy. Un repertorio con sonorità funky, lounge, jazz, soul e disco, rende la performance live adatta all'ascolto ma da anche una strizzata d'occhio al dancefloor. Sound design innovativo con un set up che stimola occhi e orecchie.
Venerdì 31 maggio alle 18.30 appuntamento a Trecate nella sede del Birrificio Artigianale Croce di Malto, storico partner del festival e creatore della speciale BJ - Birra Jazz, con Luca Pissavini in solo e il suo progettoMariella - suite per violone moderno. In questo programma Luca PIssavini propone sue composizioni scritte per violone moderno (contrabbasso a cinque corde che gli permette di avere un’estensione molto vicina a quella del violoncello). Questo repertorio è stato scritto ad hoc per il violone, sfruttandone le piene potenzialità e ricchezza espressiva. Si susseguono brani di omaggio a John Cage, composizioni che si spostano in ambito folk e ambient, brani composti utilizzando gli ICHING, sempre attente all'esecuzione e all'espressività emotiva. Un viaggio attraverso culture europee, africa, india e le campagne inglesi.
Venerdì 31 maggio alle 21.30 nel Cortile del Broletto ancora un grande evento: Ill Considered: Idris Rahman (sax), Leon Brichard (basso), Emre Ramazanoglu (percussioni). Quattro musicisti che infrangono tutte le regole, creando nuove composizioni sul momento: nessuna pianificazione, nessuna conversazione, nessuna idea di cosa sarà la musica o dove li porterà, solo un paio d'ore rubate e un concerto che è selvaggio, scandalosamente energico, commovente, sottilmente dinamico e sorprendentemente coerente, come se fosse stato provato e perfezionato per molti mesi. Groove e melodie struggenti che spaziano da canti sussurrati a climax mostruosi, il gruppo reagisce all'umore del pubblico e ai suoni del palco per creare musica che è unica al momento.
Venerdì 31 maggio alle 22.30 Khalab feat. Tamar Collocutor e Tommaso Cappellato: Raffaele Costantino aka dj Khalab (elettronica), Tamar Collocutor (sax), Tommaso Cappellato (batteria). Quello di Khalab è un viaggio dalle tribù più ancestrali al cosmo meno esplorato, dalla giungla nera ai grattacieli, dal subconscio remoto alla più lontana e reale proiezione dell’Africa che sarà. Il suono più tradizionale dell’Africa nera, le evoluzioni della musica afroamericana e la ricerca in ambito elettronico dal suono cupo, sciamanico e groovy allo stesso tempo, sono gli elementi di base che hanno dato vita ad un lavoro unico nel suo genere.
Con il suo progetto Black Noise 2084, per l’occasione sul palco di Novara insieme a Tamar Collocutor e Tomasso Cappellato, sintetizza in suono il jazz, genere che da sempre rappresenta il laboratorio creativo della cultura afroamericana, l’Africa stessa, vista come luogo di partenza e come punto di arrivo di una visione afro-futuristica, e l’elettronica, la rivoluzione più importante della storia della musica contemporanea, collante e contesto stesso del tutto. Jazz, batteria e TR-808 sono il corpo centrale della sezione ritmica, con il sax che improvvisa in puro stile jazz, attingendo a piene mani dalla forte spiritualità che riesce a tirare fuori dai suoi suoni.
Sabato 1 giugno alle 11 il buongiorno – al gusto di caffè e “biscottini di Novara”, serviti sul sagrato della Basilica di San Gaudenzio - è affidato aFrancesco Bigoni Solo Il percorso in solo del sassofonista Francesco Bigoni inizia circa cinque anni fa dall'esigenza di un’indagine sul suo bagaglio improvvisativo e compositivo. Alla fruttuosa – e largamente battuta – strada dell'improvvisazione totale "senza rete", Francesco unisce l'esplorazione delle pieghe e dei dettagli di brani già scritti per costellazioni più ampie. Nell'ultimo anno e mezzo al lavoro sul sassofono tenore e il clarinetto si è associato quello elettronico, per mezzo di interfacce autocostruite; inizialmente contrapposti durante il set, questi due filoni sono, nella forma attuale, intrecciati senza soluzione di continuità. Per l'occasione Francesco si concentrerà sulla dimensione acustica, ispirata dalle specifiche caratteristiche della cupola di San Gaudenzio: il suo riverbero e le sue celebri campane.
Francesco Bigoni è attivo sulla scena del jazz e della musica improvvisata europea da una quindicina d’anni. Ha suonato in gruppi diretti da Enrico Rava, Gianluca Petrella, Greg Cohen, Stefano Battaglia, Francesco Diodati, Domenico Caliri e Jim Black. In qualità di membro fondatore del collettivo/etichetta El Gallo Rojo, Francesco ha coprodotto oltre 50 album tra il 2005 e il 2017 e dato vita, da leader e sideman, a progetti quali Rootless, Houdini’s Cage, Headless Cat, Orange Room. Dal 2009 risiede a Copenaghen, dove si è diplomato al Rhytmic Music Conservatory e laureato in ingegneria elettronica alla Technical University of Denmark. È membro del collettivo/etichetta danese ILK dal 2013. La sua ricerca sonora si estende dall’ambito musicale a quello dell’elettroacustica e del design dell’interazione. Attualmente Francesco dirige, assieme al chitarrista Mark Solborg, il quintetto On Dog (con Piero Bittolo Bon, Beppe Scardino e Marc Lohr) e partecipa al trio collettivo con lo stesso Solborg ed il pianista Emanuele Maniscalco. Collabora, in veste di sideman, ai progetti di Maria Faust, Zeno De Rossi, Danilo Gallo, Federica Michisanti, Giulio Corini, Alfonso Santimone.
Appuntamento in collaborazione con Itof, Fabbrica Lapidea della Basilica di San Gaudenzio, Caffè Vergnano.
Sabato 1 giugno alle 13 nel cortile di Casa Bossi Italian String Trio (Eloisa Manera al violino, Maurizio Brunod alla chitarra, Luca Pissavini al contrabbasso). I brani risultano fruibili da un ampio pubblico data la trasversalità del risultato sonoro che abbraccia la liricità della classica, la forza del rock e la creatività del jazz.
Sabato 1 giugno alle 19 appuntamento nei Giardini della Canonica del Duomo con OlmO: Davide Merlino (vibrafono, harmonium), Elia Anelli(chitarra elettrica), Roberta Brighi (basso elettrico), Andrea Cocco (batteria, glockenspiel). Le composizioni di Davide Merlini sono ripetutamente trasmesse dalle reti nazionali RAI; suona più volte dal vivo a RadioTre RAI. Fondatore dell’etichetta musicale indipendente Floating Forest Rec e fondatore del gruppo OlmO, dirige e coordina l’Orchestra di percussioni Waikiki. Inoltre scrive dal 2013 una rubrica mensile sul magazine DrumsetMag ed organizza il “Festival di Percussioni Poliritmica” dal 2015. Didatticamente attivo ricopre la Cattedra di Percussioni presso le Scuole a Indirizzo Musicale (Medie e Licei) di Verbania e collabora con il Corso di Didattica del Conservatorio L. Marenzio di Brescia e con l’Università di Mendrisio (Svizzera).
Sabato 1 giugno alle 21.30 si torna nel Cortile del Broletto con Animanz & Juanita Euka: Max Rodriguez alla chitarra e alla voce, Marc Goymour alle tastiere e alla voce, Jash Bash al basso, Juanita Euka alla voce, Lya Guerrero alla batteria. Animanz è un safari nella giungla urbana londinese in un mondo fatto di groove ed euforia... Fondato dal chitarrista Max Rodriguez con i suoi amici di infanzia, Animanz fu creato con il solo intento di far impazzire il dancefloor. Dopo aver firmato per la Tru Thoughts, hanno pubblicato il loro debut album Exotic Other con la cantante congolese-argentina Juanita Euka il 28 settembre 2018. Come variopinto combo funk, gli Animanz cominciarono a suonare a Londra nel 2013. Rinomati per la loro grande energia ed eccitamento sul palco, si sono evoluti come un collettivo dai suoni eclettici che ospitava performers sul palco provenienti da tutto il mondo. Influenzati dai musicisti con cui hanno suonato negli anni da paesi vicini e lontani come Croazia, Colombia, Francia, Italia, Spagna, Sud Africa, Germania, Olanda, Jamaica e Venezuela, gli Animanz hanno maturato un approccio variegato e globale al ritmo che sintetizza in modo personalissimo sonorità come rhumba, cumbia e merengue. Simbolo dell'energia underground che caratterizza così profondamente l'identità di Londra, i 13 brani di Exotic Other sono pieni dello stesso senso selvaggio e arcaico del ritmo che ha reso i loro concerti esplosivi, meritandosi il supporto e l'apprezzamento di Tina Edwards (Worldwide FM), Don Letts (BBC 6Music), Lopa Kothari (BBC Radio 3), Tony Minvielle (Jazz FM) e Andrew Jervis, che intervistò Marc e Juanita su Bandcamp Weekly, così come le positivissime recensioni di Songlines e Soul Bag. Ora non ci resta che attenderli per il loro primo tour italiano!
E ogni sabato sera che si rispetti a NovaraJazz termina con un deejay e tanti giovanissimi studenti dell’Università del Piemonte Orientale mossi da un solo obiettivo comune: far divertire. Sabato 1 giugno alle 23 dj set a cura dei deejay dell’U.P.O. con Alessandro Iurzola e Marco Iurzola.
Domenica 2 giugno alle 13 la giornata inizia in uno dei luoghi più magici della città la Sala del Compasso, utilizzata da Alessandro Antonelli per disegnare le linee vertiginose della Cupola di mattoni più alta al mondo. Qui si esibirà Sanne Huijbregts Solo. Sanne Huijbregts, classe 1992, è una vocalist, vibrafonista e compositrice vincitore di numerosi premi. Oltre ad essere una cantante eccezionale, sul palco suona l'elettronica, vari strumenti a percussione e lo Xylosynth (vibrafono elettrico) per arricchire la sua voce con una miriade di toni e trame. La sua musica è un genere che sfida il sogno di loop, lirismo e composizioni intime. Huijbregts si distingue come artista la cui visione e abilità si estendono su diversi mezzi. Oltre alla sua musicalità, è una fotografa e regista di talento che firma le proprie opere d'arte e dirige i propri video, presentando una forte visione personale di come il suo lavoro deve suonare e apparire.
Appuntamento in collaborazione con Fabbrica Lapidea della Basilica di San Gaudenzio.
Domenica 2 giugno alle 18 nel Cortile del Broletto va in scena l’energia diErios Junior Jazz Orchestra + Michael Steinman. Progetto inedito a cura diNovaraJazz: l'Orchestra Erios Junior Jazz nasce nell'aprile 2018, voluta, fondata e direttore, il professor Mario Biasio, Presidente dell'Associazione Nuovi Amici del Jazz, insieme ai colleghi, Stefano Solani, Angelo Rolando e Gabriele Artuso. La Erios Junior Jazz Orchestra ha già al suo attivo, in un solo anno di attività, alcune eccellenti realizzazioni concertistiche di grande successo di pubblico e di critica: una su tutte: l'organizzazione e la realizzazione del concerto tenutosi il 27 ottobre 2018 presso il teatro Erios di Vigliano Biellese, durante il quale ha suonato a fianco della prestigiosa Sant'Andreu Jazz Band di Barcellona diretta da Joan Chamorro.
L’ultimo weekend tra chiese, castelli e cortili storici - L’ultimo fine settimana moltiplica gli eventi. Si inizia giovedì 6 giugno alle21.30 nel Cortile del Broletto con il concerto di Marco Remondini + Banda Filarmonica Di Oleggio. La Banda Filarmonica di Oleggio torna protagonista diNovaraJazz, dopo il grande successo del concerto del 2017, diretto dal pianista polacco Marcin Masecki e del 2018 con Gianluigi Trovesi e Rudi Migliardi. L’idea di questo progetto è quella di trattare la musica come forma d’aggregazione, di condivisione e coinvolgimento emotivo e di sano divertimento da parte sia dell’esecutore che dell’ascoltatore. Una sorta di viaggio nello spazio, nel tempo e nelle emozioni. Un concerto nato giocando, creato su musiche edite, tratte da film che possono evocare luoghi e momenti con diversi stati emotivi. Diplomato in violoncello nel 1990 presso il Conservatorio di Frosinone, Marco Remondini ha iniziato la propria carriera jazzistica nel 1991, entrando a far parte del quartetto Trapezomantilo di Mauro Negri. Con questo gruppo realizza diversi album accolti entusiasticamente dalla critica, vince il Concorso Nazionale JazzContest al Capolinea di Milano nel ’91 e si esibisce nei maggiori festival italiani. Nello stesso anno viene chiamato da Gianluigi Trovesi a far parte del suo ottetto. Anche in questa formazione registra dischi premiati dalla critica internazionale e partecipa a tournée in tutto il mondo. È considerato uno dei massimi violoncellisti italiani. Ha partecipato a svariati progetti teatrali di prosa, danza e poesia, in particolare con la Scraps Orchestra, nata nel 1992 da un’idea di Stefano Boccafoglia, con la quale a oggi si è esibito insieme ad artisti come Paolo Fresu e Fausto Mesolella.
Si segnala che, in occasione dei festeggiamenti dei 165 anni dalla fondazione della banda di Oleggio, è stato realizzato un libro fotografico al 1853 ad oggi, che potrà essere acquistato nel corso della serata.
Giovedì 6 giugno alle 22.30 sale sul palco del Cortile del Broletto Roberta Brighi L.W. 6tet, giovane gruppo di talentuosi musicisti novaresi vincitori della terza edizione del Premio Consorzio Gorgonzola “Taste of Jazz” (2018), premio indetto da NovaraJazz a ulteriore testimonianza dell’originalità del “circuito” Taste of Jazz costruito con Torino, Vercelli, Biella, Ivrea e Milano. Il progetto nasce da un’idea di Roberta Brighi, bassista della formazione e arrangiatrice dei brani, appassionata alla musica di Coleman e affascinata dal concetto di “Armolodia”, termine coniato dal saxofonista stesso, secondo il quale la sua musica era una vera e propria lingua, priva però di un alfabeto e quindi comprensibile da tutti. L’organico è quasi totalmente differente dai quartetti di Ornette, il pianoforte (presente solo nel primo disco a nome di Coleman e ripreso molti anni più tardi) introduce colori e armonie inusuali rispetto alle composizioni originali, mentre saxofono tenore e voce ampliano le possibilità sonore e coloristiche. Inoltre il Basso elettrico porta il target su situazioni ritmiche più serrate e a tratti tendenti al rock. Il sestetto è formato daGiorgia Sallustio alla voce, Gianluca Zanello al sax contralto, Rudi Manzoli al sax tenore, Lorenzo Blardone al pianoforte, Andrea Bruzzone alla batteria e Roberta Brighi al basso elettrico.
Venerdì 7 giugno alle 19 nel cortile del Castello Visconteo Sforzesco di Novara si esibiscono Actuel Remix: Guy Villerd (sassofono tenore, laptop) eXavier Garcia (campionatore, arrangiamenti, laptop). Actuel Remix unisce la scena musicale «electro» con quella dei compositori «contemporanei» in un confronto tra due stili di musica ritenuti come appartenenti a due mondi diversi e dal confine invalicabile.
Venerdì 7 giugno alle 21.30 si torna nel Cortile del Broletto con un doppio appuntamento. Si parte con Workshop de Lyon | Trio Impro | L'effet vapeur. Workshop de Lyon: Jean-Paul Autin (sax, clarinetto basso), Jean Bolcato(basso), Christian Rollet (percussioni) e Clément Gibert (sax, clarinetto). Trio Impro: Guy Villerd (sax), Christophe Gauvert (basso) e Christian Rollet(percussioni). L'effet vapeur: Jean-Paul Autin (sax, clarinetto basso),Guillaume Grenard (tromba), Alfred Spirli (oggetti, percussioni) e Xavier Garcia (arrangiamenti) e Thierry Cousin (sound engineer).
Tre momenti musicali, uno dopo l’altro in un susseguirsi all’insegna dell’esplorazione del ritmo francese di ARFI, Association à la Recherche d'un Folklore Imaginaire: Workshop de Lyon, Trio Impro e L’effet vapeur.
Dal 1967 il Workshop de Lyon canta, inventa, rivisita, macina, smonta, ricostruisce, innova, esplora la musica improvvisata. Sono raccontati da decine di tracce, centinaia di concerti, tour in tutto il mondo, incontri musicali, progetti e record sostenibili o episodici.
Il Trio Impro estrapola alcuni musicisti dal collettivo La Marmite Infernale per dare fuoco al palco, con Guy Villerd, sassofonista, musicista electro e compositore inventivo, Christophe Gauvert, medaglie d'oro in musica classica e jazz, capace di spaziare anche nei canoni dell’improvvisazione, e Christian Rollet, batterista filosofo appassionato dei ritmi trasmesse dalle percussioni corporee.
L'effet vapeur usa un'immaginazione sconfinata, un acuto senso la drammaturgia e un'ispirazione poetica che trasforma i loro pezzi in una serie di strani e tanti manifesti multicolori e originali. L'invenzione sembra non dover mai fare una pausa, la creatività è un'attitudine a tempo pieno, lo sconvolgimento e sorprende una vera etica.
Venerdì 7 giugno alle 22.30 si prosegue con Simone Graziano Frontal: Dan Kinzelman (sax), Reiner Baas (chitarra), Simone Graziano (pianoforte),Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Stefano Tamborrino (batteria).Frontal è il quintetto guidato da Simone Graziano considerato uno dei migliori pianisti e compositori emersi recentemente nel panorama italiano. Il gruppo è composto di alcuni tra i migliori talenti del jazz nostrano. La band presenta una front line davvero eccezionale: il chitarrista olandese Reinier Baas, tra i più rappresentativi musicisti della nuova generazione del jazz europeo; Dan Kinzelman al sax tenore, americano naturalizzato in Italia, voce originalissima del sassofono contemporaneo che è subentrato a Chris Speed, il cui sassofono tenore ha arricchito la registrazione del primo album in studio. L’ultimo concerto di Frontal, svoltosi al Sud Tirol Jazz Festival 2018, ha riscosso il successo dell’intera critica internazionale presente.
Sabato 8 giugno alle 11 si parte alla Basilica di San Gaudenzio con il sassofonista Ben van Gelder. Originario dei Paesi Bassi, Ben van Gelder, è cresciuto in una famiglia con un debole per la musica.
Si è trasferito a New York quando aveva 17 anni e ha trascorso quasi un decennio collaborando e studiando con alcuni degli artisti più progressisti del mondo, tra i quali Guillermo Klein, Jason Moran e Lee Konitz. Ha formato un quintetto di coetanei e registrato tre album acclamati dalla critica a suo nome. L'ensemble ha fatto un tour in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti a New York. Il suo disco, ispirato a un dipinto dell'astrattista Frantisek Kupka, ha ricevuto recensioni a 5 stelle nelle pubblicazioni di stampa in tutto il mondo. Van Gelder ha vinto numerosi premi come il Deloitte Jazz Award e il Gold Award del National Endowment for Advancement in the Arts.
Appuntamento in collaborazione con Itof, Fabbrica Lapidea della Basilica di San Gaudenzio, Caffè Vergnano.
Sabato 8 giugno alle 13 è Taste of Jazz nel cortile di Palazzo Natta conJeuselou du Dimanche: Clément Gibert (sax, clarinetto), Christian Rollet(percussioni), Félix Gibert (sousaphone, tuba) e Guillaume Grenard (tromba).La scrittura musicale e l’improvvisazione di Clément Gibert, apparentemente dicotomiche, scandiscono la sua ricerca e il suo approccio musicale. Il batterista filosofo Christian Rollet, oltre alla partecipazione al collettivo, è protagonista di numerosi interventi pratici e teorici sulla pedagogia e sull’improvvisazione. Ad influenzare Felix Gibert è un equilibrio di jazz sudafricano e rock progressivo, che coprono alcuni salti tra i ritmi della cumbia.
Sabato 8 giugno alle 19 appuntamento nel Cortile del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi che ospiterà il chitarrista Reinier Baas e il sassofonista Ben van Gelder. Hanno condiviso il palco più di 200 volte negli anni, ma continuano a sfidarsi come interpreti e compositori. Hanno sviluppato un vocabolario unico che è radicato nella tradizione jazz americana, ma inconfondibilmente europeo allo stesso tempo. L'approccio brioso di Baas alla chitarra è contagioso, e attira l'ascoltatore con svolte inaspettate ritmiche e dinamiche. Van Gelder è considerato a livello internazionale come un'autorità nel sax alto, alterna lirismo diafano con esplosivo virtuosismo.
Sabato 8 giugno alle 21.30 sul palco nel Cortile del Broletto serata ad alto tasso di energia con La Marmite Infernale: una delle orchestre più disordinate dell’attuale scena jazz. Suoni scintillanti, orchestrazioni libertarie, performance vocali rendono il concerto spumeggiante. La Marmite Infernale ha una line-up flessibile e talvolta invita gli ospiti in occasioni speciali. Sin dall'inizio la grande band ha esplorato un vasto repertorio musicale e anche avventurato in un concerto di film ("Potemkine", "Tragédie au cirque"), spettacoli teatrali ("La grande illusion", "Les Hommes... maintenant!") E un’opera contemporanea ("Les Plutériens"). L’orchestra è formata da Clément Gibert (sax, clarinetto), Félix Gibert (tuba, sousaphone), Guillaume Grenard (tromba), Jean-Paul Autin(sax, clarinetto basso), Jean Bolcato (basso), Christophe Gauvert (basso), Guy Villerd (sax), Xavier Garcia (campionatore, arrangiamenti, laptop),Christian Rollet (percussioni), Michel Boiton (percussioni), Jean-Marc François (oggetti), Alfred Spirli (oggetti, percussioni), Marie Nachury (voce) eThierry Cousin (sound engineer).
Sabato 8 giugno alle 22 in piazza della Repubblica una serata all’insegna della musica, ma senza fili e senza rumore. Questa volta la discoteca è silenziosa! Torna a Novara il Silent Party®, brand italiano della Silent Disco, la discoteca all’aperto, dove si balla con l’ausilio delle cuffie. Ognuno ha una cuffia a disposizione, con la quale può selezionare la musica che vuole ballare tra quella “pompata” da tre deejay contemporaneamente. Ogni cuffia emana una luce in base al deejay ascoltato, creando un’atmosfera incredibile. InLista 8,00 € (inviando il whatsapp); InTero 10,00 € Per esser messi in lista ognuno dovrà inviare il proprio whatsapp (NO SMS) al 345 8932478 scrivendo “Nome Cognome Silent Jazz”. La prenotazione è individuale.
Domenica 9 giugno si apre alle 13 tra i quadri e le opere esposte nella Galleria d’Arte Moderna Giannoni con il concerto di Barre Phillips Solo. Il concerto sarà suggellato dall’assegnazione della Chiave d’Oro di NovaraJazz, il riconoscimento del festival novarese alla carriera di questo grande artista. Originario di San Francisco, classe 1934, Barre Phillips è uno degli storici promotori e maestri di un’improvvisazione libera e indipendente – intesa come nuova opzione formale – sul contrabbasso, passato alla storia per essere stato il primo a registrare nel 1968 un intero album per solo double bass, pubblicato negli Stati Uniti con il titolo di Journal Violone. Tra le molte collaborazioni di Phillips si annoverano quelle con musicisti di ricerca del calibro di Eric Dolphy, Jimmy Giuffre, Archie Shepp, Attila Zoller, Derek Bailey, Paul Bley, addirittura (si fa per dire) Dave Holland, con il quale nel 1971, in piena esuberante e infervorata epoca jazz rock (ma anche di ancor più sperimentali e genuini slanci creativi) registra Music From Two Basses, con ogni probabilità la prima registrazione a opera di un duo di contrabbassisti in totale estemporanea improvvisazione. Dopo alcuni anni a New York, nel 1967 Barre si sposta in Europa. Negli anni settanta formerà con il polifiatista John Surman e il batterista Stu Martin lo storico gruppo The Trio, elegante e idiomatica risposta inglese (o meglio angloamericana) alla riflessiva e introspettiva melodia nordica (ma non solo), e successivamente suonerà regolarmente con l’effervescente London Jazz Composers Orchestra, diretta dal contrabbassista Barry Guy, anch’egli tra i grandi innovatori dello strumento. Da molto tempo Phillips, pur avendo vissuto significative e determinanti esperienze in terra britannica, vive in Provenza nel costiero Dipartimento del Var, dove ha fondato il Centro europeo per l’improvvisazione (CEPI). Quest'anno NovaraJazz invita Barre Phillips nella serie di concerti "Narrazioni al contrabbasso", che presenta in SOLO i maggiori contrabbassisti del nostro tempo.
Domenica 9 giugno alle 18 nel Cortile del Broletto si conclude questo lungo week-end di festival con il concerto della Dedalo Swing Band con Claudio ‘Wally’ Allifranchini. È una sinergia ormai consolidata quella tra NovaraJazz e la Scuola di Musica Dedalo di Novara. L’obiettivo comune è la diffusione della buona musica suonata, coinvolgendo anche i giovani artisti e dando loro una guida nella formazione musicale. Claudio ‘Wally’ Allifranchini, parte di una ricca generazione di strumentisti, oltre ai numerosi attività e collaborazioni musicali, è docente alla Scuola di Musica Dedalo di Novara del corso di Musica d’Assieme a Indirizzo Jazzistico. Per NovaraJazz capitanerà una big band con trombe, trombone, sassofoni, clarinetto, chitarre elettriche, contrabbasso, piano, batteria e voce.
Kids NovaraJazz
Prosegue l’attenzione di NovaraJazz verso i più piccoli: sono molte le occasioni per vivere il jazz con i bambini, grazie alla collaborazione con la Libreria la Talpa dei Bambini, diretta da Gabriella Depaoli, libreria specializzata con anche lo spazio fascioteca e Montessori e nella quale si organizzano laboratori, letture animate, incontri e molto altro.
Sabato 1 giugno alle 21 appuntamento speciale con “Letture e suoni al buio con Anna Pisapia e Eloisa Manera & Luca Pissavini” alla Canonica del Duomo. Eloisa Manera è violinista compositrice improvvisatrice italospagnola con una forte formazione classica, si sta affermando sempre più nell’ambito della musica jazz e creativa. Dedita alla sperimentazione, all’arte e all’interesse per il carattere antropologico-migratorio della musica, come dimensione artistica catalizzatrice di culture diverse, si dedica alla musica da sempre con grande curiosità e dedizione indagando il rapporto fra scrittura e improvvisazione. Negli ultimi anni i recenti progetti a suo nome riguardano un lavoro in solo con l’uso di elettronica (Rondine) e un progetto ispirato alle Città Invisibili di Calvino con un Ensemble di 8 elementi.
Prenotazione obbligatoria latalpadeibambini@gmail.com
Mercoledì 5 giugno alle 18 nel sottoportico del Broletto Musica e Gioco con Pasquale Mirra & Danilo Mineo, in collaborazione con la Scuola Primaria Paritaria San Vincenzo.
Sabato 8 giugno alle 21 secondo appuntamento speciale con “Letture e suoni al buio con Gabriella Depaoli e Susi Soncin e con Clément Gibert” alMuseo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi. La scrittura musicale e l’improvvisazione di Clément Gibert, apparentemente dicotomiche, scandiscono la sua ricerca e il suo approccio musicale. In questo particolare appuntamento si cimenta in un approccio sonoro rivolto ai bambini e alla scoperta del suono e delle note.
Prenotazione obbligatoria latalpadeibambini@gmail.com
L’incontro di domenica 9 giugno alle 11 nel sottoportico del Complesso Monumentale del Broletto lascia spazio al Musica e Pittura con Jean-Paul Autin (sax, clarinetto basso), Félix Gibert (tuba, sousafono), Jean-Marc François (oggetti), Alfred Spirli (oggetti, percussioni).
Prenotazione obbligatoria latalpadeibambini@gmail.com
Gli appuntamenti Kids sono realizzati con il sostegno di Comoli Ferrari, in collaborazione con l’Associazione Il Va a Scuola, Ente Parco del Ticino e del Lago Maggiore, Associazione Didattica Museale in collaborazione
NovaraJazz in rete con la cultura e con la città
Peculiarità di NovaraJazz sono l’apertura alle realtà culturali e artistiche del territorio.
Le presentazioni editoriali, in collaborazione con il Circolo dei Lettori e la Libreria Lazzarelli, sono il salotto letterario di NovaraJazz.
Sabato 8 giugno alle 12.30 in apertura del concerto a Palazzo Natta Roberto Masotti presenta Jazz Area (Seipersei, 2019): Miles Davis, Keith Jarrett, Archie Shepp, Carla Bley, Sam Rivers, Cecil Taylor, Charles Mingus, Ornette... Questi sono solo alcuni dei protagonisti che Roberto Masotti nella sua carriera ha fotografato giungendo a realizzare questa opera editoriale insieme e con la casa editrice Seipersei. "Jazz area" racchiude in se quasi 50 anni di storia di musica jazz internazionale. "Jazz area" si basa su una particolare e necessaria prospettiva autobiografica. "Jazz area" parla della vita in musica attraverso i tanti incontri diretti e le infinite occasioni di musica dal vivo. "Jazz area" analizza ed esprime l'idea stessa d'improvvisazione nel suo tipico esprimersi afro-americano e nelle sue trasformazioni europee. "Jazz area" è la lente attraverso la quale Roberto Masotti ci parla della sua lunga storia con il jazz.
Sabato 8 giugno alle 18.30 in apertura del concerto al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, Stefano Zenni presenta Louis Armstrong Satchmo: oltre il Mito del Jazz (Stampa alternativa, 2018): attraverso la parabola esemplare di una vita che nasce dalla miseria di New Orleans e culmina nella fama universale, Satchmo ha lasciato un’immensa eredità musicale: la trasformazione stilistica della tromba, l’invenzione del solismo jazz, la radicale rivoluzione del canto. Ma dietro il consumato intrattenitore umoristico e geniale – che pure ha cambiato il corso della storia – c’è molto altro: ci sono l’attore di cinema, lo scrittore compulsivo, il cittadino sostenitore dei diritti civili, lo sperimentatore di tecnologie, il professionista accorto nel difficile mondo del jazz, il creativo che lavora sul linguaggio e sulle immagini.
A più di vent’anni dalla prima edizione, questo libro celebra in una versione ampliata e aggiornata la musica, i retroscena, l’uomo, le azioni, le idee e le parole dell’artista afroamericano più influente del nostro tempo.
Domenica 9 giugno a partire dalle 10 al Broletto torna la fiera del disco usato e da collezione presenta Primavera Vinile. Una vetrina di espositori provenienti da tutto il Nord Italia che espongono le loro rarità musicali nazionali ed estere. Sui banchi mettono i più pregiati pezzi da collezione, dischi 33 e 45 giri. Primavera Vinile è organizzata da Segnali 2006 Intrattenimenti di Alessandria e anima il Broletto per un’intera giornata per promuovere e diffondere la buona musica.
L’onda di NovaraJazz travolge tutta la città: non sono da meno le vetrine dei negozi del centro di Novara, che diventano delle finestre per poter guardare al mondo della musica jazz. Con il concorso “Vetrina in Jazz” e l’aiuto dei commercianti, Novara si trasforma in un entusiasmante parco commerciale a tema jazz. I negozi partecipanti allestiscono la vetrina richiamando il tema della musica jazz, la sua storia e i suoi segni più caratteristici e dando libero sfogo alla creatività, anche grazie alle opere realizzate in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico, Musicale e Coreutico “Felice Casorati” di Novara. A decretare il vincitore saranno gli amici di Facebook, che indicheranno con un “Like” la loro vetrina preferita, premiata a fine festival.